Yamaha CS-80 Clone, Make Noise Bruxa e Altro Ancora – Synth News
La nostra nuova rubrica settimanale, Synth News, ha l’obiettivo di esplorare sintetizzatori troppo piccoli per ricevere un’analisi approfondita, ma troppo interessanti per essere ignorati. Questa settimana abbiamo gustose chicche su un nuovo clone dello Yamaha CS-80, il Chromaplane di Koma Elektronik, Roger Linn che crea un beat su un MPC e molto altro ancora.
Yamaha CS-80 Clone
Uno dei sintetizzatori più desiderati di sempre è lo Yamaha CS-80. A causa dei suoi complessi circuiti, la bestia polifonica del 1978 con il leggendario suono Blade Runner è notoriamente difficile da riparare, per non parlare di replicarlo. Tuttavia, l’azienda di progettazione di circuiti RetroLinear ha provato che i cloni Yamaha CS-80 sono tutt’altro che irrealizzabili.
Le nuove schede CS-80 realizzate dall’azienda sono fisicamente compatibili con l’originale e dal punto di vista sonoro sono identiche, sostiene l’azienda, ma con una messa a punto più stabile.
Ogni scheda è una voce di sintetizzatore completa e replica il chip oscillatore IG153 originale del Yamaha CS-80, il chip filtro IG156, oltre a ricreare gli envelopes e un circuito waveshaper. Le stesse schede erano utilizzate nella serie CS originale, quindi dovrebbero funzionare non solo in un Yamaha CS-80, ma anche in un CS-50 e CS-60. RetroLinear ha anche aggiunto dei LED per scopi di monitoraggio e risoluzione dei problemi.
RetroLinear non ha fatto annunci sul prezzo, anche se lascia intendere che potrebbe “trasformarsi in qualcos’altro in futuro”, secondo il video qui sotto.
Se invece non potete aspettare e volete qualcosa di simile allo Yamaha CS-80, c’è sempre l’eccellente Deckard’s Dream di Black Corporation.
Koma Elektronik Chromaplane
Parliamo di campi elettromagnetici. La settimana scorsa abbiamo analizzato il Demon Box della Eternal Research. Ora ecco Chromaplane di Koma Elektronik, una strana piastra che viene suonata come un theremin.
Assomiglia a un vecchio MacBook Pro capovolto e si suona utilizzando due bobine pick-up che rilevano i campi elettromagnetici, come spiegato nel video introduttivo di Koma Elektronik, che l’ha sviluppato insieme al gruppo Passepartout Duo. Ci sono 10 emettitori di campi elettromagnetici, ognuno dei quali è un oscillatore a onda quadra. Dispone inoltre di un filtro passa-basso, di un delay e di un jack audio per permettere l’elaborazione di suoni esterni.
Koma ha presentato questo prodotto al Superbooth il mese scorso, ma di recente ha annunciato ufficialmente lo strumento tramite il loro sito web. Non si sa ancora nulla su prezzo e disponibilità.
Tour nello studio di Alex Ball
Il simpatico compositore, musicista e YouTuber Alex Ball ha finalmente pubblicato su YouTube un tour del suo studio. Il video, della durata di un’ora, è piuttosto approfondito e copre ogni aspetto del suo setup, dal computer alla DAW, passando per gli strumenti acustici e le chitarre… e naturalmente i sintetizzatori.
Nel video, Alex si sofferma su come instrada e cabla tutta la strumentazione nel suo studio, compresi i mixer e le patchbay. La spiegazione del suo rack di pedali per chitarra vale da sola la visione. Se siete come me e avete pedali per chitarra che non usate mai perché annoia collegarli ogni volta, questo video sarà estremamente illuminante.
E rimanete fino alla fine per il blooper. Povero Juno… (Alex, forse dovresti scegliere qualcosa con meno tasti, come uno JU-06A, se hai intenzione di ballare in studio).
Giorgio Sancristoforo Creature From The ID
Giorgio Sancristoforo realizza strani e meravigliosi sintetizzatori software sperimentali. Non parlerò di plugin, perché tutte le sue creazioni sono orgogliosamente standalone. Il suo ultimo lavoro, Creature From The ID, riprende gli esperimenti generativi degli anni Cinquanta di Louis e Bebe Barron e li trasforma in uno strumento.
Se avete visto Forbidden Planet, che contiene la musica della coppia, avrete un’idea di cosa aspettarvi. Due generatori di suoni di onde sinusoidali e a dente di sega, oltre a tutti i tipi di modulazione e instabilità, lavorano con filtri passa-alto e passa-basso, envelopes, delay a nastro, un mixer e un registratore a bobine. I risultati sono selvaggi e sperimentali, perfetti per la vostra prossima avventura fantascientifica.
Attualmente è disponibile solo per MacOS, ma pare che Giorgio stia lavorando a una versione per Windows. In prezzo è di 19,50 euro.
Make Noise Bruxa
A proposito di rumori strani. Ricordate Strega, il sintetizzatore sperimentale di Make Noise realizzato in collaborazione con Alessandro Cortini? Hanno preso il circuito di delay, l’hanno modificato e l’hanno rilasciato come dispositivo a sè: Bruxa.
Il mio collega Francesco ne aveva parlato in un articolo separato, ma volevo menzionarlo anch’io. Modulo Eurorack, Bruxa è una linea di delay multi-tap con più di 12 percorsi di feedback e filtri multipli all’interno di questi percorsi di feedback che permettono di generare rumore, saturazione e ogni tipo di degradazione del segnale. Questo è il genere di cose in cui il modulo eccelle: effetti sperimentali e manipolazione del suono.
Bruxa è disponibile per il pre-ordine al prezzo di 399 dollari e verrà spedito nell’ottobre 2024.
Roger Linn realizza un beat con un’ Akai MPC Live 2
Ecco qualcosa che non si vede tutti i giorni: il famoso progettista di drum machine Roger Linn ha caricato a sorpresa un video sul suo canale YouTube questa settimana. Di solito parla del suo controller Linnstrument e, nonostante in questo video c’era un Linnstrument, il video trattava altro: un Akai MPC Live II.
Roger ha contribuito alla creazione di MPC60, MPC60 MKII e MPC3000 in passato, anche se poi non è stato coinvolto nella realizzazione di altre versioni. Tuttavia, ha raccontato che recentemente si è messo in contatto con Akai che gli ha offerto di inviargli un Live II da provare. Spoiler alert: gli è piaciuto molto, ed è stato felice di vedere come Akai abbia conservato molte delle sue idee originali nel nuovo modello, aggiornandolo al contempo per gli utenti moderni. Ha poi realizzato un beat con lo strumento, cosa che mi ha reso molto felice!
Come qualcuno nei commenti ha fatto notare, il padre dell’MPC che fa un beat su un MPC è sicuramente qualcosa di fastastico da vedere.
Inoltre, questo potrebbe anche significare che Roger stia lavorando a qualcosa con Akai o che potrebbe farlo nel prossimo futuro…
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