Warm Audio Warm Bender: Tonebender Fuzz multi-mode al germanio – Recensione
Warm Audio Warm Bender: Tonebender Fuzz multi-mode al germanio - Recensione · Fonte: Warm Audio
In questa recensione del Warm Audio Warm Bender, diamo un’occhiata all’ultimo pedale fuzz dell’azienda texana. Basato sui circuiti dei leggendari pedali Sola Sound Tonebender degli anni ’60 e ’70, il Warm Bender aggiunge nuove caratteristiche. Se siete alla ricerca dei suoni fuzz di musicisti come Jimmy Page, Jeff Beck e Mick Ronson, allora siete nel posto giusto…
Warm Audio Warm Bender – Caratteristiche Principali
- Un’autentica riproduzione del circuito del Sola Sound Tone Bender fuzz
- Tre tipologie di circuito selezionabili
- Funzione Sag per emulare una batteria scarica
- Presa di alimentazione da 9v DC
- Alimentazione a batteria da 9v
- Case pressofuso
Recensione del Warm Bender – Il ritorno del Fuzz
Prima di passare alla recensione, è necessario fare un po’ di storia. Secondo la leggenda, il famoso chitarrista Vic Flick (Vic ha suonato quel break di chitarra nel tema di James Bond) entrò nel negozio di musica Maccari a Londra con un Maestro FZ-1. Vic chiese un fuzz con più sustain e che fosse più semplice da reperire.
Con il Tone Bender iniziò così l’eredità del fuzz. Se fate un salto sul web, vi ritroverete presto in un oscuro tunnel narrativo di tutte le diverse versioni. Troverete un sacco di varianti del circuito Tone Bender, sotto molti marchi diversi. In particolare, però, il circuito Tone Bender è stato utilizzato anche nel famoso Arbiter Fuzz Face, utilizzato da Hendrix.
Nel corso degli anni il Tone Bender ha avuto alcuni utilizzatori estremamente importanti, tra cui Mick Ronson, Jeff Beck e Jimmy Page. Come ci si può aspettare, questi legami leggendari fanno sì che i prezzi degli esemplari vintage raggiungano livelli altissimi. Allo stesso modo, molte riedizioni boutique hanno prezzi elevati e disponibilità limitata…
Whole Lotta Fuzz
Ancora una volta, Warm Audio ha superato l’ostacolo e offre ora una riproduzione economica del classico Tone Bender, ovvero il Warm Bender Fuzz. Per i nerd dei pedali il Fuzz Bender è basato sul circuito del Tone Bender MKII, ma con alcune modifiche molto utili!
Nel Warm Bender vengono utilizzati transistor al germanio NOS. I transistor al germanio, pur essendo tecnicamente “inferiori” al silicio in termini di larghezza di banda, stabilità e costo, producono una distorsione oggettivamente più morbida e rotonda.
Il Warm Bender offre una scelta di tre tipologie di circuito che impiegano diverse combinazioni di transistor al germanio e al silicio. NOS76 utilizza transistor OC76 e SFT337, mentre NOS75 utilizza tre transistor OC75. L’impostazione Silicon offre qualcosa di unico: un circuito tone-bender ma con transistor al silicio.
Inoltre, è presente un interruttore “sag”, che simula l’effetto di una batteria parzialmente scarica riducendo la tensione a 6V. Senza dubbio questo livello di geek-dom è molto affascinante, ma come suona effettivamente il Warm Bender?
Un Fuzz Estremo
Caotico, imprevedibile, rauco e selvaggio: tutti aggettivi che vengono subito in mente quando si collega il Warm Bender. Per questa recensione del Warm Bender, l’ho testato con un Marshall half-stack da 100W.
I circuiti fuzz vintage sono molto sensibili al carico e alla capacità del pickup, quindi è necessario passare direttamente dal cavo della chitarra al Warm Bender. È passato molto tempo dall’ultima volta che ho collegato un Tone Bender, ma alcune caratteristiche mi hanno subito colpito.
In primo luogo, ho sempre trovato che i circuiti Tone Bender rispondono molto meglio con un amplificatore in break up. Iniziate ad alzare il livello di uscita del Warm Bender e avrete un volume sufficiente per iniziare a spingere l’amplificatore. Poi si alza il controllo “attack” e si scatena il delirio psichedelico. Questo è un pedale selvaggio…
Fuzz multi-mode con Warm Audio Warm Bender
Come già detto, il Warm Bender offre tre diverse topologie di circuito. Ho iniziato con l’impostazione NOS76, un circuito a due transistor. Questo è forse il più “controllabile” di tutti i suoni offerti, in quanto si tratta di un circuito a basso gain e bassa saturazione.
Ho scoperto che l’impostazione NOS76 è utile per aggiungere un po’ di carattere e di aggressività a un suono già drive. È l’impostazione più vicina al suono che si potrebbe associare a Mick Ronson negli album dell’era Spiders from Mars e Aladdin Sane di Bowie. Tuttavia, Ronson usava notoriamente il Tone Bender Mk1, che non è una tipologia di circuito proposta in questo caso.
Passiamo all’impostazione di NOS75! Se pensate a un sustain saturo, cedevole, compresso, caldo, violineggiante, over-the-top e fuzzy… eccolo! Quel sustain selvaggio, legnoso, scuro, cantilenante, simile a quello di un violoncello/violino è racchiuso proprio qui. È un suono davvero sopra le righe, fantastico per gli assoli. Pensate a “Hurdy Gurdy Man” di Donovan o a “You Shook Me” dei Led Zeppelin, è proprio quel suono!
Infine, ci sono le modalità Silicon e Sag. La modalità Sag semplicemente toglie tensione al circuito e dà un attacco molto più compresso. È una funzione piacevole da avere, anche se a me è sembrato che rendesse ancora più fangoso e indistinto un suono già molto compresso. Comunque, una funzione aggiuntiva piacevole da avere.
La modalità Silicon, invece, è davvero unica. Il suono è più “duttile” e in generale c’è più larghezza di banda. Lo descriverei al meglio come il suono di un incrocio tra un Big Muff e un Tone Bender. Si tratta di un timbro davvero interessante, che potrebbe essere facilmente venduto in un pedale a sé stante.
Un Fuzz Fantastico?
Quindi, dovreste considerare di montare un Warm Bender sulla vostra pedaliera? La risposta dipende interamente da ciò che cercate da un pedale fuzz/distorsore! Il Warm Bender è un pedale che non ha nulla da invidiare, soprattutto perché svolge egregiamente il suo compito.
Se cercate suoni fuzz selvaggi, compressi e armonicamente caratteristici, non sbaglierete affatto. Inoltre, grazie all’inclusione di tre diverse tipologie di circuito, è probabilmente il massimo della versatilità di un pedale fuzz di questo tipo.
Tuttavia, ho un paio di lamentele che ho riscontrato nel corso della recensione di questo Warm Bender: Mi sarebbe piaciuto che il circuito del Tonebender Mk1 fosse stato disponibile nel Warm Bender. Inoltre, pur apprezzando il bel case pressofuso e il richiamo al design industriale originale, non avremmo potuto avere un vero e proprio portabatterie con apertura a clip? Dover usare un cacciavite per cambiare la batteria è un ritorno agli anni ’70 di cui potrei fare a meno.
Obiettivamente e soggettivamente, questi sono gli unici due problemi degni di nota che ho riscontrato nel Warm Bender. Ha un prezzo accessibile, offre una componentistica autentica e raggiunge esattamente la sonorità che ci si aspetta da questo tipo di pedale fuzz.
Pro e Contro del Warm Audio Warm Bender
Pro
- Riproduzione autentica del pedale Tone Bender Fuzz MkII
- Transistor al germanio NOS
- Molteplici tipologie di circuito selezionabili
- Circuito unico Tonebender al silicio
- Circuito “Sag” selezionabile
- Costruzione di qualità in un case diecast personalizzato
- Alimentazione con batteria da 9V o alimentatore da 9V
Contro
- Manca il circuito del Tone Bender MK1
- Per sostituire la batteria è necessario usare un cacciavite
Ulteriori Informazioni:
Video
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