VONGON Replay: Un sintetizzatore minimalista troppo estremo?
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Vongon Replay · Fonte: VONGON
Vongon Replay · Fonte: VONGON
Vongon Replay Editor · Fonte: VONGON
Il nuovo VONGON Replay è un poly synth per hipster, un’audace dichiarazione di design o qualcosa di piuttosto utile?
Devo dire che quando questo comunicato stampa è arrivato sulla mia scrivania, ho fatto un doppio salto. Non per il design unico del VONGON Replay. No, ho avuto immediatamente la visione della Terra distrutta per far posto a un’autostrada intergalattica. Oppure stavo per leggere la peggiore poesia dell’universo.
Poi ho inforcato gli occhiali e ho notato la “N” in più in VONGON, ho tirato un sospiro di sollievo e ho messo via l’asciugamano. Ma basta con i riferimenti alla Guida per gli Autostoppisti. Abbiamo un sintetizzatore da esaminare. E fin dall’inizio, mi ha fatto venire i brividi.
Design Creamy
Con l’aspetto di qualcosa costruito con pezzi di Milky Bar, il VONGON Replay è un sintetizzatore polifonico con arpeggiatore multimodale che, secondo i produttori, si ispira al Roland Juno e al KORG Polysix. Ma non nell’aspetto, anzi!
Replay è dotato di un motore analogico virtuale a sei voci che… <leggi le note>… “emula la risposta organica di un circuito analogico, consentendo di creare una vasta gamma di suoni, da ricchi pad e vibranti lead a scattanti arpeggi e profondi suoni sub-bass”. Hmmm…
VONGON Replay: Stile più che sostanza?
Abbiamo qui un sintetizzatore che dividerà le opinioni. Stile più che sostanza. Uno per gli hipster. Inutilizzabile sul palco. Riesco a sentire queste prese in giro mentre scrivo. Lo chassis è in alluminio e VONGON ci tiene a sottolineare che utilizza manopole Rogan e tasti Cherry MX. In effetti, questi tasti sono installati in prese hot-swap. Perché? Per poterli sostituire con tasti con azioni alternative. Come si fa.
Il motore sonoro presenta quattro forme d’onda di oscillatori per voce e un generatore di noise. L’LFO ha sette forme d’onda. Si tratta di cose piuttosto elementari. L’elaborazione audio è a 32 bit e ci sono 22 controlli audio dedicati sul pannello superiore. Tutto molto bene, se non fosse che le scritte sono tutte in bianco. Su uno sfondo beige ospedaliero.
Un grande difetto
Tuttavia, per coloro che hanno lenti da vista, è disponibile un editor web basato su browser. Collegate il vostro Replay via USB e usate un mouse per modificare il vostro sintetizzatore hardware le cui etichette non si leggono alla luce del giorno, figuriamoci su un palco poco illuminato.
La connettività comprende un ingresso e un’uscita audio bilanciati. Il MIDI è disponibile tramite due jack TRS da 3,5 mm o USB-C. L’alimentazione è fornita da un adattatore da 9 V CC. VONGON ci dice che questo lo rende molto utile da integrare nelle pedaliere per chitarra. Dopotutto, VONGON è un’azienda di pedali FX.
Conclusioni
Che suono ha? A giudicare dai video, niente che non abbia già sentito prima e per molti meno soldi. Mettetelo a confronto con un Arturia MiniFreak e il Replay si sgretola, a mio modestissimo parere. E no, questo non mi dà vibrazioni da Juno o Polysix. E quanto costa? 899 dollari più le spese di spedizione. Un bel po’ di soldi per un synth che non è poi così tanto.
Il VONGON Replay è disponibile da subito sul loro sito web.
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