Come Ricreare il Suono del Roland Jupiter 8 con Plugin Software
Come Ricreare il Suono del Roland Jupiter 8 con Plugin Software · Fonte: Sajad Nori / Unsplash / Great Synthesizers
Il Roland Jupiter-8, uno dei polysynth più famosi dell’intera storia della musica. Rappresenta un’ importante pietra miliare essendo il primo sintetizzatore analogico di fascia alta prodotto dalla Roland.
In questo articolo, esploreremo l’entusiasmante mondo della sintesi virtuale e scopriremo come è possibile ricreare il suo iconico suono utilizzando esclusivamente plugin software.
Il leggendario Roland Jupiter 8
Il Roland Jupiter-8, rilasciato nel 1981 come risposta al Prophet 5 di Sequential, è una pietra miliare nella storia dei sintetizzatori analogici, noto per il suo suono ricco e caldo che ha incantato musicisti per decenni. Purtroppo, possedere un Jupiter-8 originale è un lusso che pochi possono permettersi. Tuttavia, grazie all’evoluzione dei plugin software negli ultimi anni, è possibile avvicinarsi a catturare l’essenza di questo iconico polysynth senza dover investire una fortuna.
In questo articolo, esploreremo come ricreare il leggendario suono del Roland Jupiter-8 utilizzando solo plugin software. Scopriremo quali plugin possono avvicinarsi meglio all’originale e come regolare i parametri per ottenere quel caratteristico timbro “Jupiter”. Pronti a immergersi nell’affascinante mondo della sintesi virtuale?
Il suono del Jupiter 8
Il suono del Jupiter-8 può essere descritto come un’esperienza avvolgente, caratterizzata da pad complessi ed evolutivi che sembrano cullarci in un abbraccio sonoro. Ma il Jupiter-8 può produrre anche suoni percussivi cristallini, creando un contrasto affascinante tra profondità e chiarezza del suono.
Un elemento distintivo che contribuisce al suo tocco caratteristico è l’arpeggiatore integrato, che ha lasciato un’impronta indelebile nella musica popolare, come nel celebre brano “Rio” dei Duran Duran.
Questo suono iconico è senza dubbio amato e ambito tanto oggi quanto nel 1981. La sua presenza sul mercato delle tastiere vintage è stata fonte di una crescente domanda, con prezzi che possono raggiungere sette o addirittura otto volte il loro valore originale.
Tuttavia, l’avvento delle ricreazioni software offre un’alternativa accessibile per ottenere risultati sonori simili. In questo articolo, esploreremo le migliori opzioni di plugin software per emulare il sintetizzatore, imparando a ricreare il suo suono iconico. Inoltre, daremo uno sguardo alla storia del Jupiter-8, riconoscendo il suo impatto duraturo e la sua influenza nella creazione di alcuni dei brani più iconici della storia musicale.
Quali plugin utilizzare?
Pensare con attenzione prima di investire in un nuovo software è una saggia decisione. Acquistare un nuovo plugin esclusivamente per un suono potrebbe non essere la scelta più prudente, specialmente se siete principianti nel campo della produzione musicale. È importante valutare attentamente le vostre esigenze e opzioni disponibili prima di prendere una decisione. La buona notizia è che il Jupiter-8 offre una vasta gamma di suoni e possibilità, rendendo difficile smarrirsi indipendentemente dalla direzione che si sceglie di intraprendere.
La maggioranza degli studi di produzione musicale dispone di uno o più di questi plugin, ognuno con punti di forza distinti. Ogni opzione ha caratteristiche che si adattano a diverse esigenze e stili musicali, consentendo ai musicisti e ai produttori di selezionare il plugin che meglio si adatta al loro flusso di lavoro e alle loro preferenze sonore.
Spectrasonics Omnisphere 2
Sebbene possa sembrare un investimento eccessivo per una semplice modellazione analogica, Omnisphere 2 si distingue come uno dei synth software con il suono più autentico sul mercato. La capacità di utilizzare campioni reali del Jupiter-8 dalla libreria Soundsource e di combinare questi elementi con gli oscillatori straordinariamente realistici di Omnisphere lo rende una scelta difficile da battere.
Sebbene esistano opzioni più economiche per ottenere suoni simili, queste alternative non possono vantare il ricco patrimonio di esperienza e competenza che caratterizza il dev team di Spectrasonics. L’eccezionale combinazione di funzionalità, un’interfaccia user-friendly e una vasta libreria di preset di alta qualità pone Omnisphere 2 in una categoria a parte, distinguendolo da qualsiasi altro sintetizzatore sul mercato.
In aggiunta, tenendo conto del costo cumulativo dell’acquisto di singoli plugin per ogni stile di suono che si desidera creare, diventa chiaro che il valore offerto da Omnisphere 2 diventa sempre più convincente.
Omnisphere permette di ottenere ottime emulazioni dei synth più famosi
U-he Diva
Nella nostra ricerca per ricreare il suono iconico del Roland Jupiter-8 con plugin software, ci imbattiamo in U-he Diva, un mostro dell’analogico virtuale che è un punto di riferimento da anni. Diva non si limita a emulare il suono del Jupiter-8, ma offre anche la capacità di catturare le caratteristiche di altri classici vintage, tra cui synth Roland, Moog e Sequential Circuits.
Quello che distingue Diva è l’attenzione ai dettagli. Oltre agli effetti integrati e alle ampie capacità di modulazione, Diva offre un controllo preciso sulle singole voci degli oscillatori. Questo significa che è possibile plasmare il suono in maniera estremamente precisa, determinando l’intonazione, la forma d’onda e molti altri parametri per ciascuna voce dell’oscillatore.
In sostanza, U-he Diva è un potente strumento per chi cerca di ricreare il suono di synth vintage come il Jupiter-8, ma anche per coloro che desiderano spingersi oltre e esplorare nuovi orizzonti sonori.
Diva ha un motore di modellazione analogico unico
Arturia Jup-8 V
Introdotto nel 2007, è stato il primo plugin a catturare l’anima del Jupiter-8 in un software. Attualmente, nella versione 4, Jup-8 V è dotato della tecnologia TAE® (True Analog Emulation) di Arturia.
Una delle caratteristiche più interessanti del Jup-8 V è il tocco di imperfezione che contribuisce in modo significativo a conferire al suono un maggiore realismo e autenticità, catturando l’essenza della tecnologia analogica vintage.
Ma il Jup-8 V non si ferma qui. È dotato di funzionalità avanzate che aggiungono una dimensione moderna. Queste funzioni includono modulazioni più profonde, un sequencer integrato, il tracking della tastiera per un controllo preciso e una sezione effetti completa. Questa combinazione di caratteristiche permette ai musicisti e ai produttori di esplorare territori sonori nuovi e audaci, conservando la ricchezza del suono del synth originale.
Il plug-in Jup-8 V di Arturia è stata la prima emulazione del Jupiter-8
Roland Cloud Jupiter 8
Come ci si aspetterebbe, il plug-in Roland Cloud Jupiter 8 è una delle emulazioni più convincenti disponibili sul mercato. Se la vostra ricerca si concentra nell’ottenere un suono totalmente fedele all’originale, allora questo plugin è senza dubbio una scelta di prim’ordine.
Grazie alla tecnologia ACB Modeling (Analog Circuit Behavior) di Roland, l’RC Jupiter 8 offre una precisione sorprendente nella riproduzione del suono e del comportamento del synth originale. Una caratteristica che distingue l’RC Jupiter 8 è la sua compatibilità con il sistema PLUG-OUT, che consente un controllo tattile completo del plugin, replicando l’esperienza di utilizzo di un vero Jupiter-8.
Il plugin è dotato di effetti di base, ma anche di ulteriori caratteristiche uniche; ad esempio, la manopola “condition” consente di simulare l’invecchiamento del synth vintage, aggiungendo un tocco di autenticità al suono.
Infine, è importante notare che il Roland Cloud Jupiter 8 è disponibile anche come modello di espansione all’interno di Zenology.
Il plug-in JUPITER-8 di Roland
Togu Audio Line TAL-J-8
Tra le più recenti aggiunte alla vasta famiglia di emulatori del Jupiter-8, il TAL-J-8 di Togu Audio Line si distingue per la sua attenzione ai dettagli e la flessibilità di personalizzazione. Questo plugin offre uno dei livelli di dettaglio più elevati tra quelli rilasciati da TAL fino ad oggi, garantendo un’esperienza sonora altamente autentica.
Il suono del TAL-J-8 potrebbe presentare un suono leggermente più scuro rispetto alle emulazioni Jupiter-8 di Arturia o Roland, ma ciò contribuisce alla sua autenticità. Come nel caso dell’U-NO-LX, ogni oscillatore può essere regolato e filtrato individualmente.
In aggiunta ai parametri di base, il TAL-J-8 vanta numerose opzioni per raggiungere un realismo analogico ancora maggiore. La presenza del chorus Juno, ben noto per il suo carattere spazioso e vintage, è un tocco gradito che arricchisce il suono. Un’altra caratteristica interessante del TAL-J-8 è la possibilità di sovrapporre due patch utilizzando i due pannelli e bilanciarle con un controllo di mix.
Il TAL-J-8 è un synth software incredibile per il prezzo
Il Roland Jupiter-8 nel Pop
Ora che abbiamo esplorato gli strumenti moderni che ricreano il magico suono del Roland Jupiter-8, è il momento di rivolgere lo sguardo alla sua illustre storia. Questo synth iconico ha lasciato un’impronta indelebile nella scena musicale, con numerosi artisti famosi che lo hanno adottato come parte integrante delle loro composizioni.
Un esempio notevole è Nick Rhodes dei Duran Duran, che ha fatto conoscere lo Jupiter-8 al mondo con il brano “Save A Prayer” nel 1982. Questo synth è diventato una parte essenziale del loro suono distintivo e ha contribuito a plasmare la musica synth-pop di quegli anni. Allo stesso modo, il Jupiter-8 è stato il fulcro del più grande successo di Michael Jackson, “Thriller”, pubblicato solo pochi mesi dopo.
Il Jupiter-8 ha lasciato un’impronta indelebile in innumerevoli album e brani musicali. È diventato lo strumento di spicco per la produzione di musica synth-pop, e la sua influenza si estende ben oltre quel periodo d’oro degli anni ’80. Un fatto interessante è che sia “Radio Gaga” dei Queen che “We Built This City” degli Starship sono stati prodotti a partire da demo scritti esclusivamente con il Jupiter-8 e una drum machine Linndrum.
Oggi, il Jupiter-8 è un’icona che continua a ispirare artisti e produttori musicali di tutto il mondo, dimostrando che il fascino di questo synth è eterno e intramontabile.
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Conclusioni: Catturare il Suono del Roland Jupiter-8
Il Roland Jupiter-8 è una pietra miliare nella storia dei sintetizzatori analogici e il suo suono iconico ha ispirato generazioni di musicisti. Ognuno dei plugin menzionati in questo articolo offre un modo convincente per ricreare l’essenza di questo synth leggendario. Tuttavia, l’approccio per emulare un sintetizzatore così versatile deve essere guidato dal suono specifico che si desidera ottenere.
Ecco alcuni suggerimenti chiave per aiutarvi in questo viaggio:
- Il Jupiter-8 è noto per il suo arpeggiatore, ma ricordate che la sensazione generale del suono è spesso più importante delle singole note suonate. Sperimentate con il ritmo e il pattern dell’arpeggio per ottenere il giusto feeling.
- La funzione unison consente a tutte le 8 voci del synth di lavorare assieme come se fosse una sola. Questo è perfetto per creare suoni di basso e lead estremamente potenti.
- A meno che non vogliate che il vostro Jupiter-8 virtuale occupi l’intero spettro sonoro, considerate l’eliminazione di alcune frequenze basse per evitare che il suono risulti troppo invadente. Inoltre, il riverbero può essere un alleato prezioso per rendere il suono più spazioso.
- Quando suonate in maniera polifonica, costruite gli accordi su diverse ottave. Questo aggiunge ricchezza al suono e rende l’arrangiamento più interessante.
- Le caratteristiche quali il glide polifonico, il detune e la modulazione sono parte integrante del carattere distintivo del Jupiter-8. Esplorate queste opzioni per ottenere risultati sonori unici e memorabili.
In definitiva, catturare il suono del Roland Jupiter-8 è una sfida appassionante, ma con l’ampia gamma di strumenti virtuali di alta qualità disponibili oggi, è più accessibile che mai. L’importante è sperimentare, esplorare e, soprattutto, divertirsi nel plasmare il suono che risuona con la vostra creatività.
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