L’Upsetter: Suonare Come Lee Scratch Perry
Il pioniere della dub Lee Scratch Perry è stato una figura a dir poco mistica che ha influenzato in molti modi la cultura discografica e della musica elettronica.
Come la sua musica, Perry è stato un uomo dalle mille sfaccettature e ha attraversato fasi molto diverse nel corso della sua carriera. Iniziò a lavorare con etichette come la Studio One e la Amalgamated Records, prima di fondare la propria label, la Upsetter Records, nel 1968.
Si tratta di un periodo particolarmente tumultuoso, durante il quale Perry si fa strada pubblicando singoli anche controversi, come People Funny Boy e Run for Cover, che prendono di mira le figure dell’industria musicale.
Riscosse un buon successo anche con la sua band, The Upsetters, con l’album intitolato The Return of Django nel 1969. Tuttavia, è stata la sua stravagante produzione del singolo Mr Brown dei The Wailers a mettere le basi per il suo futuro lavoro come produttore.
Il suono di Lee Scratch Perry
Perry è stato particolarmente prolifico come artista, fonico e produttore di stili musicali quali dub, reggae e rocksteady soul, in particolare lavorando con Bob Marley, Junior Murvin, Max Romeo, Eric Gale e molti altri nel suo famoso Black Ark Studio dal 1973 al 1978.
Come molti artisti giamaicani dell’epoca, Perry non aveva a disposizione il gear da studio più all’avanguardia. Questo però non è mai stato un freno o una preoccupazione per lui. Anzi, sviluppò la sua metodologia davvero unica lavorando con equipment decisamente discreto, oltre che su unità artigianali o modificate, alcune delle quali piuttosto interessanti.
TEAC A3340
Ai tempi del Black Ark Studio di Lee Perry, il TEAC A3340 era il registratore a nastro più utilizzato nelle sessioni, insieme a un altro registratore TEAC a 2 tracce per il missaggio.
L’A3340 era una macchina a nastro a 4 tracce da un quarto di pollice, uscita nel 1972 per uso semi-professionale o per registrazioni domestiche, che divenne rapidamente un successo tra gli artisti e fu ampiamente utilizzata per tutti gli anni Settanta.
Sebbene la (presunta) usanza di Perry di espirare il fumo di una certa pianta sulle bobine del nastro possa aver fatto dei miracoli, non ci sono prove tangibili del suo effetto sul suono.
Anche voi potreste utilizzare il nastro, con una macchina correttamente calibrata e un nastro di buona qualità. In alternativa, la T-Racks Tascam Tape Collection della IK Multimedia offre una simulazione software molto buona dell’A3340.
Riverbero a molla Grampian 636
Mentre alcuni artisti dub come Mad Professor hanno sempre ripudiato il riverbero a molla, il Grampian 636 è stato una delle unità più utilizzate nel Black Ark Studio, che ha impresso il suo carattere unico in molte registrazioni.
Per essere un riverbero a molla, il 636 ha un suono incredibilmente pulito e crea un senso di spazio aperto senza far perdere i suoni nel mix. Un altro aspetto fondamentale del fascino del 636 è il suo preamplificatore, che può offrire quel colore sottile o distorcere il tutto, se necessario.
Il trucco per utilizzare il riverbero a molla in un contesto dub è usarlo come effetto parallelo sulle mandate aux di un mixer. In questo modo è possibile controllare in tempo reale l’invio di qualsiasi canale al riverbero a molla in quantità variabili.
Il 636 e le sue successive riproduzioni sono sempre stati pezzi ricercati per gli studio di tutto il mondo, ma non sono mai stati così accessibili come con il Behringer Spring Reverberation 636.
Roland Space Echo RE-201
Il Roland Space Echo è stato introdotto per la prima volta nel 1974, il che lo rende un’unità di punta dell’epoca della Black Ark. Combina un eco a nastro e un riverbero a molla in un’unica unità facile da usare e da regolare.
Il potenziometro di controllo principale seleziona una diversa configurazione delle testine del nastro, varie impostazioni per il riverbero a molla o una combinazione di entrambe. Gli altri potenziometri riguardano l’equalizzazione per il riverbero e i controlli di intensità e velocità per l’eco a nastro.
Oltre che per il suo suono unico, lo Space Echo è famoso per la facilità con cui consente di manipolare i suoni, in un approccio decisamente orientato alla performance. Per questo motivo, è uno strumento perfetto per la musica dub ed è essenziale per ricreare il suono di Lee Perry.
Un’opzione più compatta e leggera è il Boss RE-202, che aggiunge i controlli per la saturazione e il Wow & Flutter. In alternativa, esistono molti altri modi per creare il suono dello Space Echo: per maggiori dettagli, consultate questo articolo.
Mu-Tron Bi-Fase
Un altro aspetto fondamentale del suono di Lee Perry è il pedale Mu-Tron Bi-Phase, utilizzato per gli effetti di delay. Anche il Bi-Phase, come ci si poteva aspettare, è uscito nel 1974 e utilizzava un circuito a fotocellula in grado di offrire una gamma dinamica più ampia rispetto alla media dei phaser a FET.
Uno degli elementi fondamentali che rendono unico il Bi-Phase è il controllo del feedback. Questo permette di enfatizzare i picchi di volume all’interno del loop di shift della fase, dove non avviene nessuna cancellazione. Si ottiene così quel suono pieno e colorato che tanto ci piace.
Il Bi-Phase è particolarmente efficace se utilizzato in serie ad un delay dub, in modo che ogni step sia caratterizzato da un suono leggermente diverso. Il bello di questo effetto è che può fare davvero moltissime cose, per cui gli artisti che, grazie ad esso, hanno creato dei grandi suoni sono molti. Ad esempio, Billy Corgan degli Smashing Pumpkins è un suo grande estimatore.
Come alternativa moderna, il Behringer Dual-Phase offre una riproduzione del Bi-Phase, ma a un prezzo più basso rispetto a quelli del vintage, e dispone anche di un ingresso CV per il controllo esterno.
Alice Mixing Console
Infine, come cuore pulsante del Black Ark Studio c’era la Alice Mixing Console. Questa board dall’aspetto colorato è stata in realtà progettata per il broadcast e non è mai stata considerata una console professionale da Lee Perry.
Tuttavia, sebbene non abbiano le stesse funzionalità di routing delle console per la registrazione, i banchi per il broadcast sono generalmente dotati di ottimi preamplificatori ed equalizzatori, data l’attenzione all’intelligibilità del parlato.
Inoltre, le console della Alice offrivano un headroom impressionante rispetto agli altri mixer degli anni ’70 nella loro fascia di prezzo. Inoltre, sull’uscita un limiter stereo incorporato si assicurava che il segnale non fondesse il nastro.
Che mixer utilizzare per produrre musica dub? Senza dubbio uno con una grande quantità di mandate ausiliarie, come l’Allen & Heath MixWizard WZ4.
Quale dei vostri artisti preferiti vorreste vedere prossimamente nella nostra serie Suonare Come? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
Ulteriori informazioni:
- Linktree di Lee Perry
- Altri Suonare Come
- Creare delay dub
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