La grande musica elettronica a casa vostra: Suonare come i Prodigy
Senza dubbio uno dei gruppi di musica elettronica di maggior impatto degli anni Novanta, i Prodigy hanno creato il loro stile inimitabile e lo hanno portato rapidamente all’attenzione di un pubblico globale.
Non solo grazie all’approccio unico di Liam Howlett alla produzione musicale, ma anche grazie alla natura aggressiva dei dischi e degli spettacoli dal vivo, i Prodigy sono riusciti a partecipare a festival come il Rock Am Ring e il Wacken Open Air, che non erano mai stati orientati verso la musica elettronica.
Creare il suono dei Prodigy
Per una band che prende il nome da un sintetizzatore, è facile pensare che i sintetizzatori siano il punto focale del suono dei Prodigy. In realtà, il vero genio della loro musica deriva dalla collezione di dischi di Liam e dal suo apprezzamento per il sampling Hip-Hop.
I synth sono certamente una loro caratteristica, ma classici come Voodoo People, Breathe e Mindfields sono tutti costruiti intorno alla ricostituzione innovativa di drum break ed elementi melodici esistenti di altri dischi.
L’uso del campionamento digitale non si è fermato a questo, perché spesso i singoli colpi di batteria e persino i sintetizzatori sono stati ricampionati con sampler della vecchia scuola semplicemente per ottenere il caratteristico suono che producono.
Diamo un’occhiata ad alcune delle scelte chiave per la loro musica:
Roland W-30
Quando fu lanciata nel 1989, la Roland W-30 era una workstation innovativa che combinava campionamento, sequenziamento e sintesi in un’unica tastiera. Poiché era alla ricerca di un sequencer, Liam la acquistò subito e presto divenne il suo strumento principale per la composizione di brani.
Il grintoso motore di campionamento digitale a 12 bit è responsabile del caratteristico suono industriale dei primi dischi dei Prodigy. Il flusso di lavoro era chiaramente apprezzato da Liam, che continuò a usare il W-30 negli spettacoli dal vivo, anche dopo aver trovato altre soluzioni per il sequencing.
Il W-30 è rimasto in uso fino a The Fat Of The Land del 1997, quando la post-produzione è stata realizzata per la prima volta su Cubase.
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Roland W-30
Boss SE-70
Un’altra arma non tanto segreta nell’arsenale dei Prodigy era l’unità multieffetto Boss SE-70, introdotta nel 1993. Sebbene non fosse particolarmente innovativa o economica, aveva un’eccezionale selezione di algoritmi di effetti, tra cui un vocoder, un modulatore ad anello e un pitch tracker.
Sebbene fosse stato progettato per i chitarristi, disponeva di un’enorme quantità di effetti che potevano essere utilizzati su qualsiasi strumento, con un massimo di 16 effetti per algoritmo. L’SE-70 disponeva anche di alcuni tweak nascosti per ottenere interessanti effetti di distorsione quando si impostava il mix di riverbero al massimo, e questo la rendeva essenziale per il suono dei Prodigy, soprattutto in The Fat Of The Land.
Al giorno d’oggi non è facile trovare un’unità multieffetto così completa in una fascia di prezzo accessibile, ma il Roland VT-4 offre sicuramente ottimi risultati.
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BOSS SE-70
Korg Prophecy
Il Prophecy è stato uno dei primi tentativi, nel 1995, di sintesi analogica virtuale di Korg. Sarà anche monofonico, ma questo bestione è dotato di 13 algoritmi di oscillatori basati su DSP – tra cui il VPM (simile all’FM) e la modellazione fisica – e di un motore di sintesi di livello workstation.
La programmazione di questa bestia richiedeva un po’ di pazienza, ma una volta presa la mano con l’interfaccia piuttosto noiosa si potevano creare suoni davvero pazzeschi. Howlett lo utilizzò ampiamente in The Fat Of The Land, e lo si può sentire in modo distinto in Firestarter e Smack My *itch Up.
Il Prophecy adotta un approccio unico alla sintesi, che si può ancora fare (fino a un certo punto) con il Korg Modwave.
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Korg Prophecy
E-mu SP-1200
I campionatori SP-12 e SP-1200 sono senza dubbio tra gli strumenti più influenti mai costruiti per fare musica. Il suono unico e corposo piacque immediatamente a Howlett, che era un grande fan del sampling Hip-Hop, e cominciò a usare l’SP-1200, in particolare per i one-shot e per i singoli colpi di batteria.
Lo si può sentire nell’intro di Firestarter, o nel beat di Spitfire, dove il carattere Lo-Fi riesce comunque a essere messo in primo piano nel mix. Dai Daft Punk a RZA e al Wu-Tang Clan, il suono dell’SP-1200 è diventato una parte intramontabile della storia della produzione musicale.
Sebbene l’SP-1200 sia stato riprodotto, è possibile ottenere ottimi risultati utilizzando il flusso di lavoro dell’Elektron Digitakt.
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E-mu SP-1200
Clavia Nord Lead
Se non conoscete il suono Nord, si tratta di un sintetizzatore analogico virtuale incredibilmente puro e vivo che è salito alla ribalta negli anni Novanta. È stato usato per i lead e gli effetti di Funky Sh*# ed è anche diventato un punto di riferimento fisso nell’impianto live dei Prodigy.
I sintetizzatori Nord offrono un’interfaccia relativamente semplice per la creazione di suoni e, essendo digitali, non presentano alcune delle incongruenze e dei problemi di manutenzione solitamente associati ai sintetizzatori analogici vintage.
I sintetizzatori Nord sono stati utilizzati anche dai Nine Inch Nails, per cui si può essere certi che hanno la capacità di distinguersi nel mix.
Il Nord Lead originale è stato dismesso nel 1997, ma è possibile ottenere risultati simili con il moderno Nord Lead A1.
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Clavia Nord Lead
Quale dei vostri artisti preferiti vorreste vedere nella nostra serie di “Suonare Come“? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
Ulteriori informazioni:
- Pagina ufficiale The Prodigy
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