I fratelli del soul: Suonare Come i Jungle
Il duo britannico di soul elettronico Jungle è salito alla ribalta nell’ultimo decennio con il suo caratteristico stile di musica dance con influenze disco.
Amici d’infanzia, Josh Lloyd-Watson e Tom McFarland sono cresciuti a Shepard’s Bush, nella zona ovest di Londra, condividendo l’amore per l’Hip-Hop, il Soul, l’R&B, la Disco e la musica elettronica.
Sebbene operino come duo di produttori quando si tratta di prendere decisioni creative, la band si identifica molto come un collettivo.
Dai video di danza coreografati e cinematografici alle loro energiche esibizioni sul palco, i Jungle hanno ampliato la loro visione dalle produzioni basate su DAW per laptop alla collaborazione con ensemble di archi e produttori rinomati come Paul Epworth.
Il suono dei Jungle
Il suono che conosciamo oggi è composto da strumentazione dal vivo combinata con elementi elettronici, creato con musicisti turnisti e collaboratori, in quanto Tom e Josh ricreano i loro demo e le loro idee in un contesto di studi professionali.
Per quanto riguarda gli strumenti, tutto è possibile, dai fiati e gli ottoni ai vecchi sintetizzatori, agli organi, ai pianoforti elettrici e persino a rare unità vintage come il Mellotron.
Diamo un’occhiata ad alcuni degli elementi chiave che hanno contribuito a plasmare il suono dei Jungle fin dall’inizio.
Waves Tony Maserati Collection
La Maserati Collection è una suite di plug-in che è stata fondamentale per la creazione dei primi demo dei Jungle e delle loro prime uscite, in particolare per il B72 quando si trattava di modellare i suoni di basso.
Ogni plug-in della collezione ha un ruolo specifico e i controlli sono molto semplici. In questo modo è possibile concentrarsi sugli aspetti musicali, anziché farsi prendere la mano dai rapporti di compressione e dalla durata degli effetti.
Sebbene non offra controlli precisi come molti processori plug-in, la Maserati Collection offre risultati precisi e immediati ed è un’ottima scelta anche per i principianti.
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Waves Tony Maserati Collection
Roland SP-404
Il campionamento è sempre stato parte integrante del processo di composizione delle canzoni e l’attivazione dei campioni rimane una parte importante dei setup live di Josh e Tom.
Josh ha messo le mani su un SP-404 all’inizio del loro percorso musicale e il flusso di lavoro stimolante ha sicuramente influenzato il suo approccio. Grazie alla facilità di editing dei campioni, alla creazione di loop e alla ricchezza di effetti, rimane uno strumento di produzione straordinariamente intuitivo.
L’eredità del 404 continua con l’SP-404 MKII, con una maggiore potenza di creazione del suono e di sequenziamento rispetto ai modelli precedenti.
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Roland SP-404
Dave Smith Instruments Prophet 08
Josh ha utilizzato il Prophet 08 in studio e sul palco, nella fase iniziale della sua carriera. Questa è un’ottima opzione per ottenere suoni Prophet vintage con maggiori capacità di modulazione rispetto all’originale.
Creare pad, stab, lead e suoni di basso diventa una gioia e lo step sequencer aggiunge una nuova dimensione al fascino complessivo dello strumento.
L’equivalente moderno, il Sequential Prophet Rev2 8, offre lo stesso set di funzioni con la possibilità di espandere la polifonia con una scheda vocale aggiuntiva.
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Dave Smith Instruments Prophet 08
Tascam Portastudio 424 MKIII
Un’altra parte degli esperimenti pre-Jungle era il registratore a 4 tracce Portastudio 424. Senza le tracce e i plug-in illimitati di un sistema DAW, l’uso di un registratore indipendente costringe a concentrarsi sull’aspetto esecutivo e sulle fonti sonore con cui si lavora.
Inoltre, senza una struttura visiva per gli arrangiamenti, la capacità di scrivere canzoni diventa un campo che si sviluppa in modo leggermente diverso da come la maggior parte di noi lavora con il software.
I registratori multitraccia compatti sono ancora molto vivi e possono essere facilmente utilizzati per integrare il vostro flusso di lavoro creativo, come nel caso del Tascam DP-008 EX.
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Tascam Portastudio 424 MKIII
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Tascam DP-008 EX
Thermionic Culture Vulture
Man mano che la band cresceva di livello, diventava sempre più sperimentale ad ogni album che pubblicava. Questo significa che il duo ha avuto l’opportunità di lavorare con apparecchiature molto più specializzate rispetto al passato.
Così, hardware valvolari per la modellazione dei toni come il Culture Vulture sono entrati in gioco in brani come Romeo e All Of The Time, dove sono stati utilizzati per creare un suono complessivo più organico.
Non c’è niente di meglio di quello vero, ma UAD ha ricreato un’eccellente versione plug-in, oppure si può usare il Decapitator di Soundtoys.
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Thermionic Culture Vulture
Quale dei vostri gruppi preferiti vorreste vedere nella nostra serie “Suonare come”? Fatecelo sapere nei commenti!
Ulteriori informazioni sui Jungle
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