La leggendaria Virtual Band: Suonare Come i Gorillaz
I Gorillaz sono una band virtuale fondata nel 1998 a Londra, da Damon Albarn dei Blur e dal creatore di Tank Girl, Jamie Howlett. La formazione di personaggi animati e colorati include 2-D, Murdoc, Russel e Noodle, ed ha una trama che si è evoluta costantemente nel corso degli anni.
La pura genialità della band come concetto sta nel fatto che, come le buone canzoni, i personaggi dei cartoni animati sono senza tempo. Il risultato dello sviluppo del folklore dei Gorillaz è che sono stati costantemente in grado di mantenere un legame con un pubblico globale, soprattutto negli Stati Uniti.
Nonostante Damon si sia spesso fermamente opposto al sentimentalismo riguardo al modo in cui la musica viene pubblicata, la narrazione dietro l’arte di Jamie ha garantito che il gruppo mantenesse ancora oggi un forte seguito.
Il Sound dei Gorillaz
Dal punto di vista delle collaborazioni, i Gorillaz è uno dei gruppi più unici della storia della musica. Secondo Damon, tutto è iniziato con la canzone dei Blur, “On Your Own”, e quando questa è stata combinata con l’estetica dei fumetti, il tutto è diventato il perfetto trampolino di lancio nella cultura pop.
Nel 1998, l’album di debutto dei Gorillaz è stato prodotto da Dan The Automator e ha visto la partecipazione di Del The Funky Homosapien nel singolo principale “Clint Eastwood”.
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Nel corso degli anni, molti grandi artisti e produttori hanno collaborato al progetto dei Gorillaz, tra cui Danger Mouse, Bootie Brown, Shaun Ryder, Ike Turner, MF Doom, Snoop Dogg, Mos Def, Bobby Womack, Little Dragon, Lou Reed, Gruff Rhys, Sinfonia Viva, Stephen Sedgwick, James Murphy (LCD Soundsystem), André 3000 (Outkast), The Twilite Tone, Little Simz, Paul Simonon (The Clash), Little Dragon e molti altri.
Diamo uno sguardo ad alcuni degli strumenti chiave che sono stati la scintilla creativa nella formulazione del sound dei Gorillaz.
Solina String Ensemble
La parte di archi presente in “Clint Eastwood” proviene dal Solina String Ensemble. Lo strumento, sebbene distribuito da ARP tra il 1974 e il 1981, è stato in realtà prodotto dalla compagnia olandese Eminent BV.
Il Solina String Ensemble utilizza una forma primitiva di sintesi sottrattiva. Il sintetizzatore è composto da dodici generatori di tono divisi per ottava, per fornire una completa polifonia. Mette però a disposizione un singolo envelope e filtro.
Il suono alterato può anche essere attribuito al chorus BBD integrato che dispone di due oscillatori a bassa frequenza (LFO). Se non ti va di aspettare l’uscita del Behringer String Ensemble, il Solina V è un’emulazione dello strumento in formato plug-in, disponibile nella suite software V-Collection 9 di Arturia*.
Suzuki Omnichord OM-300
L’Omnichord è stato introdotto da Suzuki nel 1981. Dispone di una sezione di percussioni con schemi ritmici preimpostati, di un generatore di accordi e di una sezione Sonic Strings suonata attraverso una striscia tattile.
L’intera traccia ritmica di Clint Eastwood è in realtà costruita attorno al preset standard Rock 1 dell’Omnichord OM-300. Combinato con lo String Ensemble, viene dipinta l’atmosfera di un classico film western con una precisione sorprendente.
Se non avete voglia di pagare più di 500 euro per l’originale, gli utenti di Ableton Live possono usare un bundle di suoni dell’ Omnichord creato da Reverb Machine. Altrimenti, potete trovare ispirazione con il Playtime Engineering Blipblox*.
Rhodes Chroma
Insieme a modelli come l’Elka Synthex, il Rhodes Chroma è uno dei sintetizzatori vintage più ricercati. Sviluppato da ARP nel 1979, il Chroma è una bestia polifonica dal suono incredibilmente ricco.
È stato anche uno dei primi sintetizzatori del suo genere a offrire il controllo tramite computer con l’aiuto di un microprocessore e di una scheda di interfaccia Apple IIe. Tuttavia, sono stati costruiti meno di 3000 Chromas, venduti al prezzo di 5295 dollari per la singola tastiera a 8 voci, con la possibilità di espansione a 16 voci attraverso il modulo di espansione “Chroma Expander”, venduto al prezzo di 3150 dollari.
Un’auto sportiva d’epoca è probabilmente più accessibile di un Chroma al giorno d’oggi, ma è possibile ottenere ottimi suoni analogici anche dal Prophet Rev2 8*.
Moog Prodigy
Il Moog Prodigy è uno degli strumenti preferiti di Trent Reznor (NIN) e Liam Howlett (tanto da prendere in prestito il nome per la sua band). Sebbene l’architettura del synth sia notevolmente semplice, è ancora in grado di produrre quei lead sync mod da urlo per i quali lo amiamo.
Anche se non progettato da Bob Moog, il layout è incredibilmente facile da usare e la disposizione dei controlli ha semplicemente senso. Oltre al Prodigy, la collezione di Moog nello studio di Damon comprende anche il Voyager (usato in Plastic Beach) e il Little Phatty.
Si ipotizza che i suoni dei lead e dei bassi di Dare siano stati creati con il Prodigy. Tuttavia, questi suoni sono relativamente semplici da realizzare con qualsiasi sintetizzatore moderno e il Grandmother* offre molto di più in termini di sound design.
Roland CR-78
Con una collezione di drum machine come quella di Damon, è difficile sceglierne una in particolare. Ma la CR-78 che si può ascoltare in Empire Ants è decisamente caratteristica, e l’interfaccia delle drum box CompuRhythm cattura al meglio il processo creativo dei Gorillaz.
Oltre al famoso banco di 34 preset, il CR-78 è stato il primo del suo genere a consentire di creare e memorizzare anche pattern personalizzati. Sebbene non sia dotato di MIDI, ha la possibilità di sincronizzarsi a sorgenti esterno tramite il suo ingresso CV, il che risulta essere piuttosto utile.
Come alternativa moderna, il TT-78 Beat Bot di Cyclone Analogic* ha un sequencer intuitivo e un ottimo suono analogico.
Quali sono i vostri strumenti e attrezzature da studio preferiti utilizzati dai Gorillaz? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!
Ulteriori informazioni:
- Sito web Gorillaz
- Gorillaz Wiki
- KORG iELECTRIBE Gorillaz Edition per iPad
- Altri ”Suonare Come”
- Altro su strumentazione vintage
Video
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