I pionieri dell’home recording: Suonare Come gli Eurythmics
Gli Eurythmics, uno dei gruppi synth pop più influenti di tutti i tempi, si sono formati nel 1980 dopo lo scioglimento della precedente band di Annie Lennox e Dave Stewart, i The Tourists.
Quello che è iniziato come una sperimentazione con un sintetizzatore EDP Wasp in una stanza d’albergo, si è rapidamente trasformato in un progetto più ampio. Un piccolo project studio con un TEAC 144 si è ampliato con un computer Atari ST, un registratore a 8 tracce Tascam e un piccolo mixer Soundcraft.
Il suono degli Eurythmics
Si potrebbe anche sostenere che gli Eurythmics siano uno dei maggiori esponenti della rivoluzione dell’home recording. Con il progressivo aumento dei costi e dell’accessibilità degli apparecchi a partire dai primi anni Ottanta, un numero sempre maggiore di band si è ispirato a loro per seguirne le orme. Scopriamo perché!
Movement Systems Drum Computer
Questa scatola arancione dall’aspetto arcaico è una primitiva drum machine a campionamento proveniente dalla Cornovaglia, in Inghilterra. Anche se un po’ goffo, l’MCS Percussion Computer divenne l’arma segreta di Dave Stewart, che lo utilizzò sia in Sweet Dreams (Are Made Of This) che in Touch.
Sebbene non suonasse bene come altre drum machine come il Linndrum o l’Oberheim DMX, offriva comunque un’ampia flessibilità creativa con uscite individuali, drum sync e uscita clock.
Sono state costruite solo 30 unità, quindi, a meno che non abbiate una macchina del tempo, dovrete accontentarvi di un’opzione moderna come l’Elektron Octatrack, con il suo flusso di lavoro basato sulle prestazioni che fornisce otto tracce audio e otto tracce MIDI per il sequenziamento di altri apparecchi.
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Beyerdynamic CK 703
Nel classico stile DIY, gli Eurythmics iniziarono a registrare Sweet Dreams con il microfono che avevano in casa. Si trattava di un condensatore a piccolo diaframma Beyerdynamic CK 703, che all’epoca veniva spesso utilizzato negli studi come microfono per hi-hat.
Il suono vocale ambientale ottenuto aveva una qualità surrealista e ha certamente contribuito in modo determinante all’estetica complessiva della produzione. Annie Lennox è stata anche fotografata con un microfono dinamico Beyerdynamic M201, un’altra scelta interessante.
Fortunatamente, da allora sono usciti molti microfoni che offrono una gamma e un dettaglio eccezionali e, con la giusta dose di elaborazione, è possibile ottenere ottimi risultati con il Beyerdynamic TG V70d.
Roland SH-101
Considerato all’epoca più un giocattolo che uno strumento, il Roland SH-101 è oggi conosciuto come uno dei sintetizzatori più desiderabili mai realizzati. La sua architettura semplicistica permette agli utenti di familiarizzare rapidamente con la sintesi senza mai leggere un manuale.
Il 101 crea potenti lead e bassline che possono essere innescate internamente o esternamente, come ha fatto Dave Stewart in Sweet Dreams (Are Made Of This) con l’ingresso trigger del MCS Percussion Computer.
L’ordinato e portatile SH-01A è un’ottima alternativa moderna e, sebbene digitale, offre ancora il suono caratteristico con il vantaggio di essere polifonico.
Oberheim OB-X
Anche la linea di basso di Sweet Dreams (Are Made Of This) è creata in parte dall’OB-X, con i due sintetizzatori che lavorano in tandem l’uno con l’altro. Combinato con le parti di archi suonate da Annie Lennox, crea un’atmosfera ricca e suggestiva, sinonimo della qualità onirica della canzone.
Introdotto nel 1979, l’OB-X ha fornito i mezzi per creare suoni imponenti in evoluzione con capacità di glide polifonico come il Prophet 5, senza però avere un prezzo così alto.
Sebbene Oberheim sia passata ai filtri Curtis dopo l’OB-X, è ancora possibile ottenere un suono simile con le versioni moderne, come l’OB-X8 appena riproposto
Roland Space Echo RE-201
Il Roland Space Echo è un’unità eco a nastro dal suono unico, introdotta per la prima volta nel 1974. Ha undici modalità operative che fanno uso di un breve loop di nastro magnetico e di un riverbero a molla, consentendo di produrre un’ampia gamma di effetti.
Dave Stewart ha combinato il suono caldo e grintoso dello Space Echo con un’unità di riduzione del rumore Bel e un riverbero a molla Klark Teknik DN-50 per produrre il suono vocale di Annie Lennox nei primi album degli Eurythmics.
Lo Space Echo non sembra mai passare di moda, e lo si può avere a prezzi accessibili sotto forma del pratico Boss RE-2.
Quali sono i vostri strumenti preferiti degli Eurythmics? Quale dei vostri artisti preferiti vorreste vedere nella nostra serie “Suonare Come”? Fatecelo sapere nei commenti!
Ulteriori informazioni sugli Eurythmics
- Sito ufficiale degli Eurythmics
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- Tutto sul vintage
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