a cura di Francesco Di Mauro | Tempo di lettura approssimativo: 10 minuti
Steve Lukather - Un viaggio attraverso il suo Rig

Steve Lukather - Un viaggio attraverso il suo Rig  ·  Fonte: Shutterstock / Ben Houdijk

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Oggi, 21 ottobre, Steve Lukather compie 66 anni. Oltre a fargli gli auguri, ripercorriamo un po’ della sua carriera e soprattutto sbirciamo l’attuale strumentazione che utilizza in tour con i Toto, analizzando come quest’ultima sia cambiata negli anni.  

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Biografia di Steve Lukather

Steve Lee Lukather, musicista versatile, chitarrista, cantante, arrangiatore e compositore, nasce a Los Angeles il 21 ottobre 1957. Figlio d’arte, inizia a suonare le tastiere e la batteria da piccolissimo. All’età di sette anni, dopo aver ricevuto in regalo dal padre una copia di Meet The Beatles ed una chitarra, inizia a studiare lo strumento da autodidatta attingendo informazioni dai suoi compagni più grandi.

Al liceo conosce i fratelli Porcaro che poco più tardi, insieme a David Paich, lo introdurranno nel mondo dei session man. All’età di 17 anni, dunque, Steve Lukather inizia già a lavorare come turnista all’interno del mondo discografico americano. Proprio durante quegli anni dopo essersi presentato ad un provino con lo scopo di entrare nella band del famosissimo Frank Zappa, viene invitato da quest’ultimo a cambiare mestiere: nonostante tale considerazione il chitarrista non si perde d’animo e persevera nel suo percorso.

Toto IV

Toto IV

Nel 1976 Jeff Porcaro (batteria) e David Paich (pianoforte e tastiere) invitano Steve ad entrare a far parte della propria band: i Toto.

Nel 1977 i Toto realizzano il loro primo album Toto che con i singoli Hold The Line e Georgy Porgy riceve la nomination per un Grammy Award nella categoria miglior artista emergente. Con tale album Lukather inizia una carriera di oltre 35 anni nei Toto.

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1982, l’anno della svolta

Il 1982 si rivela un anno di svolta nella carriera del chitarrista. Lukather contribuisce in modo determinante all’album Thriller di Michael Jackson, che si rivela essere l’album di maggior successo nella storia della musica (oltre 50 milioni di copie vendute). In questa occasione si trova a lavorare spalla a spalla con uno dei suoi migliori amici nonché collega rivoluzionario del mondo chitarristico: Eddie Van Halen.

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Parallelamente alla carriera da turnista e ai Toto, nel 1989 pubblica il suo primo album solista Lukather. Nelle sue collaborazioni compaiono i nomi dei più grandi artisti della scena musicale mondiale quali: Peter Frampton, Eric Clapton, Jeff Beck, Randy Crawford, Barbra Streisand, Santana, Paul McCartney, Lionel Richie, Quincy Jones e molti altri.

Nel 2023 Steve Lukather, all’età di 64 anni, sempre in tour con i Toto, ha pubblicato l’ennesimo album solista Bridges.

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Discografia

Trascrivere la discografia completa di Steve Lukather sarebbe quasi impossibile: il chitarrista vanta oltre 1500 collaborazioni con artisti internazionali.

Oltre alle incisioni fatte con i Toto, per un lungo periodo ha lavorato al fianco di Quincy Jones e ha registrato chitarre anche per artisti italiani quali Cocciante e Alan Sorrenti.

Il Luke Sound e la sua evoluzione

Il suono di Steve Lukather, insieme alla sua strumentazione, ha subito una continua evoluzione nel corso della sua lunghissima carriera. È innegabile il fatto che il “Luke Sound” sia diventato un punto di riferimento per tantissimi chitarristi, amatoriali e non, del globo.

All’inizio della sua carriera, partendo dai primi dischi con i Toto, Lukather utilizzava chitarre Gibson Les Paul ed amplificatori Marshall (per i suoni distorti) e Fender (per i suoni puliti). Successivamente riceve un endorsement dalla Valley Arts Guitars ed inizia ad utilizzare le loro chitarre, che in buona sostanza sono delle simil Stratocaster che montano pick-up EMG e ponte Floyd Rose. 

Steve Lukather, Michael Landau e Bob Bradshaw con gli iconici rack e testate Custom Audio

Steve Lukather, Michael Landau e Bob Bradshaw con gli iconici rack e testate Custom Audio

Contemporaneamente all’endorsement con la Valley Arts Guitars comincia ad assemblare il suo rig di amplificatori, pedali ed unità effetti insieme al famosissimo tecnico Bob Bradshaw ottenendo così l’iconico suono “80’s Style” che riesce a riprodurre fedelmente anche nei live (ES. Live In Paris).

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Tale rig è caratterizzato da un sistema di triamping che prevede tre speaker: nella cassa centrale arriva il suono completamente dry della chitarra, mentre a quelle laterali il suono stereo wet. 

Elemento fondamentale del suono Lukatheriano di questo periodo è sicuramente l’impiego del Circular Delay ottenuto tramite un’unità rack molto in voga in quegli anni, il PCM70.

Strumentazione Attuale

Con il passare degli anni la strumentazione del chitarrista si è decisamente snellita, pur mantenendo la stessa pasta sonora e la stesso suono articolato che hanno sempre caratterizzato il suo stile. 

Attualmente Steve Lukather utilizza delle chitarre Music Man signature con delle finiture davvero sgargianti e stravaganti, due amplificatori Bogner Ecstacy (simil Marshall Plexi di costruzione semi-artigianale), e una pedaliera costituita da pedali singoli in continua evoluzione.

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Grazie ad un video pubblicato da poco dalla TC Electronic abbiamo la possibilità di dare uno sguardo approfondito alla strumentazione che Luke sta utilizzando nell’attuale tour con i Toto. A fare una panoramica di chitarre, amplificatori ed effetti è proprio il tecnico personale di Steve (Jon Gosnell).

È davvero interessante vedere come il rig si sia snellito nel corso degli anni ma che allo stesso tempo riesca sempre ad offrire l’iconico suono di Lukather.

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La Pedaliera di Steve Lukather

Partendo dal suono delle sue testate Bogner Ecstasy settate su un leggero breakup, Steve Lukather utilizza vari pedali per scolpire e colorare il suono in base alle necessità.

Diamo un’occhiata ai pedali che ha deciso di inserire nella sua pedaliera.

Rodenberg Gas 789 Steve Lukather

Rodenberg SL-OD

Rodenberg SL-OD

Si tratta di un pedale che contiene al suo interno tre overdrive; ad essere più precisi tre versioni dell’iconico Tubescreamer. Le tre sezioni sono attivabili e regolabili in maniera indipendente e vengono utilizzate da Steve per spingere le sue testate ed ottenere il gain desiderato.

La versione che ha in pedaliera risale a qualche anno fa, ma la Rodenberg ha in produzione ben due overdrive Steve Lukather Signature: uno triplo e uno singolo.

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Rodenberg SL-OD Overdrive
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Rodenberg Luke Overdrive
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T.Jauering Electronics Bombastortion

Troviamo ancora un altro pedale drive nella pedaliera di Steve: il Bombastortion. Si tratta di un pedale che ormai non è più in produzione e che viene utilizzato da Luke quando ha bisogno di una spinta maggiore.

Gurus Echosex

Gurus Echosex 3

Gurus Echosex 3

Il Gurus Echosex è un delay che riproduce il suono e il comportamento di un delay storico: il Binson Echorec. Lukather lo utilizza principalmente per dare un pò di ambiente al suo suono e lo lascia praticamente sempre acceso. La versione che monta in pedaliera è la 2. Attualmente la Gurus produce un modello signature del suddetto pedale che conserva le stesse caratteristiche ma gode di dimensioni più compatte.

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Gurus Echosex 3 Steve Lukather
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Digitech Hardwire DL-8

Digitech Hardwire DL-8

Digitech Hardwire DL-8

Ci troviamo davanti ad un altro delay. Ad essere precisi Steve utilizza ben due Digitech DL-8 uno con un tempo di delay lungo e uno corto. I due dispositivi sono posizionati in serie e cercano di emulare il settaggio del Circular Delay che negli anni ‘80 caratterizzava il suono dei turnisti di LA.

TC Electronic Flashback Delay

TC Electronic Flashback Delay

TC Electronic Flashback Delay

Eh sì, l’ennesimo delay. Il Flashback della TC Electronic è un pedale che probabilmente abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita. Si tratta di un pedale tanto economico quanto efficace e ben suonante. Steve lo utilizza come slapback delay. La TC Electronic è nota per aggiornare in maniera frequente la sua lineup di prodotti, aggiungendo di volta in volta funzioni sempre più utili ed interessanti.

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tc electronic Flashback 2 Delay
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TC Electronic SCF Gold Chorus/Flanger

TC Electronic SCF Gold Chorus/Flanger

TC Electronic SCF Gold Chorus/Flanger

La TC Electronic ha rilasciato da poco una reissue di questo iconico pedale. L’SCF non è altro che un chorus/flanger stereo che ha fatto la storia. Lukather lo utilizza proprio come chorus ma in mono. La reissue proposta dalla TC Electronic, oltre a suonare benissimo, elimina il cavo di alimentazione proprietario delle versioni vintage, permettendoci di alimentare il pedale con un classico alimentatore da pedaliera.

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tc electronic SCF Gold Chorus/Flanger
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Strymon Lex e Blue Sky

Nella pedaliera di Steve troviamo anche due pedali della Strymon che ormai sono diventati degli standard nella costruzione delle pedaliere professionali: Il Lex ed il Blue Sky. Si tratta rispettivamente di un rotary e di un riverbero. Entrambi i pedali non ricoprono un ruolo fondamentale nella strumentazione di Lukather, vengono usati più che altro per colorare il suo suono quando necessario. In particolar modo il Blue Sky. Lukather ha sempre dichiarato di non amare il riverbero e lo utilizza solo quando si trova a suonare in ambienti eccessivamente “secchi”.

Da poco la Strymon ha presentato la versione 2 di entrambi i pedali.

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Strymon Lex V2
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Strymon Bluesky V2
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MXR Phase 95 e Uni-Vibe

Anche in questo caso il Phase 95 e l’Uni-Vibe della MXR non ricoprono un ruolo chiave nella pedaliera di Steve. Ormai abbiamo imparato a capire che l’iconico turnista ama avere in pedaliera molti colori e all’occorrenza utilizzarli per dare sfogo alla sua creatività. Il Phase 95 è per l’appunto, come suggerisce il nome, un phaser; mentre l’Univibe tenta di riprodurre l’iconico suono degli Uni-Vibe di fine anni ‘60. Entrambi i pedali vengono utilizzati da Steve per alcuni dei suoi riff.

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MXR M290 Phase 95
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MXR M68 Uni-Vibe Chorus/Vibrato
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Jam Pedals Wahcko

Jam Pedals Wahcko

Jam Pedals Wahcko

Un’altro pedale presente nella pedaliera di Steve è il Jam Pedals Wahcko. Si tratta di un Wah Wah point to point di altissima qualità che, come per tutti i pedali Jam Pedals, è verniciato a mano e ha una finitura davvero sgargiante e singolare. Diciamocela tutta, è innegabile che il buon Steve abbia uno stile un pò sfarzoso.

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Jam Pedals Wahcko
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Boss FV-500-H

Boss FV-500

Boss FV-500

Chi conosce Steve Lukather sicuramente saprà quanto il pedale del volume è importante per questo chitarrista. Durante le sue performance passa gran parte del tempo con il piede poggiato su di esso. Gestisce costantemente il volume e il fatto che Steve occupi sempre il giusto spazio all’interno della band è proprio una caratteristica del suo stile. Quasi da sempre nelle sue pedaliere compare uno standard: il Boss FV-500, un pedale volume robusto ed affidabile.

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Alternativa Digitale

Cercare di ricreare il Rig di Steve Lukather richiederebbe sicuro una spesa non indifferente. Fortunatamente ad oggi, grazie ai nuovi software disponibili sul mercato, con una piccola spesa abbiamo a disposizione simulazioni di centinaia e centinaia di amplificatori ed effetti di altissima qualità anche in home studio. Con una semplice scheda audio ed un software dedicato, come l’ultima versione di Amplitube, abbiamo a disposizione tutto ciò che serve per ricreare i Rig dei nostri guitar hero.

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Buon Compleanno Steve Lukather

Non si può negare che questo iconico turnista abbia segnato in maniera indelebile la storia della musica e della chitarra. I suoi arrangiamenti, i suoi assoli e soprattutto il suo suono rappresentano una vera e propria enciclopedia della chitarra Pop-Rock. Non ci resta che ringraziare Steve Lukather per essere sempre fonte di ispirazione e passione per il mondo della chitarra.

Buon compleanno Luke!

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