Simon Phillips: Protocol V infiamma il Blue Note di Milano – Passione Live
Il 21 e 22 maggio, il leggendario batterista Simon Phillips ha portato il suo ultimo progetto, Protocol V, al Blue Note di Milano, regalando al pubblico un concerto elettrizzante e ricco di emozioni. Noi di Passione Strumenti eravamo presenti e desideriamo condividere con voi i dettagli di questa indimenticabile esperienza!
Simon Phillips: arte, passione e virtuosismo
Simon Phillips è un nome iconico ed estremamente rispettato del panorama musicale internazionale. Con una carriera che dura da oltre quarant’anni, ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del rock e del jazz, tra cui Toto, Jeff Beck, The Who, Ian Gillan e tanti altri. Phillips è uno straordinario batterista noto per la sua tecnica impeccabile, il suo groove contagioso e la sua capacità di fondere generi musicali diversi con maestria riuscendo sempre a trasmettere una grandissima carica emotiva.
Protocol V: un’avventura trentennale
Protocol V rappresenta l’ultima tappa del viaggio musicale di Phillips che nasce nel 1989, un progetto che esplora nuove sonorità e atmosfere, pur mantenendo le sue radici nel rock e nel jazz.
La formazione del quintetto, composta da Phillips alla batteria, Alex Sill alla chitarra, Ernest Tibbs al basso, Otmaro Ruiz alle tastiere e Jacob Scesney ai fiati, ha presentato una manciata di nuovi pezzi composti appositamente per quest’ultimo capitolo del side-project di Simon Phillips.
Un concerto che ha conquistato il pubblico
La sera del 22 maggio, noi di Passione Strumenti siamo stati ospiti del Blue Note di Milano e abbiamo avuto l’occasione di poter assistere a questo incredibile concerto. La serata era caratterizzata, come di consueto, da due set. Noi abbiamo assistito al secondo e possiamo affermare a gran voce che, sia Simon Phillips che tutto il resto del quintetto, non si sono minimamente risparmiati!
Il concerto è stato un vero successo. Phillips e la sua band hanno saputo tenere il pubblico attento per quasi due ore, regalando loro un’esperienza musicale davvero unica. La scaletta della serata ha incluso brani tratti dai precedenti album di Protocol, oltre, ovviamente, alle nuove composizioni inedite create ad hoc per Protocol V.
Il Gear di Simon Phillips
Passiamo ora alla parte che forse interesserà di più ai nostri appassionati: la strumentazione usata dal grande Simon Phillips.
Come di consueto per il progetto Protocol, Philips ha suonato la sua fidata Tama STAR Bubinga (marchio di cui è anche endorser). Il suo imponente kit prevede:
- Doppia cassa 16” x 24”
- Ben 7 Tom con misure che variano da 7” x 10” a 14” x 18”
- Un Gong Drum 14” x 20”
- Due rullanti Simon Phillips Signature
- Un Lo Pitch Set di Octoban
Anche tutte le meccaniche erano Tama di cui due custom, quella per il Gong e per gli Octoban, realizzate per soddisfare al meglio le esigenze del batterista.
Per quanto riguarda i piatti, Simon si affida a Zildjian, e il suo set abituale comprende:
- 22” Armand Zildjian Ride Cymbal
- 14” Armand Zildjian Hi Hat Cymbals
- 12” Armand Zildjian Splash Cymbal
- 19” Armand Zildjian Crash Cymbal
- 18” Armand Zildjian Crash Cymbal
- 17″ Armand Zildjian Crash Cymbal
- 22″ Zildjian FX Oriental China Trash
- 14″ Zildjian FX Trashformer
La maggior parte di questi piatti sono realizzati appositamente per lui e inoltre gli ultimi due sopracitati vengono utilizzati al contrario e spesso sovrapposti.
Una curiosità che non tutti conoscono su Simon Phillips è che è mancino di mani e destrorso di piedi, cosa che ovviamente condiziona anche la disposizione del suo kit!
Conclusioni
Il concerto di Simon Phillips al Blue Note di Milano è stato un’esperienza musicale davvero speciale, non capita spesso di riuscire ad ascoltare e vedere una leggenda di questo calibro. Nonostante siano stati proposti brani decisamente complessi, tutto lo show non è mai risultato pesante e tutta la band è stata capace di emozionare nonostante i virtuosismi e il tecnicismo.
Sono proprio concerti come questo che lasciano ben sperare sul futuro della musica. Fin quando ci saranno grandi musicisti come Simon Phillips che continueranno a portare avanti progetti di questo tipo e fino a quando ci sarà un pubblico pronto ad emozionarsi e ad ascoltare il tutto attivamente, la musica non finirà mai!
Se avete avuto la fortuna di esserci, vi troverete d’accordo con il nostro pensiero di aver assistito a qualcosa di veramente unico. Se invece purtroppo ve lo siete perso, vi consigliamo vivamente di recuperare al più presto i Protocol V.
Tenete d’occhio il calendario del Blue Note per non perdere i prossimi concerti di questa straordinaria stagione; non è facile trovare club italiani che offrono queste opportunità.
È proprio vero, il Blue Note di Milano resta un punto di riferimento per la musica live in Italia!
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