Il Setup del Basso Elettrico – by Luca Angelici BassYourLife
Cosa accomuna uno strumento economico o anche solitamente chiamato “entry level” a uno strumento di fascia più alta? Li accomuna il fatto che entrambi hanno necessità di effettuare un setup ovvero devono essere regolati in modo da poter funzionare nel modo migliore possibile e in base soprattutto alle esigenze di chi lo sta suonando. Con questo articolo entreremo nel vivo della procedura per effettuare un setup del basso elettrico ottimale, e nel farlo, naturalmente dovremo tener comunque conto di alcuni aspetti che sono del tutto “personali” e che possono variare da musicista a musicista. Specifico sin da subito questo aspetto perché il setup può variare in base alle esigenze del singolo musicista, quindi non esiste una regola universale, ma ci sono comunque delle indicazioni che possono essere utili a tutti.
Iniziamo con l’evidenziare alcuni termini con cui prendere confidenza durante questo articolo e che nello specifico sono: action, trussrod, curvatura del manico o radius, sellette, intonazione ottave, capotasto, scalatura delle corde, chiavi a brugola, etc…
Come accennavo in precedenza anche uno strumento entry level può suonare più che dignitosamente se il setup è ottimale, quindi rendersi autonomi e imparare ad eseguire il proprio setup è una pratica che ognuno di noi dovrebbe approfondire e dovrebbe saper compiere alla perfezione.
Per imparare questa “arte” è ad ogni modo consigliabile farsi aiutare, soprattutto all’inizio, e non prendere iniziative personali, in quanto si può anche danneggiare lo strumento con una regolazione sbagliata, quindi è auspicabile rivolgersi ad un musicista esperto o ad un liutaio.
L’Action – Setup del Basso Elettrico
Il primo aspetto che voglio affrontare, spesso, è il più immediato e sicuramente il più dolente, ovvero la regolazione di quella che viene definita comunemente “action”. L’Action non è altro che la distanza tra le corde e la tastiera ed è un parametro altamente soggettivo che bisogna scegliere in base al proprio modo di suonare.
In linea di massima, chi ha un approccio molto tecnico e fa uso di tecniche avanzate come Tapping o Slap “avanzato” oppure che sviluppa velocità di esecuzione molto elevate predilige un’action particolarmente bassa.
Questa scelta ha un pro e diversi contro. Se da un lato rende l’esecuzione più “semplice” in quanto la pressione che si deve applicare sulla corda è minore, dall’altro va a ridurre sensibilmente la vibrazione della corda che sarà decisamente minore a discapito del sustain.
Va inoltre specificato che per ottenere un’action molto bassa, lo strumento che utilizzeremo deve avere, per forza di cose, una tastatura e un manico molto ben costruito, cosa decisamente rara in uno strumento entry level. Il rischio, di conseguenza, è che la tastiera “frigga” un po’ ovunque rendendo lo strumento davvero poco utilizzabile e molto “rumoroso”.
La regolazione dell’action avviene agendo sull’altezza delle sellette del ponte. Ogni selletta solitamente ha una coppia di viti (a brugola nella maggior parte dei casi) che consente di regolarne l’altezza e quindi di conseguenza si va ad agire sulla distanza tra corde e tastiera.
ATTENZIONE! Per effettuare questa regolazione bisogna essere dotati della chiave a brugola che solitamente viene fornita al momento dell’acquisto dello strumento. Una chiave troppo grande sarà inutilizzabile, mentre una chiave troppo piccola rischierà di rovinare la testa (o il dado) della selletta e renderà la regolazione impraticabile.
Considerazioni sul Radius – Setup del Basso Elettrico
L’action va regolato non solo in funzione della distanza che vogliamo ottenere, ma anche in funzione del “Radius” ovvero della curvatura che segue il manico. Il Radius rappresenta la curvatura della tastiera della tastiera e cambia da modello a modello, da periodo storico o da tipologia di strumento (4, 5 o 6 corde) e incide in maniera importantissima sul feeling dello strumento.
E’ impensabile quindi impostare un’action che sia “orizzontale” ovvero in cui le corde siano tutte alla stessa altezza, salvo non avere una tastiera particolarmente piatta (radius dal 12 a crescere); solitamente è buona norma seguire il raggio di curvatura partendo dalla corda più spessa (il Mi se utilizziamo un 4 corde) che sarà posta più in alto rispetto alle altre corde.
Ecco che entrano in gioco altri due fattori ovvero la sezione della corda e la relativa tensione, che incidono in maniera importantissima sulla vibrazione della corda stessa e di conseguenza sul sustain. Un corda con sezione più grande sarà meno tesa rispetto ad una corda con sezione più piccola e pertanto tenderà ad avere più oscillazione in fase di vibrazione. Va da sé che, per vibrare correttamente, ha bisogno di più “spazio” e quindi, quando si regoleremo l’action, dovremo tenere conto anche di questo aspetto.
A questo punto, direi di fare un breve recap o rischiamo di perderci… Abbiamo parlato di Action, di Radius della tastiera e del Sustain delle corde. Questi sono i primi tre fattori che incidono sul setup dello strumento e con cui dovremo confrontarci sin da subito
Regolazione del Truss Rod – Setup del Basso Elettrico
Parliamo quindi della regolazione del truss rod. La truss rod (termine a volte tradotto con anima) è una barra inserita all’interno del manico e serve a contrastare la tensione generata dalle corde stesse e le possibili deformazioni dei legni dovute a cambiamenti di umidità e temperatura. La tensione può essere regolata tramite una vite (solitamente con testa a brugola o a stella) sistemata a una delle due estremità del manico, alla paletta o alla fine della tastiera.
Anche in questo caso ci sono diverse scuole di pensiero che sono legate alle abitudini dei singoli musicisti. C’è chi preferisce avere un manico molto dritto in modo da poter avere un tastiera con action molto bassa (e relativa velocità di esecuzione molto più alte) ma sempre a discapito del sustain, mentre c’è che invece preferisce avere un manico molto concavo, soprattutto nella zona centrale del manico, zona dove la truss rod agisce maggiormente.
L’unica regolazione de evitare assolutamente è quella che imposta il manico in forma convessa! In quel caso la barra del truss rod è troppo tesa e rende inutilizzabile la tastiera creando una gobba nella parte centrale che blocca la vibrazione della corda.
ATTENZIONE! Un regolazione errata del truss rod può portare alla rottura della barra stessa e per la maggior parte degli strumenti, cambiare una barra del truss rod richiede un intervento molto invasivo e dispendioso, quindi NON fatelo a casa da soli, almeno le prime volte…
Il Capotasto – Setup del Basso Elettrico
Prima di passare alla regolazione delle ottave diamo un’occhiata anche al capotasto!
Il capotasto serve sostanzialmente a tenere sollevate le corde dalla tastiera, quando si è arrivati a “fine corsa”, ovvero prima che la corda venga bloccata dalla meccanica che si trova montata sulla paletta. Il capotasto, che si trova all’inizio del manico presso la paletta, presenta le sedi di alloggiamento delle corde. La profondità delle sedi deve essere regolata in modo che la distanza di ogni corda ed i rispettivi tasti sia confortevole. Sempre per il solito principio, il comfort è maggiore quanto più le corde sono vicine ai tasti.
Per contro, l’eccessiva vicinanza delle corde ai tasti crea vibrazioni sgradevoli e quindi un suono “sporco”. Per avere una regolazione perfetta occorre arrivare ad un compromesso tramite vari tentativi. Anche in questo caso è meglio farsi aiutare da un liutaio in quanto, una volta danneggiato il capotasto, ad esempio si possono scavare troppo le sedi di alloggiamento delle corde e non è possibile “riparare” al danno, salvo con mezzi di fortuna, e quindi sarà necessario cambiare direttamente il capotasto… Non è un’operazione così immediata da compiere e che si possa fare senza gli strumenti adatti.
Regolazione delle Ottave – Setup del Basso Elettrico
Ed eccoci arrivati infine alla regolazione delle ottave, ovvero a quel tipo di regolazione che ci consente di far suonare lo strumento intonato ogni volta che premiamo un tasto, e non solo quando suoniamo le corde a vuoto.
La regolazione delle ottave è un passaggio cruciale e va rivisto ogni qual volta viene sostituita/cambiata la muta di corde. La regolazioni avviene tramite una vite che è installata sul ponte e che consente alla selletta di muoversi in due versi: in direzione del manico o in direzione del ponte.
Agendo su questa posizione della selletta posso correggere l’intonazione dell’ottava sia che sia crescente o calante. Per verificarne la perfetta intonazione basta accordare la corda a vuoto e poi suonare la medesima corda mentre la si tiene premuta sul 12”esimo tasto. La nota suonata al dodicesimo tasto dovrà essere esattamente un ottava superiore alla nota suonata a corda libera. Se risulta identica allora il basso ha le ottave perfettamente intonate e di conseguenza (salvo difetti di tastatura) il basso risulterà perfettamente intonato su tutta la tastiera.
Naturalmente il tutto viene effettuato tramite l’uso di un accordatore e anche in questo caso sarebbe meglio dotarsi di un accordatore professionale (e non ad esempio di un app sul telefonino).
Come già detto tante volte in passato, di fatto l’accordatore è l’unico effetto veramente utile da possedere, quindi, a prescindere dal suo costo, sarà preferibile averne uno di ottima qualità.
Setup del Basso Elettrico – Considerazioni Aggiuntive
NON è detto che la prima regolazione vada a buon fine, perché il manico ha bisogno di un periodo di assestamento, e se agiamo sulla barra del truss rod è molto probabile che ci sia bisogno di rivedere la regolazione il giorno dopo o anche direttamente qualche ora dopo.
La cosa ideale è regolare lo strumento, suonarlo un po’, verificare che la regolazione vada bene dopo qualche ora e aspettare che il tutto si stabilizzi. La capacità di mantenere una regolazione stabile dipende molto dalla qualità di costruzione dello strumento. Uno strumento più economico può avere diverse problematiche e la stabilità della regolazione è una di queste, quindi bisogna tornare a regolarlo molto più spesso di uno strumento di fascia superiore.
Armatevi quindi di pazienza e di buona volontà, anche perché come già detto all’inizio dell’articolo il vostro setup potrebbe cambiare nel corso degli anni, anche in base a come cambierà il vostro modo di suonare, quindi è consigliabile rendersi indipendenti e sapere adattare e regolare il proprio strumento in base alle proprie esigenze.
Buon setup a tutti quanti, e, come dico sempre, #bassyourlife!
Ulteriori Informazioni:
- Sito Web di Luca Angelici BassYourLife
- Imparare a Suonare il Basso: metodo di studio by Luca Angelici BassYourLife
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