Round Robin: l’affascinante sintetizzatore di Simon The Magpie
Lo YouTuber Simon The Magic è noto per i suoi concetti insoliti e ora presenta Round Robin, un nuovo sintetizzatore. Il dispositivo, compatto e alimentato a batteria, è stato in fase di sviluppo per oltre un anno ed è ormai prossimo al rilascio. Il nome Round Robin descrive già molto bene l’idea del sintetizzatore.
Simon The Magpie Round Robin: sintetizzatore a quattro voci
Round Robin – questo nome è familiare a molte persone che si occupano di strumenti a campione. In linea di principio, significa che i campioni vengono modificati durante la riproduzione per creare un suono meno statico. Tuttavia, l’omonimo sintetizzatore di Simon The Magpie non è un campionatore, anche se l’aspetto ricorda il CHOMPI.
Il Round Robin presentato da Simon The Magpie, invece, è un vero e proprio sintetizzatore a quattro voci. Ma il concetto appena spiegato viene utilizzato anche qui: a ogni nota suonata, il sintetizzatore compatto passa da una voce all’altra. E per gli accordi, i diversi oscillatori vengono utilizzati anche per le singole note. L’ordine è sempre da sinistra a destra, quindi la nota più bassa di un accordo è sempre suonata dalla prima voce.
Le quattro voci stesse possono essere alternate tra le modalità Basic, Organ, Eerie e Allin, con un controller associato che cambia il colore del suono in parole povere. Gli “oscillatori” interpolano tra diverse modalità di oscillazione o modificano le armoniche in modo simile a un organo.
Arpeggiatore, effetti, filtri e altre caratteristiche
Round Robin può essere alternato tra le modalità poly, mono (incluso l’unisono!) e arp utilizzando il tasto funzione. Per gli appassionati di droni, sono disponibili anche due modalità hold che consentono di suonare simultaneamente singole note tenendole premute – fantastico! Un’altra caratteristica interessante è la possibilità di registrare i movimenti sui controlli e di sincronizzarli con il tempo. Questo vale anche per i movimenti sui cursori del filtro, che viene controllato in modo relativamente semplice tramite i parametri Cutoff e Resonance.
L’arpeggiatore offre alcuni simpatici extra come pattern random o variazioni di ottava – con diverse opzioni. Simon The Magpie riferisce che si è lavorato molto su questo aspetto.
Ci sono anche gli effetti, che si controllano sul Round Robin utilizzando la touchstrip (sotto i quattro controlli vocali). Sono disponibili tremolo, vibrato, bitcrusher e un wavefolder – almeno questo è quanto si sa al momento. La touchstrip controlla anche il pitch (quantizzato, se necessario) ed è possibile registrare i movimenti su di essa.
Cos’altro c’è? Diverse scale selezionabili, ad esempio, e Round Robin supporta anche il microtuning.
L’hardware del Round Robin
Il sito web del produttore, le istruzioni già disponibili e il primo video non rivelano ancora tutti i dettagli. Nel video si vede brevemente una connessione MIDI – presumo che si tratti di un ingresso. Dopo tutto, il segnale di sincronizzazione deve provenire da qualche parte.
È presente anche una porta USB-C, che può essere utilizzata per alimentare Round Robin. In alternativa, funziona anche con tre batterie AAA. L’uscita audio è apparentemente gestita da un mini jack.
Il display è un OLED che mostra le informazioni più importanti in un unico colore, con una grafica simpatica. I tasti rotondi fungono da tastiera e coprono due ottave. Oltre ai controlli per le quattro voci, sono presenti anche un encoder contestuale, il controllo del volume e due manopole rotanti sul lato destro, responsabili del semplice envelope AR. Sono presenti anche i pulsanti per cambiare l’ottava e i pulsanti Mode e Shift. Il pulsante Clear sul bordo della tastiera completa i controlli.
Disponibilità e prezzo
Round Robin sarà disponibile dal 24 agosto e il prezzo si aggira tra i 400 e i 450 dollari USA, secondo il produttore.
Ulteriori Informazioni:
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