L’aggiornamento per il Rodecaster PRO II introduce i Virtual Devices – anche per Rodecaster Duo
È disponibile un nuovo aggiornamento del firmware per il Rode Rodecaster PRO II e Rodecaster Duo che offre una maggiore versatilità, soprattutto per gli streaming live. Ora è disponibile in versione beta.
Nuovo firmware per Rodecaster Pro II e Rodecaster Duo
Virtual Devices è la parola chiave del nuovo aggiornamento del firmware, disponibile per Rodecaster Pro II e Rodecaster Duo. L’aggiornamento offre agli utenti una funzione estremamente pratica, soprattutto per i live stream e i giochi.
Che cosa sono i dispositivi virtuali? In linea di principio, svolgono un compito semplice ma estremamente utile. Possono essere utilizzati per miscelare diverse sorgenti audio da YouTube, Spotify, contenuti web o un gioco come canali di ingresso individuali sulla console. In questo modo è possibile accedere rapidamente ai volumi delle singole sorgenti e regolarli reciprocamente. In precedenza, gli utenti degli attuali modelli Rodecaster dovevano modificare manualmente il volume delle singole applicazioni, il che poteva risultare piuttosto scomodo.
Virtual Devices offre anche la possibilità di modificare separatamente via software le singole sorgenti audio in ingresso e di registrarle nelle proprie tracce. È anche pratica l’opzione di creare il proprio mix in cuffia con queste sorgenti d’ingresso, il che può essere molto comodo per lo streaming dal vivo.
Potete vedere tutti gli altri dettagli nel video qui sopra. L’aggiornamento del firmware è ora disponibile come beta nel Rodecaster Beta Testing Program. Potete trovare maggiori informazioni a questo link. I diversi modelli di Rodecaster Pro II e Rodecaster Duo e alcuni bundle sono disponibili da Thomann*.
Studio di produzione audio Rode Rodecaster PRO II
Se si confronta la Rodecaster PRO II con il suo predecessore, si nota subito che il numero di fader fisici è stato ridotto. Invece di otto fader, ora ce ne sono solo sei, ma sono stati aggiunti tre fader virtuali – anzi, ce n’è addirittura uno in più! Il touchscreen da 5,5 pollici ad alta risoluzione è ancora utilizzabile.
Gli otto pad sono diventati SMART pad programmabili, destinati all’attivazione di audio, effetti, comandi MIDI, azioni del mixer e selezione della visualizzazione su otto banchi. Sono stati aggiunti due pulsanti per cambiare i banchi, aprendo la strada a un massimo di 64 funzioni. Un encoder con funzione touch viene utilizzato per navigare e impostare i parametri.
Connessioni riviste
Le opzioni di connessione sono particolarmente interessanti. Quattro prese combo Neutrik per XLR e jack sono adatte non solo ai microfoni, ma anche ai segnali di linea e degli strumenti. Secondo Rode, i preamplificatori Revolution a basso rumore e con un ottimo gain consentono un’amplificazione fino a 76 dB e, naturalmente, è disponibile anche l‘alimentazione phantom.
I computer o i dispositivi mobili possono essere collegati tramite le due porte USB (USB-C), mentre il Bluetooth a banda larga integra le telefonate o lo streaming audio. Il Rodecaster PRO II si collega a Internet tramite WLAN o connessione Ethernet.
Gli ingressi possono essere configurati liberamente su nove canali, di cui sei fisici e tre virtuali. Come di consueto, il Rodecaster PRO II offre connessioni per quattro cuffie e due uscite jack bilanciate per il monitoring.
Le altre caratteristiche restano invariate
È possibile registrare fino a 16 tracce o come mix stereo su schede microSDHC o microSDXC, su un supporto di memoria USB (exFAT, almeno 100 MB/s) o sul computer (con macOS o Windows). I convertitori funzionano a 24 bit e 48 kHz. La memoria interna di 4 GB viene utilizzata per SMART Pad Audio, ovvero per i suoni accessibili tramite i pad.
L’elaborazione audio APHEX offre nuovamente effetti come Aural Exciter, Big Bottom, Compellor, De-Esser, Noise Gate, High Pass Filter ed Equaliser. Sono inoltre presenti effetti on-board come riverbero, delay, pitch shifting e robot voice.
Il Rodecaster PRO II migliora ed espande alcuni aspetti del vecchio modello, ma rimane fedele al concetto di base. Chi vuole integrare uno strumento può farlo più facilmente e i nuovi pad SMART offrono più opzioni. Per il resto, tutto rimane come al solito, e questo è un bene! Se potete fare a meno delle nuove funzioni, siete comunque ben equipaggiati con il modello precedente, che costa ben 300 euro in meno (qui da Thomann*).
Ulteriori Informazioni:
*Questo articolo contiene link promozionali che ci aiutano a finanziare il nostro sito. Non preoccupatevi: il prezzo per voi rimane sempre lo stesso! Grazie per il vostro sostegno.