Guida alle progressioni di accordi – Armonia per Chitarristi
Conoscere a fondo le progressioni di accordi è fondamentale per poter liberare il vero potenziale del vostro strumento. Continuate a leggere per scoprire cosa sono e come usarle in modo efficace.
Guida alle progressioni di accordi: un rapido ripasso di matematica
Innanzitutto, per iniziare a capirci qualcosa di progressioni di accordi, dobbiamo posare la chitarra per un paio di minuti. Sapevate che tutti gli accordi sono composti da numeri? Esatto, ogni nota corrisponde a un numero.
Supponiamo di essere nella tonalità di C maggiore. Questa tonalità ha otto note al suo interno, compresa un’ottava. Il C è l’accordo detto “I”, E il “III”, B il “VII”, ecc. Ora, è importante ricordare che qualsiasi numero abbinato a una nota in una certa tonalità, sarà diverso in un’altra.
Mentre E era l’accordo n. 3 in C maggiore, è l’accordo n. 7 nella tonalità di F#m. Ogni numero corrisponde a un accordo, ma non solo: anche a un’emozione. La relazione che ogni accordo ha con un altro accordo crea un sound diverso per l’ascoltatore. Vediamo quali sound possiamo ottenere.
Le progressioni di accordi più comuni
Come già detto, l’ordine degli accordi sarà determinante per il sound complessivo della vostra composizione. In tutta la musica pop occidentale, ci sono alcuni ordini più comuni che i musicisti amano utilizzare.
Qui sopra abbiamo probabilmente una delle progressioni di accordi più popolari di sempre. Se volete scrivere una hit pop insapore, insipida e riciclata, farà al caso vostro! Iniziare con il C, la tonica (o “root”, in inglese), farà sì che ogni volta che ricominceremo la progressione, proveremo un senso di risoluzione e conclusione.
Inoltre, l’uso di un accordo minore appena prima che la progressione di accordi si ripeta, crea un contrasto tensivo, pronto per essere risolto dalla root. La cosa migliore è che ogni giro si può trasporre in qualsiasi tonalità. L’ordine degli accordi rimarrà lo stesso, ma gli accordi in sé cambieranno. In poche parole, stiamo cambiando solo la tonalità.
Le cadenze
In fin dei conti, le cadenze hanno l’ultima parola sull’impressione che viene data all’ascoltatore. Per definizione, una cadenza è una progressione di due accordi che si verifica alla fine di una frase. Quali due accordi utilizzerete avrà un’enorme influenza sul suono che otterrete.
Nell’immagine qui sopra, abbiamo due esempi di cadenze. Una cadenza perfetta suona completa e finita. Ciò significa che siamo passati dal quinto al primo grado della nostra tonalità. Una cadenza imperfetta, invece, suona irrisolta e incompleta. Non è sempre una cosa negativa!
In questo esempio vediamo il sesto grado che “risolve” sul quinto grado, in C maggiore. Facendo ciò, siamo sostanzialmente scesi di un tono. Nel complesso, il suono non sarà malvagio. Ad ogni modo, nei casi in cui vuoi qualcosa che suoni il più pulito possibile, un perfetto V – I farà al caso tuo.
Naturalmente, esistono altre cadenze tra cui poter scegliere:
- Perfetta / Autentica = V – I
- Imperfetta / Sospesa = Qualsiasi accordo seguito dal V
- Plagale = IV – I, “amen”.
- D’inganno / Evitata = V – VI, suona piuttosto incompiuta.
Progressioni di accordi blues
Dopo aver esaminato le progressioni di accordi e le cadenze più comuni, addentriamoci in un genere musicale. Più esperienza avrete, meglio padroneggerete le progressioni di accordi.
Nominatemi una qualsiasi canzone rock/blues degli anni ’50, ’60, ’70 e oltre e vi garantisco che troverete questo esatto ordine di accordi. Obbligatorio saperlo per ogni chitarrista che fa jamming, il I / IV / V è alla base delle nostre amate sei corde! In questo caso ho utilizzato la tonalità di Bb, poiché Johnny B. Goode di Chuck Berry è in questa tonalità. Sarà anche scontata, ma è un classico.
Adattandosi perfettamente alle scale pentatoniche e blues, questa progressione di accordi blues apre molte porte ai musicisti. Inoltre, basta traslare questo ordine in qualsiasi punto del manico per trovarsi in una nuova tonalità, senza il minimo sforzo.
Alterazioni
Per concludere la nostra panoramica sulle progressioni, vediamo come modificare alcuni accordi per aggiungere un po’ di pepe.
Torniamo rapidamente alle cadenze, in particolare alla cadenza perfetta. Per migliorare il suono, potremmo usare un accordo di D7 invece di un normale D, come quinto grado. L’aggiunta della settima darà quel tocco in più rispetto a un accordo maggiore non alterato.
In generale, le alterazioni sono un modo semplice ed efficace per modificare il suono degli accordi. Basta aggiungere qualche nota in più qua e là. Settima maggiore, settima minore, accordi con nota al basso (detti “slash chords”, per la loro notazione in cui si utilizza lo “/”) e ottave hanno tutti questo effetto. Date un’occhiata a queste alterazioni di G e C, e non sono neanche lontanamente tutte!
Anche una semplice settima è sufficiente a stravolgere le cose. Prendiamo per esempio C / Am / F / G7, ovvero una progressione I / vi / IV / V7. Il “7” viene posto accanto al numero romano che indica il quinto grado. In questo modo si evita la confusione tra l’ordine degli accordi e le diverse alterazioni.
Pronti a scrivere una hit?
Un chitarrista non finisce mai di imparare quando si addentra nel fantastico mondo delle progressioni di accordi, ma con dedizione e pratica è possibile aprire un mondo di possibilità.
Sia che stiate strimpellando una progressione a voi familiare o che stiate componendo la vostra Magnum Opus, la comprensione dei fondamenti di armonia è essenziale per esprimersi al meglio con la chitarra. Quindi prendete in mano il vostro strumento, studiate nuove progressioni di accordi e fate volare la vostra creatività.
Gear per chitarra da tenere in considerazione
È probabile che abbiate già tutto ciò, ma è bene avere qualche ricambio in giro. *Thomann ha tutto ciò che vi serve per poter padroneggiare le progressioni di accordi.
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