Produrre Musica Elettronica: i miei effetti hardware preferiti
Produrre Musica Elettronica: i miei effetti hardware preferiti · Fonte: Marcus Schmahl
In questa puntata della serie Produrre Musica Elettronica, diamo un’altra occhiata al dietro le quinte di come lavoro nel mio studio. Oggi si parla di effetti hardware. E questo significa che parleremo di mixare, di masterizzare e naturalmente progettare il suono tramite degli effetti. Tratteremo dalle piccole FX box sperimentali, fino ai bolidi da 19 pollici nei rack. Da API, Strymon, Teile Elektronik, Universal Audio a Mäag, Bettermaker e Smart Research, c’è di tutto.
Ancora una volta la domanda: analogico o digitale?
Non riesco davvero più a sentire questa domanda. In tutti i miei workshop e le mie lezioni, questa questione viene sollevata e dibattuta con forza. E alla fine, come sempre, a fare da discriminante è l’obiettivo finale, cioè la canzone, il brano o il pezzo musicale. Naturalmente influisce anche il proprio workflow. Devo sentirmi a mio agio nel mio ambiente, soprattutto quando il lavoro che svolgo è artistico. Ogni produttore di musica elettronica (e di tutti gli altri generi, ovviamente) dovrebbe avere la testa libera e le idee dovrebbero fluire direttamente dal cervello alle macchine. Non importa se si tratta di un computer con dei plugin o di una stanza piena di effetti hardware.
Io sono un musicista appartenente a quest’ultima categoria. Perché gli effetti hardware (cioè la possibilità di poter toccare le cose con mano) mi divertono, hanno un effetto limitante che nel mio caso porta a risultati più rapidi e sono “pratici”. Un altro vantaggio è che in inverno anche senza accendere il riscaldamento posso stare in studio a una piacevole temperatura di 25-28 gradi. Riguardo all’estate, meglio non parlarne. In breve, oggi vi presenterò le mie unità hardware preferite dalla mia “fabbrica del suono”.
Mettere sul tavolo un pedale che dovrebbe stare per terra: oh yeah!
Erica Synths x Ninja Tune x Liquid Sky Zen Delay – Ommmmm…
No! Lo Zen Delay degli sviluppatori di Erica Synths non è certo un effetto hardware adatto alla meditazione. Al contrario: qui c’è molta potenza, sporcizia, spinta, filtro, risonanza e sincronizzazione. Tuttavia, una volta che l’effetto verrà settato correttamente e il controllo del tempo è impostato su “infinito”, ci sarà sicuramente tempo per calmarsi e accendere una candela profumata per un po’ di yoga. A parte gli scherzi, questo dispositivo è adatto a qualsiasi studio e a (quasi) qualsiasi genere musicale, grazie al suo suono davvero impressionante, versatile e “profondo”.
L’hardware e la sua ottima usabilità lo rendono semplicemente divertente. Dal punto di vista estetico? La valvola integrata e a vista e la copertura metallica sulla parte superiore catturano immediatamente l’attenzione. Molto chic! Anche il corpo in metallo è molto solido e i potenziometri per il controllo sono altrettanto robusti, ma facili da girare. È così che dovrebbe essere. Secondo i produttori, lo Zen Delay è principalmente uno strumento per il palcoscenico, cioè per gli artisti che amano esibirsi dal vivo. Io, tuttavia, lo uso in studio per quasi tutti i miei progetti musicali.
Potete acquistare l’effetto hardware Zen Delay della Erica Synths qui su Thomann al prezzo di 599,00 euro. Su Thomann è disponibile anche una versione plugin, altrettanto interessante, al prezzo di 90,00 euro.
Effetti hardware: Strymon BigSky
Riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-verbero! È sempre necessario, in ogni occasione. Almeno per quanto riguarda home studio e produzione di musica elettronica. Un effetto di questo tipo crea atmosfera, ambiente e riempie la canzone. Nel fare ciò, mantiene armoniosi e contestualizza gli strumenti, le registrazioni e i suoni utilizzati. Inoltre, crea uno spazio auditorio che ha un effetto psicoacustico molto importante sull’impressione uditiva. Questo renderà il brano più tridimensionale e lo farà suonare semplicemente meglio (rispetto a un mix “secco”). Strymon è uno dei miei produttori preferiti in questo campo e BigSky è un pedale per effetti assolutamente raccomandabile, oltre che estremamente versatile per i produttori di musica elettronica. Un altro vantaggio di questi “pedali da pavimento” è che si possono mettere nello zaino e portarseli con sé a ogni session. Si adattano anche a un qualsiasi tavolo di un club, date le dimensioni ridotte, durante un’esibizione dal vivo. Riguardo la qualità? La qualità di questo mega-verbo blu è davvero impressionante! Per gli appassionati del lavoro “in-the-box“, l’effetto è disponibile, qui su Thomann, anche come plugin di alta qualità.
Strymon BigSky è disponibile qui su Thomann al prezzo di 460,00 euro.
Source Audio Ventris Dual Reverb – non solo un riverbero hardware!
Un altro riverbero della mia collezione è il Ventris Dual Reverb della Source Audio. L’aspetto molto interessante di questo effetto è che è possibile collegare tra loro due diversi processori di riverbero. Ancora meglio, offre la possibilità di farlo tramite la connessione USB e il software dedicato. Inoltre, è possibile salvare tutte le impostazioni come preset e richiamarle in qualsiasi momento. Se si accede al servizio gratuito SA Cloud, è possibile condividere questi preset con altri utenti. Gli algoritmi di riverbero sono tutti di alta qualità e suonano molto bene. Per me, lo Shimmer Verb è lo utilizzo con molti dei miei sintetizzatori. È possibile sfruttare il software per programmare ulteriormente questo pedale e creare effetti che vanno oltre il tipico riverbero. Sicuramente un punto di forza per i sound designer!
Potete acquistare il Source Audio Ventris sul sito Thomann al prezzo di 499,00 euro.
Teile Elektronik The KeineDelay – Teil 1
Questo effetto è stato sviluppato da un DJ per i DJ. Da molti anni, infatti, queste stompbox e il loro suono caratteristico vengono utilizzati come ciliegina sulla torta nelle cabine dei DJ. Il KeineDelay della Teile Elektronik è, come suggerisce il nome, un delay. La sua particolarità: utilizza due diversi algoritmi. L’hardware contiene, infatti, un delay digitale e uno analogico. Entrambi funzionano in modo molto diverso e producono un suono molto caratteristico. È proprio questo colore del suono che mi ha fatto innamorare di questo hardware. È anche possibile modificare i parametri principali in tempo reale e creare così il tipico suono cool di delay che sta venendo manipolato (in analogico, con effetti sul pitch). Il looper integrato, che tendo a usare meno in studio, è molto interessante per le esibizioni dal vivo.
The KeineDelay – Teil 1 della Teile Elektronik può essere preordinato qui sul sito web del produttore al prezzo di circa 320 euro (purtroppo l’hardware è attualmente sold out). Naturalmente è disponibile anche il software Soundtoys EchoBoy.
Strymon TimeLine – un delay estremo
Un altro pezzo forte dei miei pedali Strymon (e ne ho parecchi nella mia collezione) è il TimeLine. Come ormai avrete capito, non utilizzo questi effetti come originariamente pensati, su una pedaliera con una chitarra o un basso. Qui nel mio studio, uso queste piccole “box da tavolo” per progettare, mixare e persino masterizzare il mio suono. Il grande delay di questo produttore rientra più nella categoria di generatore di suoni, secondo me. Perché con questo effetto i suoni iniziano seriamente a volare. Diverse caratteristiche sonore possono essere selezionate tramite un controller. È inoltre possibile modificare i parametri principali. Raramente sincronizzo il pedale sul bpm della canzone che sto arrangiando, preferisco utilizzare il pulsante integrato Tap Tempo. Questo fa sì che il delay risulti leggermente fuori tempo, portando così vita e groove al brano.
Potete acquistare lo Strymon Timeline sul sito Thomann al prezzo di 479,00 euro.
Chase Bliss CXM 1978 – un riverbero Lexicon con fader motorizzati
Se non potete fare a meno del suono del leggendario riverbero Lexicon, dovrete spendere un sacco di soldi. Oppure (per una cifra inferiore, ma comunque non indifferente) investite nel Chase Bliss CXM 1978. Questo effetto hardware è stato creato in collaborazione con gli sviluppatori della Meris (vedi LVX). La sua particolarità, oltre al suono davvero buono, sono i fader motorizzati integrati, che si spostano automaticamente nella posizione giusta quando si cambia preset. Inoltre, il pedale non contiene i tipici potenziometri rotativi, ma fader dalla corsa abbastanza lunga. Questo lo rende ancora più interessante per l’uso in studio e dal vivo. È possibile ascoltare il suo suono davvero buono e di qualità in innumerevoli video su YouTube. Una caratteristica molto interessante è la possibilità di controllare tutti i fader in remoto tramite il tool Max for Live per Ableton Live. Questo hardware non è solo divertente, ma rappresenta anche un valore aggiunto per tutti i canali Send/Return.
Il Chase Bliss CXM 1978 è disponibile a un prezzo di circa 1100 euro. Tenete presente che il Lexicon PCM Total Bundle offre un buon suono di riverbero in stile Lexicon in formato plug-in.
Mix e master con effetti hardware
Bettermaker Stereo Passive Equalizer – EQ Pultec con controllo tramite plugin
Modellare il suono è un piacere con lo SPE (Stereo Passive Equaliser) della Bettermaker. Questo perché, a differenza del funzionamento solito, boostare una frequenza nella gamma dei bassi o una nella gamma degli alti farà contemporaneamente sì che un’altra, con un leggero offset nello spettro, venga abbassata. In questo modo si crea una risonanza, che a sua volta mette in risalto le frequenze impostate in modo unico. Questo è un approccio molto interessante su kick, bassline, voci, lead, pad, ma anche sul mix bus. L’aspetto più interessante è la possibilità di controllare tutti i parametri in remoto nella DAW tramite un plugin dedicato. Ciò consente di eseguire automazioni o salvare preset in modo molto semplice. Come add-on, questo equalizzatore analogico include un filtro passa alto digitale nello stadio d’ingresso, che utilizzo sempre volentieri in aggiunta.
Il Bettermaker Stereo Passive Equaliser costa circa 2300 euro. Un equalizzatore Pultec è disponibile come software presso Universal Audio.
Tube-Tech SMC 2B – un compressore multibanda come effetto hardware
Ok. Per questa “macchina” dovrete mettere mano al portafoglio, ma ne vale la pena. Perché ogni traccia, indipendentemente dai suoni, dai loop, dalle voci o dagli strumenti passati per il Tube-Tech SMC 2B, suona meglio, più “rotonda”, semplicemente molto bene. È possibile definire tre bande di frequenza, ognuna delle quali può essere elaborata separatamente con un compressore (che offre threshold, ratio, attack, release) e un gain. Grazie alla circuitazione analogica, questo effetto hardware dà al tutto quel qualcosa in più, quella magia analogica. Uso questo compressore multibanda anche in mix e master, oltre che per l’editing di singole tracce e sui gruppi. È uno strumento di cui non farei mai a meno in studio quando faccio musica, durante la fase di design del suono e come fonico.
Il Tube-Tech SMC 2B è disponibile sul sito Thomann al prezzo di 4699,00 euro. Il plugin di Softube è disponibile su Plugin Boutique a 296,51 euro.
Smart Research C2 Compressor – effetti hardware per aggiungere “glue”
Il “glue factor” è una prerogativa del compressore SSL G-Bus, ecco perché molte aziende cercano di imitare il suo suono e il suo carattere. Tra questi c’è lo sviluppatore Smart Research, che ha fatto un ottimo lavoro con il compressore C2. Tuttavia, questo processore di dinamica stereo è molto più di un normale compressore SSL in stile G-Bus Comp. È persino disponibile un pulsante “Crush“, per aggiungere ulteriori armoniche al segnale audio da elaborare. Questo hardware funziona in modo molto interessante in modalità non linkata (in cui i canali destro e sinistro funzionano come due compressori mono separati). In questa modalità è in grado di creare una maggiore ampiezza stereo senza perdere i transienti. Mi piace molto inserire il compressore in sidechain, triggerato dal mio kick. Questo è proprio uno degli elementi distintivi del suono del mio studio quando produco musica elettronica.
Lo Smart Research C2 Compressor è disponibile presso vari rivenditori a prezzi diversi (circa 1800 euro). L’SSL Native Bus Compressor è un’alternativa in formato plugin.
API 2500+ – più di un semplice compressore hardware
C’è un altro compressore nella mia catena di mixaggio e mastering. Si tratta del nuovo API 2500+. La cosa interessante di questa versione “+” è la possibilità di inserire questo compressore in parallelo. Questo è esattamente ciò che serve alla mia musica, dove voglio ottenere un risultato forte e abbastanza denso (e dinamico), ma non voglio che i transienti vadano persi. Per ottenere questo risultato, questo compressore contiene diversi circuiti per diversi tipi di compressione. È possibile ascoltarli con la semplice pressione di un pulsante, con tanto di confronto A/B. Inoltre, i parametri tipici del compressore possono essere impostati nei minimi dettagli. Un processore di dinamica adatto a tutte le circostanze, con un carattere sonoro davvero interessante.
Potete acquistare l’API 2500+ su Thomann al prezzo di 3666,00 euro.
API 5500 Dual Equaliser – calore e molti bassi!
Se volete un suono, API è il posto giusto per voi. Quest’azienda fornisce hardware con un’interfaccia utente davvero intuitiva, semplice e, soprattutto, rapida ed efficace da usare. Sono sicuro che avrete letto questa frase molte volte in questo articolo, ma questo è esattamente il motivo per cui utilizzo hardware esterno nel mio studio. Torniamo all’equalizzatore. Questo consiste in due sezioni mono che si possono regolare separatamente. Quattro bande possono essere spostate e boostate o attenuate in diversi range di frequenza coordinati. Al centro si trova un’altra specie di “attenuatore”, con cui è possibile applicare l’intensità dell’effetto all’audio in tre livelli. Il risultato è il tipico suono API e (per chi la ama come me) una buona presenza nella gamma dei bassi. Quindi per me: mai più senza il mio API.
Potete acquistare l’API 5500 su Thomann al prezzo di 3399,00 euro.
Mäag EQ4M – hardware per aggiungere aria
L’equalizzatore EQ4M della Mäag Audio ha una particolarità, e si chiama “air band“. Questa funzione brevettata boosta la gamma delle alte frequenze senza che queste inizino a dare fastidio. Ok, almeno in pratica è così. Nella teoria, questa tecnologia non è così facile da spiegare e sicuramente ci porterebbe troppo lontano qui. Vogliamo applicarla, appurare che il risultato è buono e poi goderci il nostro lavoro. E questo è esattamente ciò che quest’unità permette di fare. Le singole bande di frequenza dell’equalizzatore sono fisse (sei bande), ma personalmente non sento la mancanza di un’altra banda. Non ho nemmeno voluto spostare le gamme di frequenza separate. Tramite i rispettivi controlli, è possibile boostare o attenuare queste bande…e questo è tutto.
Uso solitamente questo EQ in modalità mid/side. Per farlo, utilizzo un plug-in che converte il segnale audio in segnali mid e side e poi lo rimanda all’equalizzatore. Qui, elaboro il mid a sinistra e il side a destra. La “air band” funziona molto bene sul side e allarga piacevolmente il segnale audio nel campo stereo. Il segnale passa poi per un plug-in che lo converte nuovamente in un “normale” segnale stereo. Un’unità hardware molto interessante per tutti i tipi di strumenti, gruppi e mix bus. Un consiglio: se vuoi risparmiare inizialmente, puoi anche scaricare gratuitamente qui la versione software di questo EQ.
Potete acquistare il Mäag EQ4M su Thomann al prezzo di 2689,00 euro.
Interfacce audio Universal Audio Apollo x8 e x16
Queste interfacce audio della Universal Audio devono sicuramente rientrare in questo elenco. Nonostante siano relativamente nuove, mi sono già affezionato. Il mio setup consiste in tre Apollo x8 e una Apollo x16. Ciò significa che posso collegare quasi tutti i dispositivi esterni al mio computer dal punto di vista audio e fare un perfetto routing dei suoni da A a B. Naturalmente, utilizzo queste interfacce anche come “effetti hardware esterni” ed è proprio questo il loro punto di forza. Tutti i plug-in UAD possono essere inseriti in qualsiasi canale audio e quindi instradati direttamente nella DAW in tempo reale. In questo modo posso aggiungere in anticipo le frequenze mancanti (EQ) a un sintetizzatore, elaborare la dinamica (compressore) o aggiungere armoniche (saturatore).
Molto interessante è la possibilità di impostare un carattere timbrico dell’emulazione di una console di mixaggio storica sui canali desiderati. Inoltre, è possibile fare un confronto A/B dei canali completi di mix e mastering, composti da plugin UAD, tramite il mio setup hardware. Queste funzioni sono solo una parte di ciò che è possibile fare. Un’arma segreta per i produttori di musica elettronica e sicuramente adatta a questo elenco di effetti hardware.
La UA Apollo x8 è disponibile su Thomann al prezzo di 2777,00 euro. La UA Apollo x16 Heritage Edition è disponibile su Thomann a 3855,00 euro.
Waves Audio MaxxBCL
Alcuni di voi staranno pensando: “Cosa?!”. Questo effetto hardware (sì, Waves Audio non sviluppa solo plugin) è in realtà un plugin in un guscio di metallo. Più o meno. Con il MaxxBCL, l’azienda ha rinchiuso il codice dei suoi effetti software più venduti (Renaissance Comp, MaxxBasss e L2) in un corpo da 19 pollici. Chiaro, efficace, semplice, intuitivo da usare e timbricamente molto piacevole. Non c’è molto altro da dire, ma le sorprese non finiscono qua, poiché questo processore digitale deve convertire il segnale audio analogico prima del processing vero e proprio. Qui prende vita il suo carattere. Mi piace la colorazione del suono che si crea con quest’unità, ormai datata. Anche se la uso solo per il limiter L2. È importante dire che digitalmente (con un plugin) si possono ottenere sicuramente risultati “migliori” (più loudness con meno distorsione, true peak limiting ecc.) oggigiorno, ma mancherebbe il mio adorato effetto “mojo”.
Purtroppo, il Waves MaxxBCL non viene più prodotto. Di tanto in tanto è possibile trovarne uno sul mercato dell’usato per circa 2000 euro. Se siete alla ricerca di un buon limiter come plug-in, dovreste provare il FabFilter Pro-L 2.
Altri effetti hardware…
Come sempre accade in questi elenchi, mancano alcuni prodotti grandiosi e interessanti. Non posso inserirli tutti qui. Inoltre, ogni canzone, ogni idea creativa e ogni suono può essere costituito da una diversa combinazione di effetti tutte le volte che si inizia a lavorare a qualcosa di nuovo. Il mercato dei pedali, in particolare, è enorme e contiene lo strumento giusto per tutti. Sono curioso di sapere quali effetti inserireste nella vostra top list, sentitevi liberi di farcelo sapere nei commenti, qui o su Instagram o TikTok.
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