I prezzi dei sintetizzatori Moog salgono alle stelle: è solo l’inizio?
Se nell’ultimo periodo avete osservato i prezzi di alcuni sintetizzatori Moog, probabilmente avete avuto la sensazione di essere su una montagna russa. Dopo un improvviso e brusco aumento dei prezzi di sintetizzatori come il Moog Grandmother, il Subsequent 25 e il DFAM, alcuni rivenditori hanno ridotto nuovamente i prezzi. Ma è probabile che si tratti di un fenomeno di breve durata: secondo una dichiarazione di Moog, i prezzi più alti sono destinati a rimanere.
Moog aumenta i prezzi
Durante il mese di Agosto dello scorso anno, Moog ha fatto notizia quando il prezzo del semimodulare Grandmother è schizzato a circa 1400 euro in Europa, con un aumento di oltre il 60%. Anche diversi rivenditori statunitensi hanno aumentato drasticamente i prezzi dei sintetizzatori Moog. Per aggiungere altra confusione alla situazione, il prezzo del Grandmother è poi sceso nuovamente, ed attualmente costa all’incirca €1100 su Thomann. Cosa c’è dietro questi continui cambiamenti di prezzo? I tempi dei sintetizzatori a prezzi accessibili sono finiti per sempre?
Non è un segreto che i produttori di tutto il mondo siano in difficoltà a causa dei continui problemi nella catena di approvvigionamento e dell’aumento vertiginoso dei costi di spedizione. Inoltre, l’alto tasso di inflazione ha portato molti consumatori ad essere più titubanti nell’ investire in nuovi sintetizzatori per il loro hobby. Alcuni produttori più piccoli, come WMDe Future Retro, hanno già dovuto chiudere i battenti. I recenti aumenti di prezzo di Moog sono la prova che la crisi sta colpendo duramente anche i grandi nomi.
Carenza di componenti ed inflazione
In una dichiarazione rilasciata l’anno scorso sul proprio sito web, Moog scrisse:
“Le continue sfide globali legate alla carenza di materiali, alle limitazioni nella catena di approvvigionamento, all’inflazione e all’aumento delle materie prime e dei costi di spedizione hanno reso necessario un adeguamento dei nostri prezzi. Un aumento dei prezzi non è una decisione che prendiamo alla leggera, ma è necessaria per continuare a fornire i prodotti di alta qualità che meritate”.
Personalmente, credo che Moog stia facendo la cosa giusta dicendo le cose come stanno, senza girarci intorno. Dall’inizio della pandemia, Moog era riuscita a mantenere i loro prezzi invariati, il che spiega perché l’aumento riscontrato l’anno scorso sia stato così drastico. Ma quasi nessuno si aspettava un aumento improvviso dei prezzi di quella portata; c’è davvero da rimanere a bocca aperta.
In conclusione, probabilmente dovremo abituarci al fatto che i sintetizzatori potrebbero diventare considerevolmente più costosi. Dubito che Moog sia l’unico produttore a dover adeguare i propri prezzi a causa dell’ attuale situazione economica. Il fatto che i prezzi siano nuovamente scesi in alcuni luoghi potrebbe essere un fenomeno a breve termine, causato dal fatto che i rivenditori stanno liberando gli scaffali dai sintetizzatori acquistati ai vecchi prezzi.
Cosa ne pensate: Moog ha esagerato con gli aumenti di prezzo? O sono giustificati per garantire la sopravvivenza del leggendario marchio?
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