Setup dei Monitor per Principianti: 5 suggerimenti per il monitoring nearfield
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Posizionamento dei monitor per principianti: 5 suggerimenti per il monitoring nearfield · Fonte: Adam Audio
Avete comprato il vostro primo set di monitor, ma non siete sicuri di come posizionarli? In questo articolo vi daremo alcune indicazioni sul corretto posizionamento dei monitor!
In rete si trovano moltissime informazioni sull’acustica e si potrebbe dire che è diventato più facile che mai costruire il proprio home studio. Tuttavia, quando si è agli inizi è facile confondersi e farsi sopraffare dalle troppe informazioni contrastanti provenienti dai produttori e dai vostri youtuber preferiti.
Posizionamento dei monitor per i principianti
Per schiarirvi le idee, abbiamo scritto insieme una semplice guida che vi aiuterà a ottenere il massimo dai monitor che avete comprato, in qualsiasi ambiente. Anche se non trasformerà la vostra camera da letto negli Oceanway Studios, possiamo sicuramente darvi una migliore comprensione di qualche nozione base del monitoraggio.
1. La stanza
Il potenziale sonoro dell’ambiente in cui ascoltate è più importante di qualsiasi singolo apparecchio presente nello studio. Ricorda che, quando dai retta alle raccomandazioni di una qualche azienda produttrice di speaker, spesso provengono da un contesto di studio trattato professionalmente.
Questo non significa che le informazioni che leggete siano imprecise, ma piuttosto che chi non lavora in stanze trattate non può aspettarsi gli stessi risultati. Quindi, senza realizzare l’ambiente ideale, come si fa a migliorare l’acustica di un home studio?
Piuttosto che spendere migliaia di euro per un trattamento acustico, consiglio sempre di lavorare con quello che si ha a disposizione. Inoltre, mantenete le vostre aspettative realistiche, per evitare di investire denaro inutilmente.
Tenendo conto di ciò, possiamo esaminare alcuni principi di base per il posizionamento dei diffusori in una camera da letto media non trattata.
Che cos’è il monitoring nearfield?
Il termine nearfield (campo vicino) viene utilizzato in acustica per descrivere la distanza di ascolto che consente di percepire maggiormente la sorgente sonora rispetto alle riflessioni provenienti dall’ambiente di ascolto.
Questo è un ottimo punto di partenza per il posizionamento dei diffusori, poiché la maggior parte di noi ha a che fare con degli spazi limitati che spesso determinano la posizione di ascolto e la collocazione dei monitor.
Potreste essere costretti a posizionare i monitor vicino a una parete. Anche se questo potrebbe non essere l’ideale, finché la distanza è maggiore del diametro dei bass reflex e la parete non è perpendicolare al monitor, dovresti riuscire ad evitare alcuni effetti negativi che si verificano quando il suono emesso dagli altoparlanti interagisce con superfici vicine.
Inoltre, forse vi è stato detto che i monitor con woofer da 5 pollici o più piccoli sono progettati per le stanze più piccole. Si tratta di un mito importante da sfatare, come scopriremo a breve.
Dimensioni dei monitor
Un aspetto della scelta di un monitor da studio che è un po’ controverso è la dimensione del diffusore in relazione alla stanza. Anche se molte aziende raccomandano determinate specifiche per ambienti di determinate dimensioni, non è veramente un aspetto da tenere in considerazione.
Il motivo è che la quantità di riverbero della stanza che sentiamo dipende in larga misura dal livello SPL a cui ascoltiamo. Un diffusore a 2 vie più grande avrà una risposta in frequenza più ampia, mentre un diffusore a 3 vie permette al woofer di gestire una gamma di frequenze più ridotta.
Poiché le basse frequenze sono più volatili e più difficili da gestire, avere più spazio è utile in quasi tutte le applicazioni audio, tra cui la produzione musicale, il mixaggio, il mastering e il sound design.
Vale anche la pena di notare che il posizionamento dei subwoofer è cambiato nel corso degli anni. Invece di un singolo subwoofer, la maggior parte dei sistemi di monitoraggio professionali stereo comprende due subwoofer impilati direttamente sotto i monitor.
Stand per monitor
L’utilizzo degli stand per monitor è di gran lunga uno dei metodi più efficaci per posizionare con precisione i diffusori in qualsiasi ambiente. Inoltre, gli stand consentono di ottenere ottime prestazioni rispetto all’utilizzo dei pad di disaccoppiamento sulla superficie del vostro desk.
Molti produttori e cosiddetti “esperti di acustica” stabiliscono regole ferree riguardo triangoli isosceli e la distanza ideale che deve intercorrere tra i due diffusori e come questa si debba basare sulle dimensioni dei driver.
Nell’home studio medio non è sempre possibile ricreare queste condizioni da laboratorio. Pertanto, quando si applicano queste “regole” al proprio studio, bisogna sempre prendere queste informazioni con le pinze.
Se non avete la possibilità di utilizzare stand da pavimento per i monitor da studio, i supporti da tavolo sono un’ottima alternativa. I pad isolanti possono modificare leggermente l’angolazione dei diffusori, ma non riducono gli effetti indesiderati come gli stand.
Interferenze
Un aspetto della teoria acustica che vale la pena approfondire è l’interferenza e il suo effetto sulle onde sonore in fase o fuori fase. L’interferenza si verifica quando il suono viene riflesso da una superficie e interagisce con la sorgente originale.
Per le frequenze che sono in fase con il segnale riflesso, si può verificare un aumento del livello. Al contrario, le riflessioni sfasate provocheranno un abbassamento del volume. Il punto dello spettro di frequenza in cui si verificano questi aumenti e cali dipende dalla distanza dei monitor dalle pareti della vostra stanza.
Allontanando i diffusori dalla parete, il calo di volume causato dalle riflessioni fuori fase si sposta più in basso nello spettro delle frequenze. Ciò significa che la risposta dei bassi può essere mantenuta fedele anche quando i monitor sono posizionati in prossimità di una parete.
Tenendo presente questo, è comunque possibile modificare il posizionamento dei monitor per migliorarne la risposta in frequenza complessiva, indipendentemente dalle dimensioni della stanza o dei diffusori.
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