Licenziamenti inMusic e Moog – La versione ufficiale
Si dice che Moog Music stia licenziando il personale e spostando la produzione a Taiwan in seguito all’acquisto da parte di inMusic. È vero?
Licenziamenti Moog
Il 22 settembre sono iniziate a circolare online le voci secondo cui inMusic, proprietaria di Moog Music a partire dal giugno 2023, avrebbe licenziato il personale Moog presso la sede centrale di Asheville, nel North Carolina, e che la produzione sarebbe stata trasferita all’estero. La notizia è stata riportata anche da una pubblicazione locale, il Citizen Times. Questo ha provocato un’onda d’urto in tutta la comunità dei sintetizzatori.
Avrete notato che non abbiamo pubblicato alcuna notizia in merito. Volevamo essere sicuri che quello che stavamo riportando fosse una notizia ufficiale e non solo delle voci. Ora possiamo finalmente farlo.
La sede centrale di Moog ad Asheville, North Carolina
La risposta di Moog Music
Abbiamo contattato Moog Music per avere una risposta alla controversia. Ecco cosa ci hanno risposto.
Per quanto riguarda la permanenza della sede centrale ad Asheville, hanno risposto:
“Innanzitutto, la nostra sede rimarrà ad Asheville, dove continueremo a progettare, innovare e produrre strumenti di altissimo livello, come il Moog One, il Minimoog Model D, il modulare legacy e i nostri prodotti innovativi più recenti”, aggiungendo anche che inizieremo a vedere nuovi prodotti all’inizio del prossimo anno.
Per quanto riguarda le voci relative alla produzione all’estero, hanno dichiarato quanto segue:
“Stiamo anche chiedendo ad alcuni dei nostri partner esteri con cui lavoriamo da anni di aiutarci a terminare l’assemblaggio di alcuni prodotti. Questo approccio ibrido ci permetterà di avere una solida base finanziaria e di continuare a progettare, costruire e consegnare strumenti musicali di qualità per gli anni a venire”.
Minimoog Model D
Licenziamenti Moog
Con lo spostamento dell’assemblaggio, ci sono stati licenziamenti ad Asheville.
“La scorsa settimana abbiamo preso la difficile decisione di adeguare le dimensioni del nostro team di assemblaggio per meglio adattarlo al nostro nuovo approccio”, continua Moog Music. “Sebbene questa transizione sia stata impegnativa per tutti, sono stati forniti un supporto sostanziale, benefit e assistenza sanitaria alle persone colpite, facilitando il loro percorso verso nuove opportunità”.
Le conseguenze dei licenziamenti Moog
Non è ancora chiaro come si evolverà la situazione. Asheville è una piccola città. Si spera che i lavoratori interessati riescano a trovare rapidamente un impiego. Forse qualcuno di loro sarà anche spinto ad avviare una propria azienda di sintetizzatori.
Per quanto riguarda la produzione all’estero, la questione sarà complessa. Moog si è fatta una reputazione come azienda di strumenti musicali di alto livello con prodotti costruiti a mano in America. Spostare parte dell’assemblaggio all’estero cambia le cose. Dalla dichiarazione, sembra che Moog continuerà a produrre i suoi prodotti di punta, come l’One e il Minimoog Model D, ad Asheville, mentre altri prodotti, probabilmente di prezzo inferiore, come il Mother-32, il DFAM e il Mavis, saranno trasferiti all’estero. Ciò comporterà un abbassamento del prezzo di questi prodotti, forse per contrastare l’intensa concorrenza e la clonazione? Questo è ancora da vedere.
Anche il luogo in cui avverrà l’assemblaggio all’estero non è chiaro. Taiwan è stata spesso citata a questo proposito, ma Moog Music non si è espressa in merito, limitandosi a dire “all’estero”.
Continueremo ad aggiornare questa storia non appena arriveranno nuove informazioni.
Ulteriori informazioni:
- Sito web Moog Music
- Altro su Moog
- Altro su Sintetizzatori
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