a cura di Francesco Di Mauro | Tempo di lettura approssimativo: 4 minuti
LANDR Fair Trade AI: AI etica o sfruttamento degli artisti?

LANDR Fair Trade AI: AI etica o sfruttamento degli artisti?  ·  Fonte: LANDR

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LANDR, la piattaforma di produzione musicale alimentata dall’intelligenza artificiale, annuncia un nuovo programma di AI equo e solidale: LANDR Fair Trade AI. Questo programma consente agli artisti di ottenere entrate ricorrenti partecipando alla formazione di strumenti musicali alimentati dall’IA e rappresenta il primo modello maturo di opt-in per l’industria musicale. Questo significa: royalties per i musicisti che addestrano l’IA con la loro musica, che poi crea musica simile su questa base? Questo significa che stiamo abolendo l’arte stessa o è una buona idea coinvolgere i musicisti nel processo che è già in corso?

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LANDR Fair Trade AI: la risposta di LANDR alle sfide dell’industria musicale?

Sin dalla sua fondazione, 11 anni fa, LANDR è stata leader nella produzione musicale AI, servendo più di 6 milioni di artisti e distribuendo musica su Spotify, Apple Music e altri 150 servizi di streaming leader in tutto il mondo. Con il lancio del programma LANDR Fair Trade AI, il marchio continua a guidare il settore sostenendo pratiche etiche di AI e creando nuove opportunità di monetizzazione per i musicisti.

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Nell’ambito del nuovo programma LANDR Fair Trade AI, gli artisti che mettono a disposizione le loro canzoni per la formazione dell’AI riceveranno il 20 per cento dei ricavi generati dagli strumenti addestrati sulla loro musica. Questo approccio consente agli artisti di beneficiare costantemente dello sviluppo dell’IA e, allo stesso tempo, di partecipare attivamente allo sviluppo delle tecnologie di produzione musicale, mantenendo tutti i diritti sulla propria musica. Dove va a finire il restante 80% dei ricavi?

Siete remunerati equamente per la vostra musica?

Pascal Pilon, fondatore di LANDR, spiega: “La nostra missione in LANDR è di consentire ai musicisti di essere creativi, di essere ascoltati e di monetizzare il loro lavoro. Con l’emergere di nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa nell’ultimo anno e le imminenti sfide legali, vediamo ora l’opportunità di rendere questo mercato eccitante e sicuro per i musicisti fai-da-te di tutto il mondo, sviluppando strumenti di supporto che sostengano la loro creatività e il loro flusso di lavoro, non sostituendoli.”

Il programma LANDR Fair Trade AI rispetta il diritto d’autore e la proprietà dei contenuti e offre ai musicisti un nuovo modo di beneficiare dei più recenti progressi dell’AI. Con oltre un decennio di esperienza nell’aiutare milioni di musicisti a produrre e pubblicare musica, LANDR dispone di una combinazione di tecnologia, acquisizione di contenuti e infrastruttura di distribuzione per guidare questa nuova era del settore.

L’IA del commercio equo e solidale di LANDR: un vero progresso o solo un’illusione?

Ecco come funziona il programma LANDR Fair Trade AI: i musicisti possono iscriversi al programma condividendo la propria musica distribuita tramite LANDR per l’addestramento dell’AI. Sono accettati solo i brani per i quali l’utente mantiene i diritti di pubblicazione e LANDR si riserva il diritto di selezionare i brani da aggiungere all’insieme dei dati. 

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I collaboratori ricevono pagamenti mensili attraverso il loro account LANDR, in modo simile ai proventi dello streaming. LANDR garantisce che nessuna parte del set di dati sia venduta a terzi per proteggere la musica degli utenti e assicurare che i dati siano utilizzati in modo etico e che i collaboratori siano compensati in modo appropriato. 

Aggiornamenti e rapporti regolari sul processo di formazione dell’IA e sui risultati vengono forniti via e-mail e tramite il dashboard di LANDR. Inoltre, LANDR fornisce ampie risorse educative, tra cui guide, webinar ed esercitazioni per aiutare gli utenti a orientarsi nel panorama in evoluzione dell’IA nella musica.

Rischi o opportunità per la vostra musica

Secondo LANDR, il nuovo programma Fair Trade AI è un passo importante verso l’apertura di nuove fonti di reddito per i musicisti attraverso l’uso dell’AI e il sostegno al loro lavoro creativo. 

Ma come la vedete voi, musicisti e creativi? Lavorate già in modo creativo in studio con l’intelligenza artificiale o ignorate le nuove tecnologie che dovrebbero aiutarci a trovare un flusso di lavoro più veloce? Volete diventare parte di questa tecnologia e migliorare l’AI con il vostro contributo o state già pensando al valore dell’arte e della musica nel futuro (prossimo) con l’AI? È un argomento difficile, credo, e non ci sono risposte giuste o sbagliate. Non vedo l’ora di sentire le vostre opinioni nella sezione commenti!

Cosa penso dell'IA nel mio studio?

Ulteriori informazioni su LANDR Fair Trade AI:

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