iZotope Ozone 11: guida completa
La nuova release di Ozone non avrà più segreti per voi. Oggi vi mostreremo tutto quello che c’è da sapere sul nuovo standard per il mastering digitale AI-based!
Indice
- Introduzione a iZotope Ozone 11
- Il Master Assistant: il cuore pulsante di iZotope Ozone 11
- Il nuovo modulo Clarity: pulite automaticamente il vostro mix
- Stem Focus: mastering selettivo senza gli stem
- Transient/Sustain Processing: controllo senza eguali
- Upward Compress: più presenza con un solo controllo
- Altre novità e miglioramenti tecnici
- Conclusioni: per chi è adatto Ozone 11?
Introduzione a iZotope Ozone 11
Il mastering è sempre stato considerato “l’arte oscura” della produzione musicale, un processo che richiede anni di esperienza, attrezzature costose e un orecchio veramente allenato. Con Ozone 11, iZotope continua la sua missione di “democratizzare” questo processo, offrendo strumenti professionali accessibili sia ai neofiti che ai veterani del settore.
Ozone è una suite completa di strumenti di mastering progettati per lavorare insieme in modo intelligente e assistito, permettendo di ottenere un master di qualità professionale indipendentemente dal livello di esperienza. La nuova versione, Ozone 11, si concentra particolarmente sul fornire maggiore controllo e visibilità sui dettagli del suono, consentendo di risolvere problemi che prima richiedevano decine di passaggi, con pochi click.
L’obiettivo dichiarato è permettere di “vedere ciò che prima non si poteva vedere, sentire ciò che prima non si poteva sentire e risolvere problemi che prima non si potevano risolvere” – o almeno risolverli in modo molto più efficiente.
Il Master Assistant: il cuore pulsante di i Zotope Ozone 11
Al centro dell’esperienza Ozone troviamo il Master Assistant, completamente riprogettato in questa nuova versione. Questo strumento AI-based è il punto di partenza ideale per ottenere un master professionale in pochi secondi.
Il funzionamento è semplice: si avvia l’assistente durante la parte più energica e intensa del brano, Ozone analizza il materiale audio e crea automaticamente una catena di processing ottimizzata che può essere utilizzata così com’è o come punto di partenza per ulteriori modifiche.
Il nuovo design dell’interfaccia presenta sulla sinistra i “target” sonori, divisi in diversi generi musicali, mentre sulla destra troviamo i controlli principali divisi in tre sezioni: Tonal Balance, Loudness ed Extras. Tra questi ultimi troviamo le novità Dynamic Match, Clarity Amount, Stabilizer Amount e il nuovissimo Vocal Balance.
Quest’ultima funzione rappresenta un’innovazione significativa: Ozone è ora in grado di riconoscere il genere musicale del brano e regolare automaticamente il volume delle voci, correggendo sottilmente eventuali squilibri. Ad esempio, passando dal genere “rock” a “pop”, il sistema aumenterà automaticamente il livello vocale per adattarsi alle convenzioni di quel genere.
Se l’assistente non identifica correttamente il genere, è possibile cambiarlo manualmente senza dover ricominciare l’analisi, vedendo in tempo reale come le impostazioni si adattano al nuovo target. Wow!
Il nuovo modulo Clarity: pulite automaticamente il vostro mix
Una delle novità più interessanti di Ozone 11 è il modulo Clarity, rappresentato da un’icona a forma di occhio. Questo strumento utilizza un sofisticato processing spettrale per “togliere la sporcizia” da quei maledetti mix che suonano fangosi o troppo scuri, riuscendo a portare alla luce dettagli precedentemente nascosti.

Il suo funzionamento si basa su 256 bande di elaborazione spettrale, con controlli estremamente semplici, ma potenti: un Amount che regola l’intensità dell’effetto, un controllo Tilt che determina il profilo di frequenza verso cui orientare il suono, e i classici controlli di Attack e Release per determinare la velocità di intervento del processing.
Il controllo Tilt permette di scegliere tra tre profili spettrali:
- Posizione centrale: profilo pink noise (rumore rosa)
- Valori positivi: profilo white noise (rumore bianco, più brillante)
- Valori negativi: profilo brown noise (più concentrato sulle basse frequenze)
È anche possibile definire dei range spettrali di azione, per concentrare il processing solo dove necessario, tipicamente nelle medie e alte frequenze.
È importante distinguere Clarity dagli altri moduli che utilizzano processing spettrale in Ozone:
- Low End Focus si concentra solo sulle frequenze sotto i 300Hz
- Spectral Shaper è pensato principalmente per l’attenuazione (come vedremo, può funzionare efficacemente come de-esser)
- Stabilizer modella il profilo EQ verso un target specifico
Ogni modulo ha il suo scopo specifico, ma tutti contribuiscono a quella maggiore chiarezza e controllo: il tema principale di questa release.
Stem Focus: mastering selettivo senza gli stem
Stem Focus rappresenta una grande rivoluzione di Ozone 11. Questa funzionalità espande notevolmente il concetto di Master Rebalance presente nelle versioni precedenti, che permetteva di modificare il gain di voci, basso o batteria.
Con lo Stem Focus, è ora possibile isolare completamente questi elementi e applicare qualsiasi modulo di Ozone esclusivamente su di essi, lasciando inalterato il resto del mix. Questo permette di risolvere problemi specifici che prima richiedevano l’accesso ai file multitraccia o l’utilizzo di software esterni come RX Music Rebalance.

Un esempio pratico potrebbe essere una voce che suona troppo compressa o con eccesso di sibilanti in un master già mixato. Potrete ora inserire un’istanza di Ozone a monte di quella principale e attivare la modalità Stem Focus su “Vocals“. A questo punto, vi basterà utilizzare l’equalizzatore per restituire corpo e presenza alla voce e aggiungere uno Spectral Shaper per attenuare le sibilanti.
Il tutto senza alterare minimamente gli altri elementi del mix, come se si stesse lavorando direttamente sulla traccia vocale isolata, ma all’interno del master stereo.
Lo stesso approccio può essere utilizzato per intervenire su un basso troppo “fangoso” o su una batteria che necessita di più energia, rendendo possibili interventi di mastering che prima erano semplicemente impensabili senza accesso agli stem originali.
Transient/Sustain Processing: controllo senza eguali
Ozone 11 estende il processing separato tra transienti e sustain a ben 10 moduli diversi, offrendo un livello di controllo senza precedenti. Questo permette di elaborare separatamente l’attacco e la coda dei suoni in moduli come EQ, Exciter, Imager e molti altri.
Per accedere a questa funzionalità, basta cliccare al centro del modulo dove normalmente si trovano le opzioni stereo, mid/side o left/right, e selezionare Transient/Sustain.
In questo modo potrete utilizzare l’equalizzatore per enfatizzare solo i transienti della cassa e degli elementi percussivi nelle alte frequenze, lasciando inalterate le code di riverbero. Oppure, con l’Exciter, è possibile aggiungere calore solo alle note sostenute del basso senza alterare gli attacchi.

Un’applicazione particolarmente interessante è con l’Imager, dove è possibile allargare l’immagine stereo solo dei transienti ad alta frequenza, creando una sensazione di spazialità senza compromettere la solidità del mix.
Le possibilità creative offerte da questa funzionalità sono praticamente infinite e permettono interventi di mastering incredibilmente precisi e mirati, che prima richiedevano tecniche molto più complesse o semplicemente non erano possibili.
Upward Compress: più presenza con un solo controllo
Nel modulo Maximizer, completamente rinnovato, troviamo una funzione apparentemente semplice, ma molto potente: Upward Compress. Questo controllo permette di aumentare la percezione di loudness e presenza facendo emergere i dettagli più sottili del mix.
A differenza della compressione tradizionale che attenuata i picchi, la compressione upward aumenta il livello dei segnali più deboli, facendoli emergere dal mix. È particolarmente efficace per dare più corpo e consistenza agli elementi in sottofondo, come rumori ambientali, code di riverbero o elementi lo-fi.

Una caratteristica intelligente di questo controllo è che si auto-regola in base al contenuto: quando entrano elementi più forti come la batteria, l’effetto si riduce automaticamente per non compromettere la dinamica principale del brano.
Questo rende Upward Compress uno strumento estremamente musicale che può aggiungere coesione e “colla” al master con un semplice controllo, senza rischiare di comprimere eccessivamente o appiattire la dinamica.
Altre novità e miglioramenti tecnici
Oltre alle funzionalità principali, Ozone 11 introduce numerosi miglioramenti tecnici che rendono il workflow più fluido e intuitivo:
- Più pulsanti Delta: molti più moduli ora dispongono del pulsante Delta, che permette di ascoltare solo la differenza tra il segnale processato e quello originale. Molto utile per capire esattamente cosa sta facendo ciascun modulo e dove sta intervenendo nel mix.
- Griglie migliorate: moduli come l’Equalizer hanno ora una griglia migliorata con colori ridisegnati che rendono più chiara la visualizzazione delle curve e più elegante l’interfaccia.
- Workflow ottimizzato: molte operazioni che prima richiedevano numerosi passaggi sono state semplificate, permettendo di risolvere problemi comuni con pochissimi click.
- Interfaccia modernizzata: l’interfaccia generale è stata aggiornata con un design più moderno ed elegante, mantenendo però la familiarità che gli utenti delle versioni precedenti apprezzano.
La combinazione di questi miglioramenti tecnici con le nuove funzionalità rende Ozone 11 non solo più potente, ma anche più piacevole e intuitivo da utilizzare, riducendo la curva di apprendimento anche per i nuovi utenti.
Conclusioni: per chi è adatto Ozone 11?
Ozone 11 rappresenta un significativo passo avanti nel campo del mastering digitale, con innovazioni che permettono di risolvere problemi che prima richiedevano strumenti esterni o accesso ai file multitraccia originali.
La suite si conferma estremamente versatile, adatta sia a chi si avvicina per la prima volta al mondo del mastering e cerca uno strumento che lo guidi verso risultati professionali, sia ai mastering engineer esperti che desiderano un set di strumenti potenti e flessibili per completare il proprio arsenale.
Se state cercando uno strumento completo per il mastering che unisca assistenza AI e controllo di precisione, che vi permetta di vedere e sentire dettagli che prima sfuggivano, e di risolvere problemi che sembravano irrisolvibili, Ozone 11 rappresenta sicuramente una delle opzioni più interessanti sul mercato attuale.
Ozone 11 è acquistabile su Thomann nei pacchetti Advanced, Standard e Elements.






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