Migliori Interfacce Audio di Fascia Media nel 2023: Guida all’Acquisto
Migliori Interfacce Audio di Fascia Media nel 2023: Guida all'Acquisto · Fonte: Remise 3
Siete pronti per un upgrade dalla vostra interfaccia audio entry-level? Ecco una guida alle migliori interfacce audio di fascia media per migliorare le vostre sessioni di home recording e produzione musicale.
Quando si comincia a registrare musica, avere un’interfaccia audio USB economica con due ingressi e due uscite è un ottimo punto di partenza. Potete consultare la nostra guida alle migliori interfacce audio sotto i 200 euro per ricevere suggerimenti!
Tuttavia, col tempo, potreste sentirvi limitati da soli due canali o desiderate migliorare ulteriormente la qualità del vostro setup con preamplificatori e convertitori più professionali. In questa guida, esamineremo alcune delle migliori interfacce audio di fascia media con un prezzo compreso tra 250 e 1000 euro. La maggior parte di queste offre almeno quattro ingressi e quattro uscite, garantendo maggiore flessibilità all’interno del vostro workflow.
Le Migliori Interfacce Audio di Fascia Media
Meglio acquistare un’Interfaccia Audio USB o Thunderbolt?
La scelta dipende soprattutto da esigenze personali, ma in generale: meglio optare per l’USB.
L’USB rappresenta la scelta più pratica per la maggior parte degli utilizzi, poiché offre una versatilità che i dispositivi Thunderbolt non possono garantire. Le porte USB sono presenti su tutti i computer, e i vantaggi della Thunderbolt sono evidenti solo in situazioni specifiche. La maggior parte delle case produttrici fornisce driver adeguati per le loro interfacce USB, quindi le prestazioni di solito sono buone in questa fascia di prezzo.
La differenza tra USB 2.0 e USB 3.0 non è di grande rilevanza. L’USB 3.0 offre una maggiore larghezza di banda, necessaria solo per un elevato numero di canali. Inoltre, sebbene l’USB 3.0 trasmetta i dati più rapidamente, di solito non comporta una minore latenza: una differenza cruciale che purtroppo viene spesso confusa.
Un altro vantaggio dell’USB è che la maggior parte delle interfacce USB attuali funziona anche con i dispositivi iOS. Per saperne di più sulle interfacce audio per iPad e iPhone, cliccate qui.
Thunderbolt è indubbiamente potente, ma è prevalentemente associato all’ecosistema Mac, che tende ad avere un costo più elevato, così come le interfacce Thunderbolt stesse. Inoltre, spesso si arriva a spendere anche 100 euro o più solo per i cavi, risorse che potrebbero essere meglio investite, magari proprio nell’interfaccia audio che si sta acquistando.
Tuttavia, c’è un aspetto che rende Thunderbolt una scelta estremamente attraente: la sua capacità di fornire una potenza significativamente maggiore, eliminando la necessità di un alimentatore separato (anche nelle interfacce di alta qualità). Questa caratteristica è particolarmente interessante per chi è sempre in movimento. Un esempio notevole è rappresentato dalla versione Thunderbolt dell’Universal Audio Apollo Solo TB3.
Ingressi e Preamp Microfonici
Se avete l’esigenza di collegare molti microfoni e strumenti, dovete assicurarvi di avere abbastanza ingressi. In questo modo, potrete evitare interruzioni fastidiose nel flusso creativo causate dalla necessità di scollegare e ricollegare le apparecchiature.
Se avete intenzione di registrare voci o strumenti acustici, sarà indispensabile disporre di preamplificatori microfonici di alta qualità e, possibilmente, in numero sufficiente per effettuare registrazioni stereo.
Nel caso vogliate registrare una batteria o l’intera band, vi serviranno numerosi preamp e microfoni. L’interfaccia audio Focusrite Scarlett 18i20 3rd Gen rappresenta una soluzione eccellente per registrare simultaneamente numerosi microfoni senza dover sborsare una fortuna.
Perché è necessario avere una porta ADAT
Le connessioni digitali ADAT, AVB o MADI rappresentano un altro aspetto fondamentale da considerare. Anche se nell’home recording si farà principalmente uso degli ingressi e delle uscite analogiche dell’interfaccia, è importante tenere presente che questi connettori rappresentano una soluzione semplice per espandere il numero di I/O analogici o di preamplificatori.
Siete a corto di preamp? Basta collegare un preamplificatore microfonico esterno a 8 canali alla porta ADAT dell’interfaccia, come ad esempio il Focusrite Clarett+ OctoPre. Esistono soluzioni simili per aggiungere altri ingressi e uscite di linea, ad esempio l’RME ADI-8 QS*.
Investire in un’interfaccia dotata di opzioni ADAT, AVB o MADI rappresenta un modo eccellente per garantire la futura espansione del vostro studio, con l’ADAT che rappresenta l’opzione più diffusa in questo senso.
Ingressi per Strumenti e Connettori Combo
Quasi tutte le interfacce audio di fascia media offrono i cosiddetti ingressi instrument o Hi-Z per strumenti passivi come chitarre o bassi elettrici. La quantità necessaria dipende dal numero di strumenti che si desidera registrare contemporaneamente. Molte interfacce offrono connettori combo XLR-1/4″ che consentono di collegare un microfono XLR o uno strumento.
Di quante uscite analogiche avete bisogno?
Abbiamo discusso dettagliatamente degli input, adesso concentreremo la nostra attenzione sugli output. È essenziale che l’interfaccia disponga almeno di un’uscita stereo per collegare i monitor da studio. Inoltre, un amplificatore per cuffie è un vantaggio significativo, soprattutto per registrazioni acustiche in sala di monitoraggio. Tutte le interfacce menzionate in questa guida offrono convertitori separati per cuffie e monitor, consentendo di creare un monitoring mix separato per il musicista. L’ideale sarebbe avere due uscite per cuffie, come nel caso di SPL, Focusrite e Steinberg.
Se desiderate collegare una seconda coppia di monitor, potreste necessitare di una seconda coppia di uscite di linea, evitando così l’acquisto di un controller dedicato per i vostri monitor. Alcune interfacce sono dotate di sezioni di monitoraggio complete con pulsanti per selezionare i monitor, gestire il talkback e altre funzioni.
Ulteriori uscite (e ingressi!) sono fondamentali per inviare segnali a dispositivi analogici esterni.
Stesso discorso vale anche per eventuali configurazioni surround: ad esempio, una configurazione 5.1 richiede sei uscite solo per il monitoraggio.
Direct Monitoring ed Effetti DSP
Se intendete effettuare delle registrazioni, è essenziale poter monitorare l’audio in tempo reale. Quando il segnale che state registrando deve passare attraverso il computer prima di poter essere ascoltato, spesso si verifica un fastidioso ritardo noto come latenza. La latenza può seriamente compromettere la qualità delle registrazioni, rendendo difficile effettuare performance canore o strumentali. Per questo motivo, tutte le interfacce di questa lista offrono una funzionalità di direct monitoring basata su hardware. Questo significa che il segnale proveniente dagli ingressi viene instradato direttamente agli altoparlanti o alle cuffie, senza passare per il computer.
Alcune delle interfacce audio presentate mettono a anche a disposizione effetti DSP. A differenza dei plugin eseguiti nella DAW, questi effetti vengono elaborati dall’interfaccia stessa, il che significa che è possibile applicarli al segnale del monitor praticamente senza latenza. Ad esempio, se volete aggiungere un po’ di equalizzazione, compressione e riverbero durante la registrazione per dare al cantante una migliore sensazione della sua voce, con queste interfacce potrete farlo senza alcun problema.
E i Vincitori Sono: RME, MOTU, Universal Audio
I marchi più riconosciuti in questa fascia di prezzo includono RME, MOTU e Universal Audio. Tutti e tre sono produttori di prestigio che offrono anche interfacce audio di livello professionale a prezzi più elevati. RME e MOTU sono compatibili sia con Mac che con Windows, mentre per le interfacce Universal Audio (UA) è consigliabile verificare la compatibilità caso per caso. Tuttavia, con un budget di circa 500 euro, è possibile ottenere un’interfaccia audio di alta qualità, che rappresenta un grande passo avanti rispetto ai dispositivi per principianti.
La cattiva notizia è che non si potrà più incolpare il proprio hardware per il suono scadente delle proprie registrazioni!
MOTU Ultralite mk5: Tuttofare con un Sacco di I/O
MOTU Ultralite mk5
La MOTU Ultralite mk5 offre un’ampia connettività, preamplificatori potenti e convertitori di alta qualità.
Oltre all’USB, l’Ultralite mk5 mette a disposizione una porta ADAT/TOSLink, in modo da poter aggiungere ulteriori ingressi e uscite in un secondo momento.
La scheda audio utilizza una porta USB-C e amplificatore 15V DC, dispone di numerosi controlli hardware e offre persino una sofisticata console DSP con effetti.
Il concorrente diretto in termini di caratteristiche è la Fireface UCX II di RME, ma questa interfaccia costa quasi il doppio, motivo per cui non l’ho inclusa in questo articolo.
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Universal Audio Apollo Solo with UAD-2
Universal Audio Apollo Solo
L’Universal Audio Apollo Solo è disponibile nelle versioni USB e Thunderbolt 3 (attenzione: la versione USB funziona solo con computer Windows!).
Oltre a essere un’ottima interfaccia di per sé, rappresenta anche un punto di ingresso nell’ecosistema UAD-2 di Universal Audio. Questo ecosistema include una vasta selezione di plugin che possono essere eseguiti sul chip DSP dell’interfaccia, alleviando così il carico sulla CPU del computer. Anche se il singolo DSP dell’Apollo Solo potrebbe non gestire un intero mix, è sicuramente abbastanza potente per utilizzare effetti di alta qualità e simulazioni di amp in fase di registrazione. A proposito di registrazione, l’UA Apollo Solo offre anche una coppia di eccellenti preamplificatori.
Mentre altre interfacce di fascia media offrono un numero maggiore di ingressi e uscite nello stesso range di prezzo, l’Apollo Solo si distingue per l’accesso esclusivo agli effetti proprietari UAD-2, che sono disponibili solo attraverso Universal Audio. La versione Thunderbolt 3 dell’Apollo Solo funziona con alimentazione bus-powered, il che la rende estremamente flessibile, soprattutto quando si viaggia. D’altra parte, la versione USB richiede un alimentatore esterno.
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RME Babyface Pro FS: Stabile e con Ottimi Driver
RME Babyface Pro FS
Abbiamo menzionato RME in precedenza, quindi è logico includere un prodotto di questo marchio nella nostra panoramica. Tuttavia, è importante notare che le interfacce RME tendono ad essere posizionate in una fascia di prezzo superiore: la compatta interfaccia audio Babyface Pro FS con quattro ingressi e uscite analogiche è l’unica che rientra nella fascia di prezzo che abbiamo stabilito per questo articolo.
Le interfacce RME si distinguono per la qualità dei loro convertitori e dei driver e il marchio è noto per offrire supporto a lungo termine per il proprio hardware. Le versioni più recenti delle interfacce Babyface includono connettori integrati per I/O analogici, mentre le porte MIDI richiedono ancora un cavo breakout.
E’ presente una porta ADAT che permette espansioni future. Anche se RME propone altre interfacce audio di fascia media di alta qualità come la Fireface UCX II e la Fireface 802 FS, entrambe superano il limite di prezzo stabilito per questo articolo.
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Focusrite: Tanta Scelta a Prezzi Convenienti
Clarett+ 8Pre
Focusrite mette a disposizione una delle più ampie selezioni di interfacce audio entry e mid-range. Se siete alla ricerca di un’interfaccia audio di fascia media con numerosi I/O, questa potrebbe essere la scelta giusta per voi.
Un’opzione conveniente e molto popolare è la Scarlett 18i20, che offre otto ingressi microfonici con preamplificatori, il tutto a un prezzo inferiore a 500 euro. È importante notare che le versioni più piccole della serie Scarlett sono state recentemente aggiornate, quindi una quarta generazione della Scarlett 18i20 potrebbe essere in arrivo.
Se desiderate qualcosa di più avanzato rispetto alla serie Scarlett, la serie Clarett+ di Focusrite offre opzioni di fascia media. Ad esempio, l’interfaccia audio Clarett+ 8Pre ha otto preamplificatori Clarett basati sul celebre ISA110, il tutto a un prezzo di circa 800 euro.
Entrambe queste serie offrono un buon numero di controlli hardware e sono ideali per band o proprietari di piccoli studi di registrazione.
Se vi servono solo due preamplificatori e cercate un’interfaccia più compatta con un’opzione di espansione ADAT, il Clarett+ 2Pre è una buona scelta per meno di 400 euro.
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SSL 12
SSL 12
Nonostante SSL sia un nome di spicco nell’ambito delle apparecchiature di registrazione analogiche, è relativamente nuovo nel mercato delle interfacce audio USB. Recentemente, SSL ha introdotto l’SSL 12, un’interfaccia audio di fascia media ben fornita con quattro preamplificatori, una sezione di monitoraggio e talkback e un ingresso ADAT per potenziali espansioni future.
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Ulteriori Informazioni:
- Le migliori interfacce audio multicanale per l’home recording
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