L’intelligenza artificiale sta sostituendo i produttori?
Quasi il 75% la pensa così in un recente sondaggio
L’intelligenza artificiale sta sostituendo i produttori? È una domanda che molti si pongono in questi giorni, visto che i plug-in e gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale si stanno insinuando nella produzione musicale.
Un recente sondaggio condotto tra oltre 1.500 lettori del Bedroom Producers Blog dà ora un numero effettivo a questa ansia. Il 73% dei partecipanti prevede che nei prossimi anni l’intelligenza artificiale prenderà il sopravvento, almeno in una certa misura, sulla produzione musicale.
L’IA che sostituisce i produttori: cosa dicono i numeri?
1.533 lettori del Bedroom Producers Blog hanno partecipato a maggio a un sondaggio su tutto ciò che riguarda l’IA e la produzione musicale. La maggior parte dei partecipanti prevede che l’IA svolgerà un ruolo importante nella produzione musicale dei prossimi anni. Circa il 30% prevede anche che i risultati della musica generata dall’IA saranno meno originali.
Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
L’IA sostituisce i produttori: i risultati
L’intelligenza artificiale potrebbe sostituirvi – solo se siete mixing engineer
Circa il 30% ha inoltre dichiarato di avere intenzione di utilizzare strumenti di IA nella produzione musicale in futuro. Sorprendentemente, oltre il 40% dei musicisti partecipanti ha dichiarato di utilizzare già strumenti assistiti dall’intelligenza artificiale nel proprio flusso di lavoro di produzione, soprattutto nel mixaggio e nel mastering. Tra questi, tuttavia, il 16% ha dichiarato di essere deluso dalla qualità degli strumenti di IA attuali.
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Fino a poco tempo fa, l’obiettivo dei plug-in assistiti dall’intelligenza artificiale era il mixaggio e il mastering. Quasi il 26% ritiene che questa sia l’area della produzione musicale in cui l’assistenza dell’intelligenza artificiale sarebbe più utile, mentre “le DAW IA per la registrazione e il mixaggio” sono al secondo posto. Solo il 15% circa ritiene che l’IA sia potenzialmente utile per la creazione di suoni e melodie.
Musica generata al computer e copyright
Il 33,6%, dei rispondenti, dichiara che userebbe questo strumento per creare melodie o progressioni di accordi, ma solo come mezzo di ispirazione. Circa il 9% dei partecipanti al sondaggio ha, invece, dichiarato che userebbe uno strumento di IA per scrivere canzoni complete.
L’IA sostituisce i produttori – quanti usano già l’IA?
Per cosa useresti l’IA?
Questo porta a uno dei dibattiti più caldi del momento su tutto ciò che riguarda l’IA: il copyright. Qui i partecipanti alla BPB non sembrano essere molto d’accordo. Mentre la maggioranza, il 37%, è d’accordo con l’idea che la musica generata dall’IA non debba avere alcun diritto d’autore, quasi il 29%, a stretto giro, è più d’accordo con l’idea che il diritto d’autore debba essere detenuto dall’utente finale (come il produttore o il compositore che utilizza lo strumento dell’IA).
La questione dell’utilizzo di strumenti assistiti dall’intelligenza artificiale nel campo dell’arte e del diritto d’autore è stata un tema caldo negli ultimi 18 mesi. Mentre molti tribunali concordano sul fatto che se uno strumento di IA crea esclusivamente un brano musicale senza alcun input umano, il risultato non può detenere alcun diritto d’autore. La situazione, però, si fa confusa con un maggiore coinvolgimento umano. Cosa succede se un produttore scrive una melodia e fa generare a un’IA delle variazioni della stessa? Se finisce per utilizzare la variazione in una canzone in cui è stata utilizzata anche una voce generata dal computer, la questione potrebbe non essere più così chiara.
Una cosa è comunque certa: la tecnologia IA entrerà sempre più a far parte della nostra vita, dagli strumenti di produzione all’aumento della tecnologia IA nei sintetizzatori, per esempio.
Qual è la sua opinione su tutto questo? Dove vedete l’IA e la produzione musicale? Fatecelo sapere nei commenti!
Per saperne di più su “L’IA sostituisce i produttori”:
- Altro sull’IA
- Sondaggio dal blog Bedroom Producers
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