a cura di Edoardo Morena | Tempo di lettura approssimativo: 6 minuti
Il Delia Derbyshire Day: Dr. Who e il Radiophonic Workshop

Il Delia Derbyshire Day: Dr. Who e il Radiophonic Workshop

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Ogni anno il 23 novembre si celebra il Delia Derbyshire Day, una giornata in onore della donna che fu una pioniera della musica elettronica. Come membro chiave del Radiophonic Workshop della BBC, ha composto opere all’avanguardia, una tra tante: la sigla di Dr. Who. Intervistando il suo collega Dick Mills, membro del Radiophonic Workshop, abbiamo analizzato insieme ciò che ci ha lasciato in eredità Delia.

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Il Delia Derbyshire Day

Indubbiamente, la BBC e il suo programma sci-fi di punta, Dr. Who, hanno avuto un ruolo fondamentale nell’infanzia di molti dei bambini cresciuti negli anni ‘60, soprattutto in Inghilterra. Quell’eterea sigla dal sound ultraterreno è stata per molti la prima esposizione alla musica elettronica e sperimentale. Dietro a quel tema, agli effetti sonori e alle sigle di molte produzioni della BBC, c’era il Radiophonic Workshop.

Ogni anno il 23 novembre si celebra il Delia Derbyshire Day, una giornata dedicata a una delle figure più iconiche del Radiophonic Workshop. Lavorando a fianco di altri luminari del Workshop come Brian Hodgson e Dick Mills, Delia è stata responsabile di alcune opere di musica elettronica davvero pionieristiche. Non è azzardato considerarla una controparte britannica di artisti del calibro di Karlheinz Stockhausen, per dirne uno.

Il 2023 segna anche il 60° anniversario del Dr. Who, uno show indelebilmente legato al Radiophonic Workshop e alla sua sigla composta da Ron Grainer e “realizzata” da Delia Derbyshire. Sembra quindi un momento perfetto per esaminare l’impatto di Delia Derbyshire e del Radiophonic Workshop.

Delia e il Radiophonic Workshop

In quei giorni avanguardistici della musica elettronica, le composizioni di Delia venivano create in gran parte attraverso l’editing di nastri e il riutilizzo di apparecchiature elettroniche di test. Tecniche che, ancora una volta, stanno vivendo una sorta di rinascita grazie ad artisti sperimentali come Hainbach. Il Radiophonic Workshop ha continuato a evolversi e ad abbracciare le nuove tecnologie emergenti fino a quando, nel 1998, ha chiuso i battenti.

Negli ultimi anni, tuttavia, i membri originali del Radiophonic Workshop, tra cui Paddy Kingsland, Roger Limb e Peter Howell, si sono riuniti, guidati dall’archivista e membro originale Mark Ayres. La Radiophonic Band esegue arrangiamenti dal vivo dei temi più iconici che il Workshop compose al tempo, oltre a scrivere e registrare nuove composizioni.

In onore del Delia Derbyshire Day di quest’anno, abbiamo contattato uno dei colleghi originali di Delia, Dick Mills, con cui abbiamo discusso dell’impatto e dell’eredità di Delia, nonché dei suoi ricordi personali e dei suoi pensieri su Delia come persona.

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Lavorare con Delia Derbyshire

Passione Strumenti: Ciao Dick! Benvenuto su Passione Strumenti! Puoi spiegarci come è nato il Radiophonic Workshop?

Dick Mills: Fino agli anni Cinquanta, sebbene la composizione di “musica concreta” fosse abbastanza ben compresa dal pubblico, non era ancora entrata a far parte del formato standard di broadcasting. Per dirla in termini semplici, gli studi di radiodramma erano spesso lontani da qualsiasi mezzo di registrazione più avanzato, di conseguenza il montaggio e la riproduzione (la trasmissione vera e propria) avvenivano in aree sempre diverse.

La svolta avvenne con l’introduzione dei registratori a nastro portatili, utilizzati negli studi di teatro principalmente per le prove. L’uso creativo di questi registratori comprendeva il missaggio di sequenze di effetti sonori o lo sperimentare con il “feedback accidentale” delle voci.

Questo portò gli autori dei drammi a diventare più avventurosi, immaginando voci o pensieri nella mente dei personaggi, scenari più audaci e così via, incoraggiando una maggiore creatività da parte del personale dello studio di recitazione, che, prendendoci la mano, probabilmente prese in prestito altri registratori da altri studi!

Alla fine, si ritenne necessario fornire uno spazio separato per queste strutture sperimentali: sembra assurdo che una forma d’arte sconosciuta sia nata il 1° aprile in uno studio chiamato Room 13!

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Dick Mills e il Radiophonic Workshop

PS: Qual era il suo ruolo all’interno del Radiophonic Workshop della BBC?

DM: Lo studio radiofonico dipende tanto dal supporto ingegneristico quanto dalla creatività. Sono entrato alla BBC come ingegnere di registrazione dopo essere stato un meccanico wireless durante il mio periodo di servizio nazionale alla Royal Air Force.

Il mio compito al Radiophonic Workshop era quello di fornire supporto ingegneristico ai più creativi Studio Manager, assicurandomi che tutte le attrezzature fossero pronte e in grado di soddisfare le loro richieste.

Inizialmente, tutte le commissioni erano gestite da un team di due persone composto da uno Studio Manager e da un ingegnere. In seguito, le collaborazioni furono separate: gli “Assistenti Radiofonici” e i “Compositori” presero a lavorare da soli nei loro studi dedicati.

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Lavorare con Delia Derbyshire

PS: Quali sono i suoi ricordi di Delia e del lavoro con lei al Radiophonic Workshop?

DM: Delia era una persona creativamente molto dotata, capace di abbracciare diversi gusti musicali. Era molto abile nell’individuare i ritmi nel parlato, ma riusciva anche a immaginare l’esistenza di oscure fonti sonore in oggetti improbabili, come i paralumi smaltati! Per questi motivi, utilizzando un linguaggio odierno, sarebbe stata considerata una trendsetter o addirittura un’influencer.

Chi ha lavorato con lei si è accorto del suo quasi totale disinteresse per il prodotto finito. Era come se dedicasse tutte le sue energie all’attesa, allo sforzo fisico e all’effettiva costruzione (mentale e sonora) della sua creazione. Non ha mai avuto bisogno di una analisi del risultato finale per confermare la sua fiducia nelle sue composizioni.

L’eredità di Delia

PS: Pensa che sia stato difficile essere una donna in quello che all’epoca era prevalentemente un “mondo di uomini”?

DM: È un dato di fatto che Delia, laureata in matematica, una volta fece domanda di assunzione alla Decca (una casa discografica), solo per sentirsi dire che le donne non venivano mai prese in considerazione per quel settore.

PS: Perché, secondo lei, Delia ha abbandonato la musica?

DM: Come molte persone affermate, felici del loro attuale livello nel campo in cui operano, Delia (insieme ad altri del Workshop) trovò difficile la transizione dalla “vecchia tecnologia analogica” alla “nuova digitale”, nonostante fosse stata piuttosto coinvolta nell’introduzione dei sintetizzatori tra le attrezzature del Workshop.

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L’eredità del Radiophonic Workshop

PS: Secondo lei, qual è la ragione per cui l’RWS esercita un fascino così duraturo a distanza di decenni? Riesce a vedere il Radiophonic Workshop continuare la sua esistenza all’infinito?

DM: La nostalgia gioca un ruolo importante nel continuo apprezzamento della forma d’arte radiofonica, incoraggiata in particolare dalle popolari serie televisive/radiofoniche a cui le famiglie sono state esposte.  Questo è probabilmente il motivo del successo della Radiophonic Band (formata da ex membri del personale), con un genere difficile da etichettare, grazie anche alla grande varietà di brani presenti nel suo repertorio, che si rivolge a tutte le età…

Il vero merito del Workshop e della sua produzione è che ha introdotto una nuova forma d’arte nel mondo dell’ascolto. A coloro che sostengono che Music Concrete sia arrivato per primo, va fatto notare che non aveva le stesse scadenze a cui noi dovevamo conformarci!

Per saperne di più:

Se desiderate approfondire la storia di Delia Derbyshire e del Radiophonic Workshop, ci sono alcune risorse eccellenti. Se visitate il sito web Delia Derbyshire Day, troverete molte informazioni e molti link utili su Delia e la sua vita.

Allo stesso modo, consigliamo di andare su Facebook e seguire la pagina del Radiophonic Workshop per avere notizie sulle uscite discografiche e sui prossimi spettacoli.

Nel 2009 è stato pubblicato un fantastico documentario intitolato “The Delian Mode” su Delia e la sua vita. L’ho linkato in fondo a questo articolo; vale la pena di vederlo.

Tuttavia, il modo migliore per apprezzare il lavoro di Delia Derbyshire e del Radiophonic Workshop è guardare e godersi le classiche serie televisive della BBC. L’intero catalogo di Dr Who è ora disponibile sul loro Player!

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