GForce Software Minimonsta 2: Aggiornato il sintetizzatore ispirato al Minimoog – Recensione
GForce Software continua ad aggiornare i suoi classici, questa volta rivolgendo la sua attenzione al venerabile Minimonsta con Minimonsta 2.
A volte è facile dimenticare da quanto tempo GForce Software è parte integrante della scena dei sintetizzatori software. È anche difficile credere da quanto tempo Minimonsta esiste! Sono passati quasi 20 anni da quando GForce ha collaborato con Ohm Force per rendere omaggio al classico Minimoog. Invece di fare una ricreazione 1:1, la loro visione audace ha portato quel sacro classico in nuove direzioni. E ora, abbiamo finalmente Minimonsta 2.
GForce Software Minimonsta 2 – Caratteristiche Principali
- Sintetizzatore software ispirato a Minimoog
- GUI migliorata e aggiornata
- Macro di morphing definibili dall’utente
- Polifonia fino a 16 note
- Ampia libreria di patch preimpostate
A prima vista
Minimonsta 2 è ora uno strumento GForce a tutti gli effetti. In quanto tale, beneficia immediatamente dei miglioramenti apportati alle dimensioni dell’interfaccia utente e del nuovo straordinario browser delle patch. Se mai ho avuto una critica all’originale, soprattutto negli anni successivi, è stata la piccola interfaccia utente. Sul mio iMac da 27 pollici era l’epitome di “mini”. Nessun problema di questo tipo con Minimonsta 2. La sua interfaccia completamente ridisegnata è grande, audace e immediatamente familiare.
Naturalmente, molto di ciò dipende dal design originale del Minimoog. Il layout del pannello semplice, funzionale e spesso imitato è tanto chiaro quanto invitante. Detto questo, gli utenti originali di Minimonsta si sentiranno subito a casa. Le nuove funzionalità dell’interfaccia utente includono il ridimensionamento continuo del pannello frontale e la possibilità di espandere o ritrarre la parte superiore del pannello. Puoi anche cambiare il colore del legno dal nero al marrone chiaro al marrone scuro.
Un occhio per l’interfaccia utente
Minimonsta è sempre stato, spudoratamente, un’emulazione di Minimoog. Ma l’indizio di ciò che fa di diverso è nel nome. Monsta. Tutta la finezza, la semplicità e la funzionalità di un Minimoog ma con una serie di miglioramenti per farlo davvero brillare. Come tutte le emulazioni di GForce, Minimonsta 2 è realizzato con totale rispetto per il materiale originale. E sembra che GForce sia in missione per ripulire la propria eredità e offrire qualcosa di più completo e accessibile; questo inizia con l’interfaccia utente.
Minimonsta 2 ora ottiene la riprogettazione visiva completa che abbiamo visto in Oddity 3. Bellissimo design scheumorfico che rende omaggio all’ispirazione dell’hardware. Il ridimensionamento delle dimensioni viene ora eseguito semplicemente trascinando l’angolo dell’interfaccia utente. Le sezioni XLFO, XADSR e FX possono essere nascoste e rivelate rapidamente e facilmente con un clic di un pulsante.
Hai del legno?
Il Minimonsta originale aveva il classico “case” in legno Minimoog e mentre Minimonsta 2 può visualizzare sia sfumature di legno chiare che scure, per impostazione predefinita c’è un nero piuttosto carino.
Morphing in macro
Altri miglioramenti includono la sostituzione della funzione di morphing dell’originale con macro molto più flessibili e controllabili. Queste macro consentono all’utente di raggruppare una raccolta di parametri correlati che possono essere controllati da un’unica manopola sopra la tastiera. Sono disponibili quattro di queste macro per patch. Ora c’è anche la possibilità di avere un inviluppo a quattro stadi, che preserva i bassi, così come l’originale a tre stadi.
Gli X-Files
Rimangono le funzionalità XLFO e XADSR, che offrono all’utente un controllo maggiore e migliorato sulla modulazione e sui parametri di inviluppo. GForce afferma che questi offrono vantaggi simili a quelli modulari senza cavi patch. È difficile discuterne! La sezione degli effetti, come Oddity 3, è semplice, discreta ma incredibilmente efficace e perfetta per questo synth.
Costruito per le performance
C’è anche una serie di performance e funzionalità globali per personalizzare ulteriormente il tuo suono. Questi includono una manopola vintage per darti prestazioni più radom e dal suono analogico associate ai Minimoog rotti che necessitano di assistenza. Ci sono anche controlli per pan e diffusione del pan, detuning globale e impostazioni assegnabili di velocità e aftertouch. Scegli tra una serie di destinazioni diverse per ciascuna per ottenere un’espressione davvero profonda.
Naturalmente, il Minimoog era un sintetizzatore mono a tre oscillatori. Minimonsta 2, come il suo predecessore, può contenere fino a 16 note polifoniche. Inoltre, troverai una modalità legato e unisono per completare bene il tutto in quel reparto.
Le cose noiose ma importanti
Infine, ci sono due miglioramenti piuttosto banali ma importanti apportati a Minimonsta 2 rispetto alla sua precedente incarnazione. Queste sono rispettivamente la finestra Opzioni e il Browser delle patch. Il Minimonsta originale era gravemente carente in questo aspetto e, insieme alla piccola interfaccia utente, ne rendeva l’utilizzo piuttosto scomodo, soprattutto nel reparto oculare.
Queste due funzionalità sono ora notevolmente migliorate, sfruttando le risoluzioni dello schermo migliorate di oggi. Come visto in Oddity 3, la finestra Opzioni è ora chiara, ben definita e consente alcune utili modifiche globali oltre alle normali impostazioni audio.
Ma è nel Patch Browser che si possono trovare i maggiori miglioramenti. Progettato dal mago della codifica GForce, Remi Engelen, il browser delle patch è ora una gioia da vedere e da usare. Le patch (ce ne sono oltre 800!) sono filtrate per nome della raccolta, categoria, tipo e/o timbro. Puoi aggiungere una patch ai preferiti facendo clic sul pulsante a forma di cuore accanto ad essa.
Puoi anche esplorare le centinaia di preimpostazioni fornite utilizzando il pulsante Casuale. Una caratteristica davvero interessante è l’inclusione dei controlli Macro nel browser che rendono ancora più semplice l’ascolto delle voci oltre le impostazioni di base.
Tutte le patch possono essere etichettate e presentare note utili relative alla loro natura o origine sonora.
In conclusione
Non siamo a corto di emulazioni Minimoog; Minimonsta è stato uno dei primi e non ha esitato ad espandere la visione iniziale del dottor Bob. Nel 2005, è stata una mossa coraggiosa ma che ha dato i suoi frutti. Nei successivi 18 anni, molti hanno provato a reinventare il classico synth. Molti sono riusciti a offrire un’esperienza Minimoog piuttosto convincente, non ultimi gli stessi Moog Music.
Ma ciò che distingue Minimonsta 2 è il modo in cui prende l’eredità di questo strumento così venerato e gli dà una svolta. Ed è uno scatto che, se fosse stato in giro e avesse avuto voce in capitolo, potresti credere che Bob avrebbe potuto realizzarlo da solo.
Minimonsta sembra enorme. Sembra un Minimoog tanto quanto non lo è, se ha senso. Ha la forza e la leggerezza del tocco che rendono l’hardware così meraviglioso. Minimonsta 2 può spaccare e prendere numeri, ma può anche accarezzarti e sedurti con toni caldi e lussureggianti. È un sintetizzatore classico e sono felice che sia tornato per un sequel.
Ulteriori Informazioni:
GForce Minimonsta 2 è ora disponibile a 129,99 €. I possessori di Minimonsta originale possono eseguire l’aggiornamento direttamente tramite GForce Software per soli 25€ circa!
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