a cura di Gianluca Mannini | Tempo di lettura approssimativo: 5 minuti
M-Tron Pro IV

M-Tron Pro IV  ·  Fonte: GForce Software

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GForce Software torna alle sue radici e trascina M-Tron Pro nel 21° secolo, aggiungendo nuove funzionalità come il Wow e il Flutter.

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Devo ammettere che quando M-Tron Pro è uscito per la prima volta, ero un po’ deluso dalle prospettive. Perché mai qualcuno avrebbe dovuto ricreare una macchina così scomoda da indurre Wakeman a darle fuoco? Esiste veramente un pubblico che ama i sample basati su nastro?  Non ci siamo lasciati tutto alle spalle negli anni ’70?

In effetti io e la mia arroganza ci sbagliavamo. Eccoci nel 2023 e M-Tron Pro è tornato più grande e migliore che mai.

Il Mellotron e l’M-Tron Pro: una storia in pillole 

Per chi non lo sapesse, il Mellotron, su cui si basa M-Tron Pro, era uno strumento elettronico molto particolare. A differenza dei sintetizzatori, utilizzava strisce di nastro come sorgente sonora. Su ogni nastro era registrata una nota che corrispondeva alla chiave cromatica ad esso collegata. Sui nastri potevano essere registrati anche altri suoni. I Mellotron sono stati spesso utilizzati nei film, in TV e in radio per effetti sonori. Alcuni ‘Tron’ avevano una tastiera divisa, con gli accompagnamenti sul lato sinistro e un singolo strumento sul lato destro.

In sostanza, il Mellotron era un riproduttore di nastri a più testine che ha preceduto il campionamento moderno di ben 20 anni. Alcuni, in modo incorretto, lo chiamano “il primo campionatore”. Non lo era. Gli utenti non potevano campionare i propri suoni. Solo le persone benestanti potevano richiedere rack di nastri da registrare appositamente per loro. Tutto questo era meccanico e, quindi, venivano commessi facilmente errori. Le macchine erano grandi, pesanti e inaffidabili. Bisognava avere il coraggio di Wakeman o Banks per poter pensare di andare in tour con una di esse.

Risollevare il Mellotron dalle ceneri

In quanto poco portabili e versatili, i Mellotron passarono presto di moda, soppiantati da sintetizzatori sempre più potenti e, infine, da campionatori digitali. Ma per alcuni hanno mantenuto un certo misticismo. Dave Spiers e Chris Macleod erano due di questi. La loro prima incursione nel mondo della sintesi software fu la ricreazione di un Mellotron.

Partito come un esperimento, con i primi clienti che erano solo amici intimi, M-Tron divenne presto un plug-in interessante per molti. Pertanto GForce ha deciso di trasformarlo in un prodotto commerciale. A ogni iterazione, le funzionalità sono state perfezionate o aggiunte. E ora, nel 2023, abbiamo M-Tron Pro IV. Diamo un’occhiata a come sono cambiate le cose.

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M-Tron Pro IV – Una prima occhiata

L’interfaccia utente di M-Tron, a mio modesto parere, non è mai stata allettante. 20 anni fa poteva anche esserlo. Ma non per gli standard dell’ultimo decennio. Infatti, la prima cosa che si nota di M-Tron Pro IV è la nuova GUI, che risulta notevolmente migliorata. GForce ha applicato il suo stile basandosi sull’interfaccia utente della prima versione. Non solo l’interfaccia grafica è strutturata in modo chiaro, ma è completamente scalabile. I pulsanti sono grandi, la nomenclatura è chiara e tutto è disposto in modo logico. A proposito, date un’occhiata al riflesso del pulsante di accensione sul lato sinistro del case. Un tocco di classe!

Nella parte superiore del plug-in è presente il browser principale per selezionare preset e patch. Anche qui, il design di GForce è chiaro, efficiente e semplice. Nella parte superiore si trovano anche il pulsante CC Assign, le opzioni globali del synth e il BPM impostato sul plug-in. Al di sotto di questa sezione si trovano le finestre “LAYER A” e “LAYER B” per personalizzare il suono. Come al solito, è possibile sovrapporre i due layer oppure dividerli sulla tastiera. Un pratico pulsante “LINK” consente di modificare i parametri di entrambi i layer contemporaneamente.

M-Tron Pro IV

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Wow & Flutter

L’area principale dell’interfaccia utente è quella che è stata maggiormente riprogettata. La prima differenza è la sezione TAPE. M-Tron Pro IV consente ora di regolare il Wow e il Flutter, nonché l’accordatura, i livelli, l’attack ed il panning.

Adesso risulta davvero semplice far oscillare e barcollare il suono del vostro Mellotron. L’LFO ha ora diverse forme e destinazioni, con un maggiore controllo sulle modalità di applicazione di esso. Anche il filtro è stato rinnovato. E’ infatti possibile scegliere tra due tipi di filtro, tra cui uno nuovo a variabili di stato, con tanto di tracking. La velocity può ora essere applicata sia all’amplificatore EG che al filtro. Allo stesso modo, l’aftertouch può essere indirizzato al tape brake o al filtro.

Gli effetti

In aggiunta, anche la sezione FX è stata ampliata. Oltre al delay, c’è ora una sezione “AMP” che permette di aggiungere calore, noise e saturazione. L’ensemble è ora di due tipi diversi e GForce ha aggiunto la sezione “REVERB”, presente in tutti i suoi plugin a partire dall’OB-E. La sezione FX è semplice ed estremamente pratica. Nessuna funzionalità inutile messa lì solo per riempire. Ci sono anche alcune utili scorciatoie di editing incorporate nell’interfaccia, con comode funzioni di undo/redo e di copia e incolla.

Una piacevole aggiunta è il supporto ad aftertouch polifonico. Il software è inoltre dotato di oltre 3,5 GB di campioni di fabbrica con più di 800 preset, di cui oltre 100 nuovi creati appositamente per l’ M-Tron Pro IV.

M-Tron Pro IV

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Pensa in grande

Oltre a tutto questo, M-Tron Pro IV è disponibile in due diverse versioni,  una “base” ed una “completa” contenente tutti i banchi di campioni aggiuntivi attualmente offerti da GForce. M-Tron Pro IV può utilizzare tutti i banchi precedenti e può essere installato insieme alle versioni precedenti, se necessario.

Conclusioni

L’M-Tron Pro IV rappresenta un enorme salto di qualità in termini di aspetto, sensazione e usabilità. Prende uno strumento già di successo e lo migliora sotto quasi tutti gli aspetti. Il browser, come per gli altri recenti aggiornamenti GForce, è un enorme miglioramento. Gli effetti extra funzionano davvero bene. I controlli del tape, i filtri e gli LFO aggiunti consentono di portare i suoni basati su nastro ben oltre le possibilità precedenti. Non c’è nulla che non mi piaccia in questo eccellente aggiornamento di uno dei più vecchi e migliori plugin oggi disponibili. Gli utenti che già possiedono la versione precedente possono effettuare l’aggiornamento con uno sconto sostanziale (circa 30 euro) e per i nuovi utenti c’è un’offerta introduttiva con uno sconto del 50%. Il pacchetto completo viene venduto a soli 279 euro su Thomann*. 

M-Tron Pro IV è disponibile nei seguenti formati:

Mac: Applicazione standalone, AudioUnit, AAX, VST e VST3.

PC: Applicazione standalone, AAX, VST e VST3.

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