Drum Programming 101 – Come creare beats nella tua DAW
Il Drum Programming è una parte essenziale della produzione di musica elettronica. Elaborare note MIDI e creare groove è uno degli aspetti più importanti della musica elettronica. Non sapete da dove cominciare? Siete nel posto giusto!
Programmare o Suonare
Il Drum Programming (o Drum sequencing), in contrapposizione al suonare direttamente un drum beat usando un controller MIDI, è spesso un modo molto più intelligente di creare un beat. Si fa design di ogni singola nota in un clip MIDI nella DAW. In questo modo si riesce a vedere il beat con tutti i suoi elementi ben in vista.
Da un lato, è un po’ più tedioso e complesso rispetto a suonare direttamente il beat. D’altra parte, vi dà il massimo controllo su ogni singola nota. Quindi, iniziamo!
Drum Programming: Suoni dei Drum Kit e Tempo
La prima cosa da decidere per la programmazione della vostra batteria, è il tempo del beat. Per lo più viene espresso in battiti al minuto (BPM). Se volete scoprire il tempo di una canzone, ascoltatela e continuate a contare 1,2,3,4.
Vi accorgerete all’improvviso di essere arrivati a un certo tempo in cui battete le mani insieme alla musica. Per la maggior parte delle canzoni, questo è il tempo giusto.
Ogni genere ha una certa area di tempo, in cui risiede la maggior parte dei suoi brani: la techno si colloca tra i 125 e i 140 BPM, l’hip hop funziona al meglio tra i 90 e i 95, mentre i ritmi trap o drill si sviluppano al massimo tra i 140 e i 150.
Poi dovrete scegliere un drum kit. La maggior parte dei drum beat ruota intorno a tre suoni: kick, snare e Hihat. Il kick è il battito del cuore, lo snare è il battito delle mani e l’Hihat aggiunge il suono frizzante dei piatti.
Come il tempo, anche i suoni della batteria sono spesso molto simili tra i brani dello stesso genere: batteria 808 per l’Hip Hop, batteria 909 per la Techno classica, batteria acustica soft per il pop e batteria acustica “rough” per il Rock e il Metal. Prendetevi tutto il tempo necessario per scegliere un drum kit, perché lo dovrete usare per un bel po’ di tempo!
Crea il tuo primo beat
Una volta scelto il kit di batteria e caricato in una traccia MIDI della DAW, è il momento di creare una traccia MIDI (per Drum Programming) vuota.
Una volta aperta, molto probabilmente vi verrà presentata questa finestra: sul lato sinistro c’è un pianoforte che scorre in verticale e accanto al piano c’è una griglia. In cima alla griglia, di solito ci sono dei numeri, che indicano le battute.
Per iniziare il vostro drum programming, impostate il Tempo a 130, scegliete un drum kit presente nella vostra DAW e scrivete le vostre prime note MIDI! In alcune DAW, come Ableton Live, è sufficiente un doppio clic. Altre, come Logic Pro, hanno uno strumento di scrittura dedicato, da attivare.
Scoprirete molto presto che il beat cambia molto a seconda di dove posizionerete le note sulla griglia, sia in orizzontale che in verticale. La posizione verticale determina quali suoni vengono effettivamente riprodotti.
Ad esempio, un E2 attiva un suono diverso da un D3. Cominciamo con la cassa (il kick). La maggior parte dei drum kits ha il kick a C1 (NON C-1!). Inserite quattro colpi di cassa, come mostrato nell’immagine. E poi due colpi di rullante, sul 2 e sul 4. Techno, stiamo arrivando!
Drum Programming – Il groove
La parte più importante di un groove, a mio parere, è l’Hihat. Il ritmo dell’Hihat può alterare drasticamente il feeling di un groove, anche con lo stesso pattern di kick e snare! Inseriamo un paio di note di Hihat (vedi immagine) in F#1.
Per capire la differenza che può fare l’Hihat, provate a raddoppiare le note dell’Hihat o a spostarle nella griglia. Il ritmo sarà molto diverso, a seconda della vostra versione!
Gli hihats sono un buon punto di partenza per iniziare a variare la velocity. Questo parametro altera il volume del suono, proprio come farebbe naturalmente un batterista che suona alcune note più piano e altre più forte.
Nella maggior parte dei generi di musica elettronica per i rullanti, e ancor di più per i kick, raramente si modifica la velocity, in quanto snare e kick rappresentano la base ritmica, che si desidera mantenere costante! Ma creare anche lievi variazioni di velocity sulle note dell’hi-hat può portare un groove da buono a fantastico.
Battute, lunghezza delle note e time signature
A questo punto vi starete chiedendo cosa significano tutti questi numeri e linee nel vostro MIDI clip. I numeri in alto rappresentano le battute. Ricordate quando prima abbiamo contato fino a quattro per trovare il tempo di una canzone?
Quell’unità, che conta da uno a quattro e poi si ripete, si chiama battuta. E questi numeri da uno a quattro sono chiamati movimenti.
La presenza di quattro movimenti all’interno di una battuta è chiamata “time signature”, in questo caso è 4/4 (Quattro-Quarti). È di gran lunga il tempo più comune nella musica occidentale. Ma se state contando una canzone e quattro movimenti uguali non sembrano funzionare, provate a contare con 3, 5 o 7 movimenti!
Nel caso in cui ci fossero tre movimenti in una battuta, il tempo sarebbe di 3/4, il che darebbe al groove una sensazione di valzer.
Se abbiamo una battuta con quattro movimenti equidistanti, possiamo concludere che ogni movimento rappresenta un quarto di battuta. Questo è il nome della lunghezza delle note dei quattro movimenti, sono lunghi un quarto. Ricordate quando abbiamo inserito sul beat le note dell’Hihat tra i kicks?
Raddoppiamo le note da quattro a otto, mantenendole sempre equidistanti tra loro. Adesso abbiamo ottenuto degli Ottavi! Contando “1 and 2 and 3 and 4 and”, ogni “and” rappresenta una nota lunga un ottavo.
È qui che inseriamo le note dell’Hihat. Potreste raddoppiare la quantità di note ancora una volta e vi ritroverete con note lunghe un sedicesimo! Che molto probabilmente è l’impostazione della griglia della vostra DAW.
Per aggiungere un po’ di ritmo, potete aggiungere altre note Hihat sulla griglia su diversi sedicesimi.
Conclusioni
Il Drum Programming è alla base della maggior parte dei generi di musica elettronica. Anche se all’inizio può sembrare complessa e meccanica, col tempo scoprirete che piccoli accorgimenti come la variazione della velocity, piccole quantità di Swing, piccoli drum fills e pause possono fare la differenza.
Buon divertimento!
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Ulteriori informazioni:
- Scopri di più su Ableton
- “Beat Dissected” presso Attack Magazine
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