a cura di Francesco Di Mauro | Tempo di lettura approssimativo: 3 minuti
Deadmau5: Quando è troppo è troppo - gli artisti devono combattere Spotify!

Deadmau5: Quando è troppo è troppo - gli artisti devono combattere Spotify!  ·  Fonte: Unsplash / Josh Olalde

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Pochi giorni fa, il musicista e DJ Deadmau5 è intervenuto sui social e ha pronunciato alcune parole forti dopo aver sentito il CEO Daniel Ek affermare che la creazione di contenuti non costa quasi nulla al giorno d’oggi (ne abbiamo parlato qui). Inoltre, il famoso artista ha dichiarato sul suo account Instagram: “Ritiro il mio catalogo da quei maledetti avvoltoi!”. Questo potrebbe essere solo l’inizio di uno “sciopero dei musicisti” che metterà sotto pressione Spotify (e altri).

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Deadmau5 su Spotify: “Quei maledetti avvoltoi”

Deadmau5, il noto DJ e produttore EDM, ha espresso chiaramente il suo disappunto nei confronti del gigante dello streaming Spotify, e non è l’unico. L’amministratore delegato di Spotify Daniel Ek ha scatenato un putiferio mondiale tra gli artisti con un tweet su X a maggio. Ha scritto: “Oggi, con il costo della creazione di contenuti vicino allo zero, le persone possono condividere una quantità incredibile di contenuti. Questo ha scatenato la mia curiosità sul concetto di lunga durata rispetto a quello di breve durata. Mentre molto di ciò che vediamo e sentiamo diventa rapidamente obsoleto, ci sono idee senza tempo o persino brani musicali che possono rimanere rilevanti per decenni o addirittura secoli”. (Maggiori informazioni qui).

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Ci sono voluti circa due mesi perché la notizia arrivasse all’artista EDM Deadmau5 (noto per indossare una testa di topo illuminata quando si esibisce dal vivo), e lui non ne è stato felice. In un post ampiamente condiviso su Instagram, Joel Zimmermann ha dichiarato di aver impiegato oltre 25 anni per costruire la sua carriera. Si tratta di molto tempo, di molti sforzi e di molto denaro speso! Ha anche detto che gran parte dei suoi guadagni vengono destinati direttamente a Spotify.

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Rivolta degli artisti: Deadmau5 guida la resistenza contro Spotify

Ma Deadmau5 non si è fermato qui. Quando un fan ha commentato su Instagram che anche lui odia Spotify, ha risposto bruscamente: ” Lo penso anch’io, sto per ritirare il mio catalogo da questi maledetti avvoltoi, quando è troppo è troppo“. E non è il solo. Gli artisti di tutto il mondo hanno reagito a voce a Spotify dopo i commenti di Ek. Sembra che la piattaforma di streaming debba limitare i danni per rendere felici i propri artisti. Sembra che abbiano già iniziato a farlo con ulteriori messaggi di chiarimento negli ultimi giorni.

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Una sorta di sciopero da parte di musicisti e autori potrebbe essere il modo giusto per fare una dichiarazione e attirare l’attenzione della gente. Potrebbe anche portare a qualche cambiamento. Ma resta da chiedersi se questo porterà a un effettivo miglioramento per gli artisti. Cosa pensate che ci vorrebbe per cambiare in meglio la situazione per gli artisti?

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