Che cos’è il de-esser: come ridurre le sibilanti nelle registrazioni vocali
Avete bisogno di dare un tocco più professionale alle vostre voci? Scopriamo cos’è il de-esser e come utilizzarlo nella vostra DAW.
Che cos’è il de-esser?
In breve, il de-esser è un compressore che, tramite un ingresso in sidechain, reagisce alle risonanze della voce più stridenti e le sopprime. Utilizzando un filtro passa-banda o applicando un boost sulla gamma di frequenze problematiche con un equalizzatore, è possibile far agire il compressore solo quando sono presenti frequenze indesiderate.
I de-esser sono stati implementati per la prima volta nell’industria cinematografica negli anni Trenta. Il progetto pionieristico di Douglas Graham Shearer utilizzava un compressore in sidechain per sopprimere le sibilanti fastidiose all’interno dei dialoghi cinematografici.
Da allora, il de-esser viene utilizzato giornalmente negli studi. Nell’era dei contenuti video, questo aspetto è più che mai rilevante, quindi vediamo qualche soluzione per ridurre il livello delle sibilanti nelle registrazioni vocali.
Cos’è il de-esser? Costruire la propria chain di de-esser
Con un compressore per ridurre le sibilanti e un EQ per attivare il compressore in modo più efficace, possiamo costruire la nostra chain di de-esser in qualsiasi DAW. Iniziate duplicando la traccia vocale su cui state lavorando o creando una mandata pre-fader a un canale ausiliario vuoto.
Quindi, aprite un plug-in di equalizzazione parametrica sulla copia e applicate un boost di 6 dB tra i 5 e i 6 kHz. Con la traccia in loop, cercate di trovare le frequenze in cui le sibilanti sono più stridenti. A tal fine, aumentate il Q-factor per una maggiore precisione.
Ora che abbiamo individuato le frequenze incriminate, possiamo usare i filtri passa-alto e passa-basso per rimuovere le frequenze intorno al boost che abbiamo creato. Possiamo quindi staccare il canale dall’output e tornare al nostro canale vocale originale.
A questo punto, dobbiamo aprire un compressore e assegnare il nostro duplicato equalizzato al suo ingresso sidechain. Si dovrebbe notare un leggero effetto “ducking” ogni volta che la frequenza sibilante è presente nella registrazione vocale.
Inoltre, è possibile utilizzare i controlli di attack e release del compressore per regolare l’effetto in base allo stile e al tempo della canzone.
Che cos’è il de-esser? De-essing a banda larga, split-band e spettrale
Il de-essing di base che si trova nella maggior parte dei plug-in è noto come de-essing a banda larga. Ciò significa che l’intero segnale di ingresso viene analizzato e che è possibile impostare la gamma di frequenze in cui si desidera che avvenga la riduzione.
Molti plug-in de-esser implementano un filtro passa-alto variabile per reagire più accuratamente ai segnali in ingresso, ciò è noto come de-essing split-band. Proprio come il filtro passa-alto dell’ingresso sidechain di un compressore, il de-esser split-band ignora le frequenze al di sotto della frequenza di taglio e reagisce solo al range superiore.
Il de-esser spettrale presenta un’altra forma di processing dinamico in frequenza, che attenua intuitivamente le risonanze più stridule senza interferire con le frequenze vicine. Questo offre dei vantaggi, come la possibilità di regolare la sensibilità e l’ampiezza di banda per attuare il de-essing in modo preciso.
I plug-in di de-esser professionali come FabFilter Pro DS offrono opzioni di processing a banda larga e split-band, nonché il processing in mid-side e modalità per singoli canali vocali e gruppi.
A meno che non si tratti di mixaggio di voci o di editing di dialoghi a livello professionale, si dovrebbe essere in grado di cavarsela con i plug-in stock della DAW. Ricordate quindi di padroneggiare le tecniche prima di acquistare plug-in specializzati.
Cos’è il de-esser? – De-esser manuale
Quando il processing non funziona, è necessario un approccio più diretto. Immergendosi nella finestra di arrangiamento della DAW, è possibile ingrandire e individuare le aree sibilanti della performance vocale e ridurre il gain del file audio.
Anche se il processo può variare da una DAW all’altra, il metodo segue sempre gli stessi passi: isolare l’area problematica e quindi ridurre il gain lasciando il resto del file allo stesso livello.
Fate attenzione a non abbassare troppo il gain, altrimenti il risultato non sarà particolarmente naturale. Mentre alcuni tecnici scelgono di utilizzare quasi esclusivamente questo metodo, altri preferiscono provare prima il de-essing hardware o software.
Quando si utilizzano questi de-esser, si possono trovare picchi sibilanti che semplicemente si rifiutano di collaborare. In questi casi, il de-essing manuale diventa un ottimo strumento per aiutarvi a raggiungere la coerenza della traccia che state cercando.
L’automazione del fader del volume è un altro modo per affrontare il de-essing. Tuttavia, evitate di lavorare con la traccia in solo, perché conviene sentire il de-essing nel contesto.
Ulteriori Informazioni:
- Guida ai plug-in di Thomann
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