Console analogiche: E se ne avessimo ancora bisogno?
Non importa in che ambito della produzione audio si lavori per accorgersene: ormai il bisogno di console analogiche è diminuito drasticamente un po’ ovunque. Adesso che persino i migliori ingegneri, pur possedendo console, lavorano praticamente solo in digitale, è diventato sempre più difficile giustificare una spesa che non dà sempre garanzie di risultati migliori.
Detto questo, ci sono ancora molti casi in cui elementi caratteristici della console analogica giocano un importante ruolo negli studi. Tanto che i produttori continuano a sviluppare soluzioni per dare un suono che, pur attraverso un sistema DAW, ricordi quello della console analogica. Sono queste le opzioni più concrete per noi musicisti, grazie alla facilità con cui è possibile combinare hardware e software.
Il workflow delle console analogiche
Curiosamente, l’aspetto che mi ha colpito di più lavorando con le console non è stato affatto il suono, che a mio avviso dipende in gran parte da altri fattori.
Piuttosto, la creatività del flusso di lavoro e dell’approccio all’elaborazione del segnale che entra in gioco quando si utilizza una console è qualcosa che può essere applicato a qualsiasi configurazione di registrazione o produzione, indipendentemente dal budget a disposizione.
Certo, ogni utente ha il suo approccio: eppure è innegabile che alcune parti del flusso di lavoro della console accelerano il processo e ampliano le capacità di routing. La quantità di volte in cui ho visto ingegneri passare la maggior parte del loro tempo a muovere esclusivamente il mouse mentre editavano su Pro Tools è semplicemente sbalorditiva, e a volte – diciamocelo – insensata.
Esistono invece modi per incorporare il flusso di lavoro della console nel proprio setup che non solo sono pratici, ma possono fare una differenza enorme per l’audio con cui si lavora. Mentre i circuiti di monitoraggio e talkback delle console potrebbero non essere così importanti per chi fa musica da casa, ci sono alcuni hardware che se aggiunti in alcune aree chiave del vostro studio apporteranno dei grandissimi benefici.
Channel Strips – Aggiungete un po’ di sapore al front-end!
Abbiamo già parlato di channel strip per console, come il famoso Neve 1073, ma ce ne sono molti altri che vi aiuteranno a processare le voci e gli strumenti in ingresso senza farvi spendere 2300 euro.
Tradizionalmente, i channel strip consistevano in un preamplificatore microfonico o DI, un compressore, un EQ parametrico e un expander/gate. Le console di fascia alta hanno anche la possibilità di invertire il percorso del segnale e cambiare l’ordine di questi componenti nella catena, una caratteristica che si può trovare in alcuni design.
ART Pro Channel II
Il Pro Channel II è un ottimo channel strip entry-level e un front-end di registrazione estremamente versatile per il vostro setup. Per quanto riguarda le sue funzionalità, c’è ben poco che non faccia. Dall’alimentazione di microfoni dinamici low-output, come quelli utilizzati nei podcast, al controllo del gain e dell’equalizzazione.
Dispone persino di metering e di punti di inserimento aggiuntivi! L’unica critica che mi sento di muovere è che il pannello frontale potrebbe risultare un po’ troppo complesso per i principianti, soprattutto se si considera che si tratta di un apparecchio del tipo “set and forget” (imposta e dimentica).
ART Pro Channel II
SPL Track One MkII
Un altro strumento multiuso è il Track One MkII di SPL. Il compressore e il de-esser potrebbero risultare basici, ma in realtà tutto viene compensato dall’equalizzazione e dal metering. Come la maggior parte dei prodotti SPL, il layout e l’interfaccia sono facili da capire e da usare.
Inoltre, queste unità si possono collegare in stereo e, se lo si desidera, è possibile installare un modulo convertitore AD opzionale. Nel complesso, si tratta di un’opzione adeguata per il suo prezzo, e la funzione Air band dell’equalizzatore è un’aggiunta molto utile per le voci.
SPL Track One
Recording Channel VTRC di Tegeler Audio Manufaktur
Il VTRC Recording Channel di Tegeler combina un mic preamp e un compressore con un equalizzatore in stile Pultec, utilizzando circuiti sia valvolari che ottici. Questo apparecchio potrebbe risultare un po’ ingombrante, ma i suoi elementi sono un’ingegnosa combinazione pensata per espandere le possibilità creative, e non per risultare belli solo sulla carta.
L’aspetto interessante è che non solo si può cambiare l’ordine dell’equalizzatore e del compressore, ma si possono anche bypassare singolarmente i circuiti valvolari e ottici.
Tegeler Audio Manufaktur VTRC Recording Channel
Analogue summing – Il segreto del “console sound”?
Se frequentate i forum di registrazione o uscite spesso con nerd dell’audio, avrete sentito parlare del concetto di “somma analogica” (analogue summing). In parole povere, l’idea è di combinare più flussi audio utilizzando circuiti analogici; in altre parole, l’opposto dell’utilizzo di un algoritmo digitale nella DAW.
Che l’analogue summing migliori o meno il suono dei vostri mix è una questione ancora aperta; tuttavia, a giudicare dalla recente proliferazione di questi circuiti analogici, siamo certi che questo ambito stia riscuotendo molta attenzione.
Cosa cercare in un convertitore summing
Col summing analogico bisogna fare attenzione a un aspetto molto importante: la qualità di questo processo dipende in larga misura dal livello di conversione DA che si esegue, e questo richiede un convertitore multicanale. Se non disponete di un convertitore di fascia alta, state sprecando tempo e denaro che potrebbero essere utilizzati meglio altrove.
Tuttavia, se volete dedicarvi al summing, sappiate che riuscire a monitorare ed elaborare anche 8 canali in analogico può farci capire molte cose. Si può ad esempio sviluppare una comprensione del rapporto tra segnali digitali e analogici e di come questi si traducono in altri sistemi di riproduzione.
SPL MixDream XP
Il MixDream XP è la versione ridotta del più grande SPL Mixdream, ma è dotato degli stessi stadi di somma. Si tratta di una soluzione di somma con 16 canali semplice ed economica che offre la possibilità di espandersi con unità aggiuntive per i sub-mix.
Certo, non dispone di metering o di inserti, ma se il metering viene effettuato all’interno della DAW potrebbe non essere necessario. Se abbinato a un convertitore multicanale e a una patch bay di qualità, è un ottimo punto di partenza per il summing analogico.
SPL MixDream XP
Rupert Neve Designs 5057 Orbit
Leggermente più sofisticato di quanto possa sembrare a prima vista, il 5057 Orbit è un mixer sommatore a 16 canali con alcune utili funzionalità. Oltre all’ambito circuito RND Silk, offre anche la possibilità di tagliare singolarmente il canale destro o sinistro del mix, cosa molto utile.
Inoltre, è possibile espandere la propria configurazione di sommatori con più mixer Orbit o con altri membri della famiglia di sommatori RND, come il 5059 Satellite e il 5060 Centerpiece.
Rupert Neve Designs 5057 Orbit
Dangerous Music 2-Bus+
Il 2-Bus+ di Dangerous Music è il grande classico dei sommatori di fascia alta. Offre la flessibilità della connettività D-SUB o XLR per i suoi 16 canali, nonché punti di inserimento master per un’elaborazione aggiuntiva. Quello che fa la differenza con il 2-Bus+, tuttavia, sono le tante funzioni di bus processing.
Sono presenti due coppie stereo di elaborazione sui canali 13-14 e 15-16, oltre ai controlli del master bus. Sono incluse la stimolazione armonica, il parallel limiting e la saturazione del trasformatore sul master.
Dangerous Music 2-Bus+
Bus processing
Abbiamo parlato dei compressori bus SSL e dei compressori stereo, ma l’elaborazione del bus non si limita alla sola compressione. Se lavorate in the box, l’elaborazione hardware dell’uscita master stereo può davvero essere la svolta.
Per fortuna, non siamo destinati a quella qualità lineare e bidimensionale che deriva dal lavorare con un sistema DAW: quello è solo un modo di fare le cose, ma non l’unico. E a volte non bastano tutti i plug-in del mondo per dare vita a un mix.
Lavorando con queste unità hardware, invece, avrete tutta la tridimensionalità, il calore, la saturazione, e l’immagine stereo di cui avete bisogno (vale anche qui il famoso principio per cui si ottiene quello per cui si paga).
SSL Fusion
Il Fusion è una delle unità relativamente più recenti di SSL e, come il Bus+, mira a offrire il calore dell’analogico agli utenti che fanno un utilizzo in-the-box. Per il suo prezzo, è uno dei migliori processori sul mercato, con applicazioni che vanno ben oltre il master bus processing.
L’unità comprende il drive armonico di SSL, la sezione Violet EQ, un compressore ad alta frequenza (dotato anche di modalità LMC) e una sezione di imaging stereo. Tuttavia, l’attrazione principale è sicuramente la matrice mid-side, che se combinata con altri strumenti apre nuove e interessanti strade.
SSL Fusion
Empirical Labs Fatso – EL7X
Il Fatso EL7X di Empirical Labs è un altro processore incredibilmente versatile. Il pannello frontale può sembrare piuttosto elementare, ma il Fatso opera in modalità dual mono o stereo-linked, con circuiti sidechain su ciascun canale.
È inoltre possibile aggiungere un controllo della soglia al circuito semplicemente posizionando un attenuatore (o un controllo di gain) tra l’uscita sbilanciata e l’ingresso sidechain. Il Fatso dispone di 4 diverse modalità di compressione e di un circuito di saturazione, in modo da poterlo utilizzare in quasi tutte le fasi del processo di registrazione.
Empirical Labs Fatso EL7X
Rupert Neve Designs MBC Convertitore Master Buss
L’MBC rappresenta un passo in una nuova direzione per Rupert Neve Designs. Come processore master bus, trovate il meglio di tutto racchiuso in una sola unità. Il limiter funziona sia in dual mono che in stereo, e dispone di un circuito a trasformatore e di una scelta di due circuiti Silk.
Ma la cosa più importante è che l’MBC offre uno stadio di conversione DA di alto livello, per garantire che tutto il buono dell’analogico rimanga lì una volta finalizzato il mix.
Rupert Neve Designs MBC Master Buss Converter
Patch bay
Non importa se siete del partito old-school oppure di quello high-tech: niente è più sinonimo di “console workflow” di una patch bay. Naturalmente, questo vi richiederebbe un arsenale di hardware di tutto rispetto, ma non disperate: esistono opzioni adatte ad accontentare qualsiasi esigenza di set-up e di budget.
La cosa più bella del patching centralizzato è che non si deve star dietro a ogni singolo apparecchio ogni volta che vogliamo modificare la signal chain.
Sebbene ad alcuni di noi piaccia questa parte del processo, esistono soluzioni che non solo fanno risparmiare tempo, ma offrono anche tante possibilità creative.
Millenium PB16 XLR In/Out
Se avete bisogno di una soluzione di base per collegare la strumentazione sparsa nel vostro studio, il Millenium PB16 XLR In/Out potrebbe essere esattamente quello che cercate.
Con otto porte XLR maschio e otto porte XLR femmina sia sul fronte che sul retro, dovrebbe offrire una connettività sufficiente per gestire le unità che utilizzate regolarmente nel vostro setup. Il PB16 è passivo e può essere utile anche in ambienti dal vivo o in sala prove.
Millenium PB16 XLR In/Out
Neutrik NPPA-TT-SD25
Per le configurazioni più estese, la patch bay bantam Neutrik NPPA-TT-SD25 è la soluzione definitiva per la strumentazione esterna. I 48 punti sono normalizzati a metà e suddivisi tra i 12 connettori D-SUB sul retro.
È un’unità passiva, ma offre cinque diverse impostazioni: normalled bottom, half normalled top, full normalled, parallel e isolated. Inoltre, i materiali sono di altissima qualità (da cui il prezzo elevato).
Neutrik NPPA-TT-SD25
Flock Audio Patch LT
Il Patch LT è la soluzione entry-level di Flock Audio per il patching controllato via software. Sì, una patch bay controllata digitalmente con un percorso del segnale analogico puro al 100%. Non c’è più bisogno di intrecciare i cavi delle patch o di fotografare le configurazioni per ricordarvele: si può controllare e salvare tutto dall’applicazione software.
Come potete immaginare, una tecnologia come questa non è economica, soprattutto se abbinata a componenti audio di alta qualità.
Flock Audio Patch LT
Ulteriori informazioni sulle console analogiche:
Video
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