a cura di Edoardo Morena | Tempo di lettura approssimativo: 7 minuti
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Secondo la casa produttrice Analogue Solutions, L’Ample, realizzato dal produttore di hardware britannico Analogue Solutions, fonde vari moduli provenienti dai loro sintetizzatori più noti. Ed è proprio questo che rende questo strumento così interessante. Un tutto-in-uno analogico con molte sezioni differenti con cui divertirsi. Un paradiso per i sound designer. È proprio questo che mi è stato permesso di testare da vicino nel mio studio.

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Analogue Solutions Ample – l’essenziale a portata di mano

  • Sintetizzatore analogico monofonico formato desktop provvisto di pin matrix
  • Solido casing in metallo
  • Sequencer integrato a 16 step
  • Sei piastre touch per generare gli intervalli
  • Delay analogico bucket brigade
  • Ingressi e uscite CV
  • Ingresso MIDI
  • Ingresso audio per segnali esterni

Analogue Solutions Ample – molte potenzialità  timbriche estese in un unico sintetizzatore

L’Ample è il nuovo sintetizzatore analogico monofonico formato desktop dell’azienda britannica Analogue Solutions. Si dice che contenga “i migliori elementi” degli ultimi prodotti dell’azienda, oltre a avere un design basato sui modelli degli anni ’70, che già sono iconici di per sé! Gli elementi sonori del Fusebox, le connessioni del modulo Eurorack in stile Concussor, la matrice di patch-pin del Vostok, l’eco dal Dr. Strangelove e il sequencer e le piastre touch CV del Generator. Tutto questo in un piccolo contenitore chiamato “Ample”. Wow!

Un'interfaccia utente davvero intuitiva

Un’interfaccia utente davvero intuitiva

Abbiamo avuto l’opportunità di dare un’occhiata a questo sintetizzatore per questo articolo e, naturalmente, provarlo dal vivo.

Caratteristiche sonore dell’Ample

Il sistema di modulazione dell’Ample è il primo punto di forza che salta subito all’occhio. Grazie all’enorme matrice di pin dei sintetizzatori Colossus e Vostok è possibile utilizzare i pin integrati per esplorare la semi-modularità del sintetizzatore, invece di impigliarsi con i cavi patch. Fare ciò è davvero molto divertente! Il routing è indicato graficamente sull’interfaccia ed è quindi molto facile da capire. Tuttavia, per chi è alle prime armi, potrebbe ovviamente risultare poco familiare all’inizio.

La matrice è molto ben etichettata

La matrice è molto ben etichettata

Questo sintetizzatore (quasi) puramente analogico ha tre oscillatori analogici, un generatore di noise e un ring modulator. Ognuno di essi offre diverse opzioni di modulazione. Oltre all’utilizzo del VCO3 come LFO con uscita a dente di sega, triangolare oppure quadrata, è presente un LFO dedicato sincronizzabile con uscita a onda triangolare. Per quanto riguarda il filtraggio, è disponibile un filtro passa-basso a quattro poli con 24 dB/ottava. Sono presenti anche due generatori di envelope versione ADSR (o EG, come li chiama la Analogue Solutions).

Un sound design con molti extra

Un sound design con molti extra

A parte il chip MIDI, che deve per forza essere digitale, tutto in Ample è completamente analogico, con veri transistor e amplificatori operazionali. Non ci sono circuiti quantizzati e stabilizzati dalla CPU, né DCO, né LFO digitali, né EG digitali, come in tanti altri sintetizzatori spacciati per analogici. Tutto ciò risulta in un carattere sonoro davvero distintivo.

Il generatore di envelope dell’Ample

Il generatore di envelope dell’Ample

Sono presenti anche un sequencer a 16 step, un generatore di intervalli touch, un BBD (bucket-brigade delay) analogico, una matrice di pin in stile VCS3 per il cablaggio interno e due aree patch per il routing audio e di controllo. Supporta inoltre il MIDI ed è possibile utilizzare l’Ample come processore di effetti per altri segnali tramite l’ingresso audio.

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Tutti i controlli sono facilmente accessibili e non troppo vicini l'uno all'altro

Tutti i controlli sono facilmente accessibili e non troppo vicini l’uno all’altro

L’Ample della Analogue Solutions spacchettato!

L’Ample - disimballato

L’Ample – disimballato

L’imballo dell’Ample, come ci si aspetterebbe, non è niente di spettacolare. Si tratta della classica scatola di cartone con il sintetizzatore stampato sopra, insieme al nome del dispositivo e dell’azienda. All’interno della scatola troverete il synth, una breve guida, diversi pin colorati per la matrice di pin, alcuni cavi patch e l’alimentatore esterno. Questo è tutto.

L’hardware non è piccolo, quindi dovrete fare un po’ di spazio sul tavolo del vostro studio. Purtroppo, la piastra metallica superiore, su cui sono montati tutti i controlli, sporge parecchio su entrambi i lati, davanti e dietro. A mio parere, questo risulta essere un po’ fastidioso. Tuttavia, l’Ample è davvero solido e non c’è rischio di scivolamento, come è giusto che sia. Il device si accende dal retro.

I collegamenti principali dell’Ample

I collegamenti principali dell’Ample

Un sound design con molti extra

La matrice di pin integrata divide le sorgenti di modulazione in tre sezioni. Una sezione riunisce le uscite audio, un’altra riguarda i modulatori e il sequencer. Al centro, è possibile aggiungere segnali esterni attraverso due connessioni da 3,5 mm. Inoltre, sono disponibili molte porte di I/O CV compatibili con Eurorack. Queste sono ideali per collegare dispositivi esterni che lavorano anche con segnali audio e di controllo.

La pin matrix dell’Ample

La pin matrix dell’Ample

Il sequencer integrato a 16 step è piuttosto classico e presenta 16 potenziometri. Con le sei piastre touch sulla parte anteriore del generatore di intervalli, è possibile attivare singole tensioni con il semplice tocco di un dito. Ciò è particolarmente utile per i performer live o per applicare delle elettrizzanti modifiche casuali a una sequenza. A seconda di come sono collegate le piastre, è possibile utilizzarle per controllare il pitch, come qualsiasi altra funzione dell’Ample. Wow!

In questo modo, potete automatizzare le funzioni dell’Ample durante le esibizioni dal vivo

In questo modo, potete automatizzare le funzioni dell’Ample durante le esibizioni dal vivo

Per il resto, la generazione del suono è strutturata a rigor di logica, proprio come in qualsiasi sintetizzatore hardware o software. Ciò rende l’Ample intuitivo e facile da usare. Tuttavia, credo che le cose si facciano interessanti quando si utilizza per bene la matrice di modulazione. Provate a inserire a caso i pin nella matrice per collegare diverse funzioni, ingressi e uscite…divertimento assicurato! Non sempre, ma di solito fare così porta a risultati davvero pazzeschi. Combinando tutto ciò con il sequencer, il vostro prossimo brano techno, electro o sperimentale è praticamente finito!

Conclusioni sul sintetizzatore Ample della Analogue Solutions

L’Ample della Analogue Solutions è un sintetizzatore molto versatile con un numero incredibile di diverse possibilità. Un vero tesoro per soluzioni sonore sia semplici che complesse – molto interessante per i sound designer che vogliono espandere la loro gamma di hardware con un “synth tuttofare”.

Non si riesce a trovare davvero nulla di negativo da dire su uno strumento come questo. Lo sviluppatore inglese (sì, il sintetizzatore è stato progettato, costruito e realizzato a mano in Inghilterra!) ci ha davvero voluto stupire e cavolo se ci è riuscito! Se vi piace il suono analogico che include sibili, sfrigolii e altri rumori di sottofondo, non potete assolutamente sbagliare.

Non è una partita ad Halma, ma del sano sound design!

Non è una partita ad Halma, ma del sano sound design!

L’Ample è molto divertente, ma non può completamente sostituire un sintetizzatore analogico a tutti gli effetti. In combinazione con altri generatori, questo dispositivo formato desktop può creare un sistema estremamente bello e versatile, pronto per i vostri esperimenti più pazzi.

Prezzi e specifiche dell’Analogue Solutions Ample

È possibile ordinare l’Analogue Solutions Ample su Thomann al prezzo di 2839 Euro.

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Analogue Solutions Ample
Analogue Solutions Ample Nessuna valutazione del cliente ancora disponibile

Il sintetizzatore Ample ha un robusto casing in acciaio/alluminio, pesa 3,7 kg e misura 550 x 262 x 83 mm (L x P x A). Dispone di un interruttore on/off sul retro, di un ingresso e di un’uscita audio (jack da 6,3 mm) e di un ingresso e un’uscita MIDI. L’interfaccia utente comprende tre pulsanti (parzialmente retroilluminati a LED), 65 potenziometri (parzialmente retroilluminati), sei piastre metalliche touch, 22 ingressi e uscite CV e una matrice con 99 punti patch. Gli extra comprendono un alimentatore esterno da 18 V CC con cavo di alimentazione, una guida breve, una bustina di spine patch e diversi cavi patch mini jack. La base dell’alloggiamento è dotata di fori di montaggio compatibili con il sistema VESA.

Ulteriori informazioni:

Pro e contro dell’Analogue Solutions Ample:

Pro

  • Sintetizzatore analogico monofonico formato desktop con matrice di pin
  • Solido casing in metallo
  • Sequencer integrato a 16 step
  • Sei piastre touch per generare gli intervalli
  • Delay analogico bucket brigade
  • Ingressi e uscite CV
  • Ingresso MIDI
  • Ingresso audio per segnali audio esterni

Contro

  • Nulla, a parte il tipico rumore di fondo analogico con cui bisogna scendere a patti

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Analogue Solutions Ample: unisce davvero il meglio di tutti i sintetizzatori AS? - Recensione

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