a cura di Edoardo Morena | Tempo di lettura approssimativo: 8 minuti
Sintesi Analogica - Guida per Principianti

Sintesi Analogica - Guida per Principianti  ·  Fonte: Universal Audio

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Pronti a conoscere le basi della sintesi analogica, compresi gli oscillatori, i filtri e la modulazione? Siete nuovi ai sintetizzatori? Iniziate da qui!

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Indice

Se non avete mai suonato un sintetizzatore prima d’ora, potrebbero sembrare ai vostri occhi delle bestie molto intimidatorie. Tutti quei pulsanti e quegli slider. Sia che si parli di sintetizzatori hardware o software, suonare i tasti come fossero dei pianoforti non è abbastanza.

TAL-Software TAL-NoiseMaker
TAL-Software TAL-NoiseMaker · Fonte: TAL-Software

Se siete principianti e volete aggiungere un sintetizzatore al vostro studio o al vostro setup, questo è l’articolo che fa per voi. Vi illustrerò le basi della sintesi analogica, compresi oscillatori, filtri e modulazione come envelope e LFO. Vi sentite già sopraffatti? Non preoccupatevi, è molto più semplice di quanto pensiate. Potrete programmare le vostre patch di sintetizzazione in men che non si dica.

In questa breve guida utilizzerò il sintetizzatore freeware TAL-NoiseMaker della TAL-Software per illustrare i concetti. Purtroppo non ho abbastanza spazio per citare tutte le sue funzioni, quindi mi limiterò alle nozioni di base. Potreste voler scaricare questo soft synth in locale e seguirmi passo passo. Potete farlo qui:

Che cos’è la sintesi analogica?

Prima di entrare nel vivo dell’argomento, chiariamo subito una cosa: che cos’è la sintesi analogica? Chiamata a volte sintesi sottrattiva, la sintesi analogica si differenzia da altri tipi di sintetizzatori per il fatto che si parte da generatori di suono ricchi di armoniche, chiamati oscillatori, per poi sottrarre loro frequenze e volume. In questo modo, è possibile modellare l’uscita grezza dell’oscillatore in suoni dal carattere musicale come bassi, lead, pad ed effetti speciali.

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Moog Minimoog Model-D 2022
Moog Minimoog Model-D 2022 · Fonte: Moog

Questo tipo di sintesi si applica a sintetizzatori hardware analogici come il Moog Minimoog e il Korg Minilogue e a sintetizzatori hardware e software analogici virtuali (con suoni analogici generati digitalmente), come il Roland Jupiter-X o U-he Diva. Alla fine di questo articolo ho elencato alcuni strumenti consigliati per i principianti.

Guida per principianti alla sintesi analogica: oscillatori

Gli oscillatori sono i generatori sonori dei sintetizzatori analogici sottrattivi. Alcuni sintetizzatori hanno un solo oscillatore, ma molti ne hanno di più. Ad esempio, il TAL-NoiseMaker ne ha due e il Moog Minimoog ne ha tre. Combinando più oscillatori è possibile costruire suoni complessi e ricchi di armonie. Nota: sul TAL-NoiseMaker è possibile controllare il volume di ciascun oscillatore dalla sezione Master.

La sezione degli oscillatori sul TAL-NoiseMaker
La sezione degli oscillatori sul TAL-NoiseMaker · Fonte: TAL-Software

La parte più importante di un oscillatore è la sua forma d’onda. La maggior parte degli oscillatori è in grado di generare una forma d’onda alla volta come sul TAL-NoiseMaker, ma alcuni consentono di miscelare più onde insieme. Le forme d’onda più comuni sono l’onda sinusoidale, l’onda triangolare, l’onda quadra e l’onda a dente di sega, in ordine dalla minore alla maggiore complessità armonica. Gli oscillatori possono anche generare del rumore.

Sul TAL-NoiseMaker, fate clic sull’icona verde della forma d’onda su ogni oscillatore, selezionate le varie forme d’onda una ad una, premete un tasto sulla tastiera e ascoltate come cambia il suono. Per ogni oscillatore sono disponibili diverse forme d’onda.

A volte è possibile cambiare il suono di un oscillatore. Vedete il knob PW dell’OSC 1? È l’ampiezza dell’impulso (Pulse Width). Selezionate l’onda quadra e girate il knob PW. Sentirete il suono diventare più nasale quando il duty cycle (la forma dell’onda quadra) cambia.

Infine, ogni oscillatore può essere accordato. Accordate il suono verso il basso o verso l’alto a step di 12 semitoni per spostarvi da un’ottava all’altra o scegliete numeri diversi per ottenere rapporti da accordo. Guardate l’area simile a uno schermo LCD in basso a destra per visualizzare i numeri. Per ottenere i tradizionali suoni grassi in stile detune, utilizzate il knob Fine per scordare leggermente gli oscillatori tra di loro.

Guida per principianti alla sintesi analogica: i filtri

Ricordate quando ho detto che la sintesi analogica è chiamata anche sintesi sottrattiva perché si possono togliere di mezzo delle frequenze? Il filtro serve proprio a questo. Vedetelo come un equalizzatore che rimuove le frequenze presenti dopo, o prima, di un certo punto, chiamato cutoff. Tuttavia, a differenza di un equalizzatore, che di solito ha un suono trasparente, i filtri sono apprezzati per il loro carattere timbrico.

Ecco il filtro del TAL-NoiseMaker
Ecco il filtro del TAL-NoiseMaker · Fonte: TAL-Software

Alcuni termini importanti:

  • Cutoff è il punto in cui il filtro inizia ad attenuare le frequenze.
  • La resonance è la quantità di enfasi (sotto forma di feedback) posta sul punto di cutoff.
  • L’autooscillazione è ciò che accade quando un picco di risonanza crea un suono simile a un fischio. TAL-NoiseMaker può andare in autooscillazione.
  • Il key tracking si riferisce a un comportamento del cutoff in grado di rendere più chiari i suoni alti e più scuri quelli bassi.

I tre tipi di filtro più comuni sono il passa-basso, che taglia le frequenze alte (lascia “passare” i suoni bassi); il passa-alto, che esclude i suoni bassi; e il passa-banda, che lascia passare una banda specifica di frequenze, tagliando sia i bassi che gli alti ai lati di essa.

L’ultimo concetto da comprendere riguardo il filtro è la forma della pendenza di taglio (detta anche “slope”). Questa viene espressa in decibel e in multipli di sei, come 12dB/Oct o 24dB/Oct, le due pendenze più comuni. Una pendenza di 24dB/Oct è molto più netta di una di 12dB/Oct e quindi dovrebbe avere un suono più scuro, ma questo può essere influenzato dalla topologia del filtro (il suo design) tanto quanto dalla slope.

TAL-NoiseMaker offre una varietà di tipi e pendenze di filtro. Provateli su una forma d’onda basilare, come una dente di sega, per sentire le differenze.

Guida per principianti alla sintesi analogica: modulazione

Finora abbiamo esaminato le sezioni di un sintetizzatore analogico che generano il suono. Più che generare il suono in sé, la modulazione controlla il comportamento del suono, sia in ampiezza (volume), sia in pitch o in qualche altro tipo di movimento.

Esistono due parametri di modulazione principali: gli envelope e gli LFO. Vediamo prima gli envelope.

Guida per principianti alla sintesi analogica: envelope

Gli envelope modellano il suono nel tempo. Tradizionalmente hanno quattro punti regolabili: attack, decay, sustain e release (o ADSR). Usiamo il volume per descrivere come un envelope ADSR potrebbe modificare un segnale dopo che è passato attraverso il filtro. Si noti che gli envelope possono anche influenzare il pitch dell’oscillatore, la frequenza di taglio o qualsiasi altro parametro.

Ecco l’envelope per  l’ampiezza (volume)
Ecco l’envelope per  l’ampiezza (volume) · Fonte: TAL-Software

L’attack influisce sull’inizio del suono, ovvero sulla rapidità con cui inizia, se in modo brusco o lento come un fade in. Il decay determina il tempo necessario al suono per raggiungere il volume impostato, chiamato sustain. Infine, il release stabilisce per quanto tempo si sente la nota dopo aver tolto il dito dal tasto. È breve e staccato o lungo e prolungato? Utilizzate gli slider ADSR nella sezione AMP del TAL-NoiseMaker per sentire come cambiano il suono.

Guida per principianti alla sintesi analogica: Gli LFO

Anche gli LFO sono una forma di modulazione. LFO è l’acronimo di Low Frequency Oscillator (oscillatore a bassa frequenza). Se state pensando che assomigliano agli oscillatori che abbiamo già visto, avete ragione. Sono la stessa cosa, solo che non si sentono. L’oscillazione di un LFO è troppo lenta per essere percepita come suono, ma si può comunque utilizzare per modulare altri parametri. (Alcuni LFO possono andare così veloci da poterli sentire. Sono chiamati LFO “audio rate”).

TAL-NoiseMaker ha due LFO
TAL-NoiseMaker ha due LFO · Fonte: TAL-Software

Come i normali oscillatori, anche gli LFO hanno forme d’onda. Le diverse forme d’onda determinano come l’LFO modula il parametro di destinazione. Ad esempio, modulando il pitch dell’oscillatore uno con un’onda sinusoidale si otterrà un vibrato uniforme del pitch, mentre un’onda quadra genererà salti tra pitch alti e bassi.

Sul TAL-NoiseMaker, scegliete una destinazione per l’LFO 1, come il filtro (in realtà il cutoff del filtro), con il menu a discesa. Ora giocate con il rate (velocità dell’LFO), l’amount e le diverse forme d’onda. Successivamente, scegliete come destinazione l’Osc1 e ascoltate come influisce sul suo pitch.

Guida per principianti alla sintesi analogica: conclusioni

La sintesi analogica non si limita agli oscillatori, ai filtri e alla modulazione, ma questo dovrebbe fornire una buona base per ulteriori esplorazioni. Il TAL-NoiseMaker offre effetti, performance modulation e persino un envelope personalizzabile (il grafico al centro). Con la sua funzionalità di looping e la sua struttura bipolare, sfuma il confine tra envelope e LFO.

Buona sintesi!

Sintetizzatori hardware e software consigliati

I migliori sintetizzatori per i principianti che vogliono migliorare con la sintesi analogica sono quelli che offrono un ampio controllo pratico senza esagerare con troppi parametri.

Il Moog Minimoog Model D ha definito il modello di sintesi analogica e ha un percorso del segnale facile da capire, anche se alcuni termini saranno diversi da quelli che ho descritto qui. Esistono versioni hardware e software di Moog e di altri produttori.

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Behringer Model D
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Il Roland SH-101 è un classico monosynth (può suonare solo una nota alla volta) con un singolo oscillatore, filtro, envelope e LFO. È estremamente semplice, ma offre un suono eccellente, ideale per bassi incisivi e suoni lead. Come per il Minimoog, esistono diverse versioni e riedizioni. 

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Behringer MS-1 MKII Red
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Per qualcosa di polifonico (in grado di suonare più note contemporaneamente), il classico Juno-106 degli anni ’80, sempre della Roland, permette di combinare onde a dente di sega e onde quadre, con un singolo envelope per ampiezza e filtro. Prova una delle versioni software disponibili. 

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Roland Cloud JUNO-106 Download
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Se cerchi qualcosa di un po’ più complesso, ma comunque adatto ai principianti, dai un’occhiata al Korg Minilogue, che aggiunge funzionalità avanzate come il waveshaping, la sync e la ring modulation per dare quel quid in più agli oscillatori. Diva della U-he è una grande opzione software per chi vuole migliorare le proprie competenze con la sintesi sottrattiva, offrendo moduli intercambiabili di oscillatori, filtri e modulazioni, tutti ispirati a vari synth classici.

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Korg Minilogue
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