a cura di Gianluca Mannini | 5,0 / 5,0 | Tempo di lettura approssimativo: 12 minuti
Ableton Move è arrivato: scopriamo cos'è - Recensione

Ableton Move è arrivato: scopriamo cos'è - Recensione  ·  Fonte: Ableton

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Ableton ha sviluppato Ableton Move, un nuovo piccolo strumento musicale mobile progettato per enfatizzare la produzione musicale creativa. Il compito principale di Move è quello di offrire agli utenti un ambiente intuitivo e versatile per la propria produzione musicale, in cui sia i principianti che i professionisti possano trarre vantaggio dalle ampie funzioni. E questo lo fa ovunque e in movimento, ma anche in studio, naturalmente con la consueta qualità dello studio Ableton. L’attenzione è rivolta al minimalismo. Ed è proprio questo che mi ha colpito così tanto. Raramente mi sono divertito così tanto a creare nuovi layout di brani a questa velocità. E con una qualità davvero impressionante.

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Ableton Move in breve

  • Strumento di produzione musicale mobile e leggero
  • Workflow intuitivo (se si conosce Push)
  • Batteria, microfono e due altoparlanti integrati
  • Campionamento stereo a 44,1 kHz / 16 bit
  • 64 GB di memoria interna
  • Quattro tracce per quattro strumenti diversi
  • Modalità pattern
  • Sequencer a 16 step con blocco dei parametri
  • Costruzione molto solida (come tutti i dispositivi Ableton)
  • Integrazione con Ableton Live e Note, Ableton Link, Ableton Cloud
  • Controller per Live
  • Introduzione a Live 12.1 inclusa
  • Nuove funzionalità possibili grazie agli aggiornamenti del sistema operativo

Ableton Move: Recensione

Qualche giorno fa, Ableton ci ha sorpreso con un post sui social media che annunciava un nuovo prodotto chiamato Move. Immediatamente i forum si sono riempiti di speculazioni, sono state riesumate domande di brevetto e presunte fughe di notizie che avrebbero dovuto confermare quanto presentato oggi. E cioè una piccola scatola nera che sembra più un controller push rimpicciolito. A prima vista, sembra più che altro: “Hmmm… Cosa sta combinando Ableton con questo? Un giocattolo invece di uno strumento professionale?”. Ma posso dirvelo in anticipo: L’apparenza inganna, perché ho avuto delle ottime impressioni su questo nuovo strumento!

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Ableton Move: unboxing!

Come tutti i dispositivi dell’azienda berlinese di hardware e software Ableton, il Move si presenta naturalmente in una bella confezione di cartone. Questa scatola contiene l’hardware vero e proprio, un caricatore USB-C, un cavo USB-C e due guide rapide con un link al manuale PDF scaricabile.

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Il piccolo (30 x 15 x 2 cm (L x P x A)) e leggerissimo (circa 1 kg) Move mi ricorda molto un mini Push. E naturalmente per via dell’housing altrettanto nero e spigoloso. È stato dotato di quattro file da otto pulsanti di attivazione bianchi (da Push 2), nove encoder infiniti (otto per i parametri e uno per il controllo del volume), una grande rotella di controllo, 20 pulsanti per le impostazioni e altri 16 pulsanti per lo step sequencer. In alto a sinistra si trova un piccolo, e non ci crederete, display assolutamente adeguato. Un piccolo foro in alto a destra indica il microfono incorporato per il campionamento fino a 240 secondi per registrazione.

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Sul lato delle connessioni, sono presenti una porta USB-C (per il computer e l’alimentazione), una porta USB-A (per controller MIDI aggiuntivi), un jack audio stereo da 3,5 mm e un’uscita audio stereo da 3,5 mm sul retro. Accanto è visibile l’interruttore di accensione/spegnimento in giallo. E soprattutto: una batteria ricaricabile integrata che consente di fare musica per 3-4 ore e un altoparlante incorporato per poter fare qualcosa velocemente anche senza cuffie. Sul lato inferiore sono presenti quattro piedini in gomma per garantire un appoggio davvero saldo su un’ampia varietà di superfici.

Primo avvio e configurazione

Quando Move viene avviato per la prima volta, l’utente viene guidato attraverso un breve processo di onboarding in cui vengono definite le impostazioni di base, come la connessione Wi-Fi e la segnalazione automatica degli errori. Dopo la configurazione e un eventuale aggiornamento del sistema operativo, sono disponibili quattro set dimostrativi preinstallati da utilizzare come ispirazione e punto di partenza per le proprie produzioni musicali. Questi set dimostrativi possono essere avviati semplicemente premendo i pad illuminati.

Move offre tre modalità principali: Set Overview, Note Mode e Session Mode. In Set Overview è possibile passare da un progetto all’altro, i cosiddetti set. La modalità Note consente di suonare e modificare le note e di regolare strumenti ed effetti sulla traccia corrente. La modalità Sessione, invece, è utilizzata per sequenziare ed eseguire clip su quattro tracce diverse.

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Navigazione e funzioni

Il controllo avviene tramite un gran numero di elementi di controllo, tra cui 32 pad, il sequencer a 16 step e i controlli rotativi per vari parametri come il volume, gli effetti o la selezione degli strumenti. Particolarmente degne di nota sono funzioni come l’Aftertouch polifonico, con il quale è possibile riprodurre i suoni in modo dinamico e sensibile alla pressione, e il sequencer in modalità step (finalmente!), una novità per questo hardware che consente di programmare in modo intuitivo sequenze di batteria e melodia. Il Move dispone anche di una funzione di campionamento che consente di utilizzare sia sorgenti esterne che la memoria interna per ottenere suoni creativi.

Gli encoder sono disponibili per funzioni avanzate come la registrazione dell’automazione e l’utilizzo dell’automazione per-step, consentendo di controllare ogni dettaglio. Anche la quantizzazione delle note, la regolazione della lunghezza del loop o la gestione dei set sono componenti essenziali del workflow di Move.

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Strumenti ed effetti

Move offre un’ampia gamma di strumenti, tra cui i nuovi Drum Sampler, Wavetable, Drift e Melodic Sampler (Simpler). Questi strumenti possono essere distribuiti liberamente tra le quattro tracce, consentendo un modo di lavorare davvero versatile. Ogni traccia può contenere fino a otto clip, ciascuna lunga 16 battute, in cui sono memorizzate note per melodie, accordi o pattern di batteria. È assolutamente sufficiente per brevi layout e persino per rapide esecuzioni dal vivo di brani completi.

Oltre agli strumenti, sono disponibili vari effetti audio come riverbero, delay, saturatore e chorus ensemble che aiutano a perfezionare il suono. Questi effetti possono essere applicati globalmente a tutte le tracce o specificamente ai singoli strumenti, poiché un “mini mix” senza effetti sarebbe noioso.

Registrazione e modifica

La registrazione e la modifica di note e automazioni è uno degli aspetti centrali di Move. Premendo il pulsante di registrazione, è possibile catturare immediatamente le proprie idee musicali. Se ci si dimentica di registrare, il pulsante Capture permette di registrare in seguito le note e i parametri precedentemente suonati(!). Move offre anche un’automazione avanzata dei parametri (nota nel mondo Elektron come Parameter Lock), che mantiene il suono di un brano vivace e dinamico. Tutte le modifiche vengono ovviamente effettuate in tempo reale, in modo da mantenere sempre il flusso creativo.

Per la batteria è disponibile una funzione aggiuntiva chiamata 16 Pitches, che consente di riprodurre un suono di batteria o un campione in modo melodico attraverso i pad. Ciò offre una flessibilità ancora maggiore nella creazione di groove e pattern di batteria. E un uso ancora più creativo dei campioni.

Integrazione e connettività

Move può essere integrato perfettamente in Ableton Live e funge da piccolo controller per la DAW. Grazie alla tecnologia Link, è possibile sincronizzare tra loro diversi strumenti musicali e DAW. Move offre inoltre un’ampia connettività MIDI e USB, che ne facilita l’integrazione nei setup esistenti. Con il Move Manager, tutti i set e i campioni creati possono essere comodamente gestiti e modificati tramite un browser sul computer via WLAN. È anche possibile salvare i propri layout come file WAV con un solo clic: davvero fantastico!

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Move supporta anche lo streaming wireless e l’integrazione con Ableton Cloud, consentendo agli utenti di salvare e modificare i propri progetti su più dispositivi. Questa funzione cloud non solo offre flessibilità nel lavoro, ma anche la possibilità di condividere i set tra Ableton Note e Ableton Live.

Il Move nell’utilizzo pratico

Come ho scritto all’inizio: La mia prima impressione di Move è stata decisamente fuorviante. Ho pensato che si trattasse di un piccolo giocattolo musicale, un Push standalone molto snello, il che si è rivelato molto presto una falsa valutazione. Chiunque abbia lavorato con Push entrerà molto rapidamente nel suo flusso. È estremamente creativo e, soprattutto, efficace. Era da molto tempo che non avevo in studio uno strumento che mi tenesse così ipnotizzato per ore. Credo che l’attrezzatura minimale contribuisca molto a questo risultato. Anche se l’elenco delle funzioni è davvero infinito per un dispositivo così piccolo.

Naturalmente, posso portare Move con me anche sul divano, sulla scrivania al lavoro, in sala da pranzo, sull’autobus, in treno – sì, ovunque. Questo significa che la piccola workstation musicale è accessibile ovunque. Anche in questo caso sorge spontanea la domanda: “Posso usare Ableton Note ovunque sul mio smartphone”, ma non è certo la stessa cosa. Anche l’aptica gioca un ruolo molto importante, e questo è più che scontato. Chi vuole suonare costantemente la batteria o gli accordi su un piccolo touchscreen? Non credo di dover rispondere a questa domanda.

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Un grande punto a favore del Move è la qualità del suono. Naturalmente, gli altoparlanti integrati non possono sostituire un PA da discoteca, nemmeno un altoparlante Bluetooth. Ma con le cuffie o collegato ai monitor da studio tramite l’uscita, si ottiene il suono che si può ottenere anche tramite il computer con Live e un’interfaccia audio.
Anche il limiter, che viene sempre attivato prima dell’uscita per proteggere dal clipping, fa sì che i miei layout suonino molto “finiti”. Nel master sono presenti anche un equalizzatore a tre bande e un compressore o saturatore.

L’aspetto più interessante è che non è necessario salvare! Move lo fa per voi dopo ogni fase. Quando si accende, si può riprendere immediatamente da dove si era lasciato l’ultima volta. È un ottimo workflow! Inoltre, saltare avanti e indietro tra i 32 progetti massimi che possono essere salvati sul dispositivo è più che facile. Con questa piccola macchina da musica non c’è nulla che possa ostacolare una piccola esibizione dal vivo. Non importa quale sia il genere musicale in cui si viaggia o quello che si vuole provare. Nessun problema con il nuovo gadget Ableton.

Conclusioni

Ableton Move è un hardware musicale versatile e intuitivo per musicisti e produttori che offre un’ampia gamma di funzioni per la produzione e la performance musicale. Grazie all’integrazione di strumenti ed effetti Ableton Live già noti, alla facilità d’uso e alla connettività avanzata, il dispositivo è la soluzione ideale per chi vuole semplificare i processi creativi mantenendo il pieno controllo sul proprio suono.
Grazie a funzioni moderne come l’aftertouch polifonico, il campionamento e l’automazione di tutti i parametri, potrete dare libero sfogo alla vostra creatività e sviluppare davvero grandi idee musicali e non solo, molto rapidamente.E ovunque.

Fate musica ovunque con Ableton Move
Fate musica ovunque con Ableton Move · Fonte: Ableton

Naturalmente, Move non sostituisce la DAW Live 12 o il suo fratello maggiore Push Standalone. Ed è proprio questo che non deve fare: il concetto va in una direzione completamente diversa. Grazie al suo design piccolo e leggero, Move può essere riposto in qualsiasi zaino o persino nelle tasche delle giacche. Purtroppo non viene fornito con una piccola custodia per il trasporto, per la quale è necessario mettere da parte un po’ di soldi in più.

Ciononostante, Move è un highlight dell’anno per me ed è assolutamente il mio nuovo compagno per catturare idee in movimento o per essere creativo in un minuto di tranquillità (anche in studio!). È molto bello che Live 12.1 Intro sia incluso nella confezione e che non si debba fare a meno di una DAW come principianti. Con l’hardware avrete anche il controller giusto.

Prezzi e specifiche di Ableton Move

Ableton Move è disponibile nel webshop del produttore al prezzo di 449,00 euro. Il prezzo include l’hardware con dimensioni di 30 x 15 x 2 cm (L x P x A) con 1000 g, una connessione USB-C e USB-A, un ingresso jack da 3,5 mm e un’uscita jack da 3,5 mm.

Move può essere sincronizzato con Live e altri dispositivi o software abilitati a Link tramite WIFI e Ableton Link, funziona come controller Live e si possono collegare controller MIDI esterni tramite USB-A. Il generatore di suoni può essere azionato tramite 32 trigger pad retroilluminati a colori e nove encoder. Un piccolo display OLED a colori mostra graficamente i dati più importanti. 64 GB di memoria interna sono disponibili per suoni e campioni, che possono essere registrati a 16 bit e 44,1 kHz.

Una batteria ricaricabile integrata per un’autonomia di 3-4 ore e due altoparlanti integrati completano la dotazione. La libreria principale comprende oltre 1500 suoni e preset di strumenti di artisti come BNYX, Decap, L.Dre, Sound Oracle e altri. Sono incluse anche una licenza per Live 12.1 Intro e le lezioni di pratica di Melodics.

Pro e contro di Ableton Move

Pro

  • Strumento per la produzione musicale mobile e leggera
  • Workflow intuitivo (se si conosce Push)
  • Batteria, microfono e due altoparlanti integrati
  • Campionamento stereo a 44,1 kHz / 16 bit
  • 64 GB di memoria interna
  • Quattro tracce per quattro strumenti diversi
  • Modalità pattern
  • Sequencer a 16 step con blocco dei parametri
  • Costruzione molto solida (come tutti i dispositivi Ableton)
  • Integrazione con Ableton Live e Note, Ableton Link, Ableton Cloud
  • Controller per Live
  • Introduzione a Live 12.1 inclusa
  • Nuove funzionalità possibili grazie agli aggiornamenti del sistema operativo

Contro

  • Il prezzo
  • Non è inclusa una custodia

Ableton Move?

[26 settembre 2024] Oggi Ableton ha annunciato segretamente una data e un nuovo nome sul proprio sito web: Move. Ma cosa c’è dietro? Su internet non si trova nulla, a parte le registrazioni dei prodotti, cioè le domande di brevetto che riportano un hardware con questo nome. La data è fissata per l’8 ottobre 2024 e i berlinesi stanno facendo uscire il gatto dal sacco. Siamo più che entusiasti di vedere cosa sarà Ableton Move. Avete un’idea?

Cosa potrebbe essere il nuovo hardware o software Move di Ableton? Speculazione: Move significa movimento, quindi potrebbe essere qualcosa di mobile? Un Ableton Live 12 per le vostre tasche? Un’intelligenza artificiale con cui parlare in movimento per creare musica? O qualcosa di completamente diverso?

Lo scopriremo l’8 ottobre 2024, quando il segreto sarà svelato. Naturalmente vi terremo aggiornati qui. Oppure, se avete un’idea brillante, fatecela sapere nella sezione commenti.

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