I migliori sintetizzatori del 2022: Big polys, mini polys e altro
Scegliere i migliori sintetizzatori del 2022 non è stato un processo semplice! Il 2022 è stato un anno di novità, idee audaci, percorsi sfumati, ristampe e vintage vibes. Non è stata un’impresa da poco, ma detto questo, ecco la mia top 5…
I migliori sintetizzatori del 2022: alcune premesse
Ma prima, alcune premesse e alcuni prodotti che non sono entrati nella lista. Nel 2022, la valanga di sintetizzatori Behringer, che tutti attendevano, non si è materializzata, ma molti altri produttori sono riusciti a proporre prodotti molto interessanti.
Quest’anno Moog ha lanciato un’operazione nostalgia con la riedizione del Minimoog Model D e grandi cabinet modulari. Abbiamo visto prodotti interessanti di Artisan Instruments e siamo rimasti affascinati dalle manopole motorizzate della Nina di Melbourne Instruments. La Synthux Academy ci invita a progettare il nostro sintetizzatore, mentre ST Modular ha l’Euphoria di ispirazione Buchla pronto per le saldature da DIY. Dreadbox si è dedicata ai kit e alla nostalgia con Dysmetria e il ritorno di Erebus e Hades. Roland ci ha regalato l’ultimo JUNO.
Ecco quindi la mia top 5, che si concentra sui prodotti disponibili da quest’anno e su quelli con un’ampia gamma di budget e range di utilizzo.
Oberheim OB-X8
Il tanto sperato ritorno di Oberheim nel mondo dei sintetizzatori polifonici è avvenuto nel maggio 2022. Dopo aver recuperato il suo marchio, Tom Oberheim, con l’aiuto di Dave Smith di Sequential, ha deciso di celebrare l’eredità di Oberheim. L’OB-X8 riunisce gli elementi degli OB-X, OB-Xa e OB-8 in un sintetizzatore moderno e di ottima fattura.
Il layout è chiaro, semplice e molto suonabile; sembra un “classico” prima ancora di toccarlo. Si tratta di un sintetizzatore polifonico a 8 voci con due VCO per voce basati sul SEM/OB-X. I filtri provengono da tutte le machines e dal SEM e offrono un’ampia gamma di sfumature. È bi-timbrico, consente di riprodurre due suoni stratificati o divisi ed è dotato di 400 preset realizzati per sciogliere il cuore.
È il sintetizzatore che Tom era destinato a realizzare, ed è ricco e interessante come ve lo immaginate.
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MiniDexed
Non ve lo aspettavate, vero? Questo progetto sembra aver catturato l’interesde di tutti. L’idea che con un piccolo microcomputer a basso costo si possa costruire non solo una, ma un’intera banca di DX7 ci ha lasciati a bocca aperta. MiniDexed è un progetto Open Source creato da “probobopd“, ma è stato portato alla nostra attenzione dallo YouTuber Floyd Steinberg in un video in cui ci ha mostrato come assemblarlo.
MiniDexed funziona su un Raspberry Pi con lo shield Audio+ V2 e l’expander GPIO. È necessario un display LCD, una breadboard e un encoder. Il resto è costituito dal software che esegue fino a 8 istanze del plugin VST DEXED.
Si tratta di un oggetto straordinario, che a mio avviso supera di poco l’altrettanto eccellente Korg Volca FM2. L’FM2 ha fatto un salto di qualità offrendo 6 voci di sintesi FM compatibili con il DX7 in una piccola scatola con un’interfaccia usabile e un sequencer divertente.
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- MiniDexed Pagina github
Arturia MiniFreak
Un’evoluzione inaspettata del divertente e stravagante MicroFreak ci ha dato il sintetizzatore di cui non sapevamo di aver bisogno. Il MiniFreak prende l’engine matto e un po’ bizzarro del Microfreak e lo trasforma in un sintetizzatore polifonico dal suono adeguato. Dove il Microfreak era divertente, il Minifreak è fluido e pieno di brio, dove era stravagante, il Minifreak è versatile, innovativo e sperimentale. È il miglior sintetizzatore che abbia mai suonato negli ultimi anni.
Il MiniFreak è un sintetizzatore ibrido polifonico a 6 voci con 2 engine sonori che possono gestire uno qualsiasi dei 20 oscillatori digitali, diversi e affascinanti. Questi sono modellati da filtri analogici, un ADSR e un envelope in stile function, due LFO e un sequencer/arpeggiatore molto spicy.
Inoltre, è divertentissimo da suonare, ha un suono favoloso, è compatto e conveniente e se vi piace la sicurezza di fare musica al computer, viene fornito con una versione virtuale di se stesso per la vostra DAW. Il MiniFreak è il sintetizzatore che tutti dovrebbero avere.
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Cre8audio Est Beast
Quest’anno Cre8audio ci ha regalato due piccoli e fantastici sintetizzatori: l’East Beast e il West Pest. Mentre il West Pest è probabilmente più innovativo con la sua enfasi sul wavefolding, l’East Beast è un monosynth così divertente e gratificante che deve essere inserito in questa lista.
La star dello spettacolo è il PGH Filter di Pittsburgh Modular. Il sistema di controllo digitale è in grado di randomizzare le modalità del filtro e le forme d’onda dell’oscillatore.
I sintetizzatori non devono essere necessariamente imponenti e complessi. Dunque, possono essere compatti, divertenti, economici e suonare in modo incredibilmente semplice, offrendo al contempo nuovi luoghi e temi da esplorare. L’East Beast ci riesce magnificamente.
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- Cre8audio sito web
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Black Corporation ISE-NIN
Mentre si sente spesso parlare di potenziali o imminenti cloni del Roland JUPITER-8, Black Corporation lo ha già fatto, e lo ha fatto in modo eccellente. L’ISE-NIN è un’opera d’arte sotto forma di sintetizzatore. Cattura il cuore e l’essenza del classico polisynth Roland e lo offre in uno squisito sintetizzatore da scrivania.
ISE-NIN è un sintetizzatore analogico a 8 voci polifonico a doppio oscillatore. Segue il layout di JUPITER-8 con filtri passa-alto e passa-basso, noise, due envelopes ADSR e un VCA. È bi-timbrico, quindi è possibile stratificare due suoni e ognuno ha le proprie impostazioni di velocity, aftertouch e MPE. Dispone anche di un arpeggiatore e di un sofisticato microtuning. Ha un suono fenomenale e offre l’intera esperienza Jupiter attraverso il pannello frontale.
Inoltre, è di ottima fattura (ed è disponibile anche come kit da costruire), anche se le vendite sono state scarse. Infine, Black Corporation ha anche prodotto un modello molto limitato, di 5 esemplari, con uno schema di colori diverso, venduti per aiutare le associazioni di beneficenza non militari che operano in Ucraina.
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