Produzione vocale: 5 modi per migliorare il vostro suono
Prestare attenzione ai diversi aspetti della produzione vocale può aiutare la vostra musica a distinguersi dalla massa. Analizziamo 5 aree in cui è possibile migliorare.
Ottenere registrazioni e produzioni vocali professionali è sempre un’impresa ardua, soprattutto in uno studio domestico. Tuttavia, gli strumenti audio professionali sono più accessibili che mai, quindi è possibile farlo se si spendono con intelligenza tempo e denaro.
Produzione vocale
La DAW media ha alcuni potenti tool di produzione già di default al suo interno, quindi se si registrano buone performance vocali con il giusto gain staging si è già fatto la maggior parte del lavoro.
Tenete presente che molte registrazioni leggendarie sono state realizzate prima che esistessero aziende come iZotope o Antares. Se avete un grande cantante e una canzone ben scritta, il resto tende a cadere naturalmente al posto giusto, con relativa facilità.
Scegliere il microfono giusto
Quando si parla di home studio, la scelta della stanza adatta e del microfono giusto può essere un ottimo punto di partenza per ottenere buoni risultati. Ecco il primo grande dilemma: utilizzare un microfono dinamico o a condensatore?
La maggior parte di noi registra in ambienti non trattati acusticamente. Inoltre, siamo costretti a registrare in stanze in cui il rumore in background è talvolta un problema. In questi casi, i microfoni dinamici, soprattutto quelli adatti al broadcast, possono essere una salvezza.
Il motivo è che i microfoni adatti al broadcast hanno un pattern polare molto localizzato. Ciò significa che catturano molto meno le riflessioni della stanza rispetto ai microfoni a condensatore, rendendoli perfetti per il vostro home studio.
Se invece avete la fortuna di avere una stanza più silenziosa, trattata o semplicemente con un buon suono, allora l’uso dei microfoni a condensatore è un’opzione molto più valida. Inoltre, se non si dispone di un’interfaccia audio, è bene controllare le opzioni disponibili con connessione USB.




Ho bisogno di un preamplificatore?
Se avete scelto di utilizzare un microfono dinamico, la risposta è “generalmente sì”. Quando si aumenta il gain dei preamplificatori all’interno dell’interfaccia audio media, scoprirete quanto aumenterà anche lo spiacevole rumore di fondo.
Questo problema ci porta a una delle differenze principali che si possono trovare nei preamplificatori microfonici: il gain discreto. Con un preamplificatore a gain discreto, è possibile aumentare considerevolmente il livello di ingresso, senza aumentare in modo evidente il rumore di fondo.
Un preamplificatore microfonico in-line, come un Cloudlifter, è un’ottima soluzione per i microfoni dinamici a basso livello d’uscita come l’SM7B. Tuttavia, se si desidera un maggiore controllo sul livello, un preamplificatore dedicato con alimentazione propria è un’opzione migliore.
È possibile trovare preamplificatori microfonici decenti anche sui desk per il missaggio. In questo modo è possibile controllare il livello e modificare il tone, e in alcuni casi regolare la compressione.






Registrare attivando il compressore
I moderni produttori “da cameretta” possono cavarsela applicando la compressione in post-produzione. Tuttavia, negli studi professionali è ancora una procedura “standard” registrare le voci con un amplificatore di livellamento attivo, così da ridurre i picchi dei transienti.
In questo modo è più facile fare layer di seconde voci e armonie, ottenendo un suono coeso che spicchi nel mix. Inoltre, se le tracce vocali sono ben registrate e hanno una buona dinamica, il bus compressor sul gruppo vocale non dovrà reagire a picchi irregolari.
Per questo compito, gli amplificatori di livellamento con parametri dipendenti dall’input sono un’ottima scelta. Allo stesso modo, l’utilizzo del tempo è un fattore importante quando si lavora da soli. Nessuno vuole stare a regolare il compressore per ore a scapito delle idee che si sta cercando di registrare.
Sia che si utilizzi un LA-2A o un clone del 1176, il workflow in stile “set-and-forget” di questi processori li rende ideali per il tracking delle voci. Non sono economici, ma sentirete una grande differenza sulle vostre voci.




Correggere le voci
Una voce può essere registrata in una take o in diverse sezioni. Ad ogni modo, disporre di tool audio in grado di correggere l’intonazione e il tempo e di ridurre gli artefatti come le plosfere o le sibilanti è essenziale per ottenere quel suono professionale.
Quando si parla di voci, vogliamo una dinamica che sia emotivamente coerente in tutte le strofe e i ritornelli. Quando si dispone di tool precisi per aggiustare gli errori di intonazione e di tempo, ci si può concentrare sul registrare le migliori take possibili senza preoccuparsi di piccole imperfezioni.
Un software come Melodyne offre una panoramica dell’intonazione della traccia vocale direttamente su un piano roll e consente di modificare l’intonazione di qualsiasi nota di uno specifico passaggio. Inoltre, è possibile regolare il gain e persino cambiare le formanti.
Continuando la lista, iZotope RX è una suite per l’elaborazione del parlato che consente di ridurre qualsiasi rumore o ambiente indesiderato da una registrazione vocale. Inoltre, è possibile eliminare “click”, “pop” e altri artefatti dalla voce stessa.








Utilizzare gli effetti
Un uso attento di delay e riverbero può fare la differenza tra un suono di voce amatoriale ed uno professionale. Allo stesso modo, l’uso intelligente e parsimonioso di effetti di modulazione come il chorus può conferire alle voci e alle armonie quel sapore retrò.
La maggior parte degli effetti di cui avete bisogno sono già inclusi nella vostra DAW, bisogna solo capire come e quando utilizzarli. Il riverbero, ad esempio, è un elemento essenziale per il suono della voce main. È quindi importante trovarne uno che si adatti bene sia alla voce che al mix.
In tutto ciò, utilizzare i bus per gli effetti in parallelo nella vostra DAW è sicuramente un modo versatile per utilizzare lo stesso plugin di riverbero o delay su molte tracce vocali. Inoltre, è possibile instradare le uscite delle tracce vocali e dei return degli effetti su un gruppo vocale “master” per effettuare regolazioni su tutte le voci contemporaneamente.
Prima di investire in un software costoso come Antares Auto-Tune, semplicemente perché molto utilizzato nell’industria musicale, assicuratevi di provare le demo. Un buon suono di voce è spesso attribuito al suo carattere unico, piuttosto che alla somiglianza con tutti gli altri brani su Spotify.


Ulteriori Informazioni:
*Questo articolo contiene link promozionali che ci aiutano a finanziare il nostro sito. Non preoccupatevi: il prezzo per voi rimane sempre lo stesso! Grazie per il vostro sostegno.