Cherry Audio Chroma – L’ultimo ruggito dell’ARP immortalato in un software
Il nuovo Cherry Audio Chroma porta nei nostri arsenali sonori un synth molto ricercato e con esso un mucchio di nostalgia e affetto.
La storia dell’ARP Chroma è quella di “ciò che avrebbe potuto essere”. Sviluppato a cavallo degli anni ’80, non vide mai la luce sotto la bandiera ARP. Purtroppo, ARP dichiarò bancarotta nel 1981 e il Chroma IP fu venduto alla CBS Musical Instruments e prodotto come Rhodes Chroma.
L’ARP/Rhodes Chroma
Ci sono numerose storie di truffe quando si tratta della vendita di quella proprietà intellettuale. Se la ARP non avesse perso così tanto denaro con l’Avatar, avrebbe potuto essere lo strumento che avrebbe risollevato le sue sorti. Ahimè, non fu così. Il Chroma ebbe vita breve. Nacque in un momento cruciale per lo sviluppo dei sintetizzatori.
Per certi versi, era all’avanguardia, per altri era un po’ indietro. E come molti strumenti ARP dell’ultima epoca, sono molto apprezzati e ricercati. Ebbene, non cercate più. Cherry Audio ha fatto ancora una volta la sua magia e ha realizzato il Cherry Audio Chroma.
L’hardware originale era davvero all’avanguardia per l’epoca. Sedici voci di sintesi analogica, multitimbricità e la promessa di una polifonia after touch, anche se pochi modelli venivano effettivamente spediti con il kit di pressione polifonica installato.
Il Cherry Audio Chroma
Come ha fatto Cherry Audio a reinterpretare questa bestia nel 21° secolo? Beh, di certo ha l’aspetto di un Chroma! L’hardware è stato uno dei primi synth a utilizzare pulsanti a membrana, circa un anno prima del DX7. Questi ultimi sono stati “replicati”, ma con un modo molto più bello di usarli.
Facendo clic su un pulsante, appare un menu contestuale. Oppure, se il pulsante necessita semplicemente di un valore, è sufficiente fare clic, tenere premuto e trascinare verso l’alto o verso il basso per regolarlo. È anche possibile fare doppio clic sul pulsante e digitare il valore. L’esclusivo sistema di configurazione del Chroma permetteva di instradare i segnali come se fossero patchati come in un modulare. Davvero unico per l’epoca!
Expander incluso
Per ottenere la massima esperienza Chroma, Cherry Audio ha incluso un Expander. E quando dico grande, intendo grande. Il suono è ENORME! E anche se solo alcuni dei modelli hardware avevano l’aftertouch polifonico, ora è possibile sperimentarlo pienamente con Cherry Audio Chroma!
Il plugin è dotato di oltre 450 preset, compresi quelli originali. Può anche importare i Sysex originali di Chroma, se ne avete qualcuno in giro!
Ulteriori informazioni
Cherry Audio Chroma è disponibile da subito a soli 70€ e, se acquistato tramite il negozio Cherry Audio, il 5% di tutti i proventi del mese di maggio sarà devoluto alla favolosa Alan R. Pearlman Foundation.
*Questo articolo contiene link promozionali che ci aiutano a finanziare il nostro sito. Non preoccupatevi: il prezzo per voi rimane sempre lo stesso! Grazie per il vostro sostegno.
2 risposte a “Cherry Audio Chroma – L’ultimo ruggito dell’ARP immortalato in un software”
e possibile collegare una tastiera
Ciao Franco, innanzitutto grazie per il tuo commento. Si, come tutti gli strumenti software, il plugin può essere controllato e suonato tramite una tastiera MIDI.
Se hai altri dubbi non esitare a chiedere, a presto!