Mac Studio M1 Ultra: ne avete davvero bisogno per la musica?

26 Giu 2023 a cura di Gianmarco Gargiulo | Tempo di lettura approssimativo: 4 minuti

Lo vogliamo, ma abbiamo davvero bisogno del Mac Studio? · Fonte: Frankie, Unsplash

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l verdetto è unanime: il Mac Studio è un ottimo prodotto. Quando è equipaggiato con il processore ARM M1 Ultra, è semplicemente in una lega a sé stante.

La maggior parte delle recensioni che troverete su tutti i blog e le pubblicazioni rispettabili in circolazione lo consideravano semplicemente il Mac più veloce mai lanciato. Tuttavia, la domanda rimane: È davvero necessario spendere quattromila dollari per avere un sistema da studio decente?

Cosa dicono le recensioni del Mac Studio?

Alcuni dei più rinomati blog e media tecnologici hanno elogiato il nuovo Mac Studio. “Le prestazioni sono impressionanti“. (Oliver Nickel, Golem). “È velocissimo” (Monica Chin, The Verge). “Apple ha finalmente un desktop Mac in grado di competere con le workstation PC nella fascia dei 5.000 dollari“. (D. Hardawar, Engadget).

Anche la stampa specializzata è rimasta stupita dalla velocità di rendering video, dall’elaborazione delle immagini e dalle impressionanti opzioni di connettività.

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Il Mac Studio ha fatto una buona impressione anche a YouTubers come Mary Spender. Ha la capacità di esportare 30 GB di video 4K ProRes in soli 24 secondi, il che è sicuramente un’ottima prestazione. Il sistema di ventole silenzioso consente di posizionare i microfoni nelle vicinanze, senza il rischio di disturbi nelle registrazioni. L’apertura di applicazioni professionali come i sistemi DAW o il richiamo dei progetti avviene quasi istantaneamente. Inoltre, Spender ha constatato che l’efficienza energetica del Mac Studio è notevole. Rispetto a un PC desktop equivalente, il risparmio energetico è stato di circa mille chilowattora all’anno!

M1 Ultra Mac Studio: Quanto è Ultra?

Ci sono tuttavia alcuni aspetti che ci infastidiscono un po’. All’evento Peek Performance di Apple, la GPU del Mac Studio è stata confrontata con l’ RTX 3090 di Nvidia. Come è emerso, i primi benchmark hanno scoperto che le due non sono paragonabili e che una GPU ritenuta “discreta” è ancora molto più potente. A peggiorare le cose, c’è la netta mancanza dell’aggiornabilità e della modularità a cui siamo abituati. Tutto è installato saldamente sulla scheda, il che rappresenta un progressivo allontanamento dal Mac Pro verso il settore consumer. Anche la limitazione delle dimensioni della RAM e dell’SSD è alquanto insoddisfacente.

Il confronto delle prestazioni della CPU

M1 Ultra è superato da NVidia

Lo Studio Display ha ricevuto recensioni per lo più contrastanti, mentre alcuni non sono rimasti convinti, per usare un eufemismo. A parte il prezzo astronomico, ci sono stati diversi aspetti che non hanno convinto. Il sistema a sei altoparlanti non dava un’immagine particolarmente accurata del formato Spatial Audio di Apple. Inoltre, la selezione di supporti è configurata in fabbrica e non può essere modificata a posteriori, il che, francamente, non è il massimo. Nel frattempo, anche la webcam integrata è di qualità inferiore, ma almeno Apple ha promesso di risolvere il problema con un aggiornamento del software.

Il Mac Studio ha senso per gli home producers?

L’ondata di entusiasmo iniziale per il Mac Studio ci ha investiti tutti, con promesse di prestazioni impressionanti. Una volta esaminate le recensioni e i benchmark, ci si trova di fronte alla verità. Si tratta al massimo di un desktop semi-professionale. Come molte altre tecnologie destinate al mercato della creazione di contenuti, offre soluzioni di tipo “coltellino svizzero” a un pubblico facilmente impressionabile. Per gli studi professionali che desiderano passare a una workstation Apple, il Mac Studio non è il massimo. Senza possibilità di aggiornamento, semplicemente non è uno strumento sostenibile e a prova di futuro. Per questo è probabile che molti opteranno per il nuovo Mac Pro.

iMac

Dall’altra parte del mercato, Apple potrebbe aver fissato il prezzo del Mac Studio appena fuori dalla portata degli utenti di home studio. Si tratta di una svista non da poco, visto che gli home producer dominano il settore a livello mondiale in termini di quantità di musica pubblicata e di vendite di interfacce audio, microfoni USB e plug-in.

Questo significa che non vedremo MacBook Studio in giro?

I “produttori da camere da letto” sono responsabili di un gran numero di canzoni, album e colonne sonore di grande successo commerciale. Quindi, per quanto riguarda l’M1 Ultra, attualmente sono pochi gli scenari in cui si troverebbe in difficoltà. Questo include progetti DAW di grandi dimensioni con oltre settanta tracce. I produttori moderni lavorano principalmente con strumenti software, plug-in di effetti, campioni e loop. Quindi sono solo i plug-in più pesanti per la CPU come Arturia Pigments, Spectrasonics Omnisphere o gli strumenti NI Kontakt più intensivi a richiedere più potenza, soprattutto quando si utilizzano più istanze.

Cosa c’è all’orizzonte degli home producers?

Apple richiede certamente un budget non da poco per l’M1 Ultra Mac Studio. Tuttavia, molti dei formati di connettività di cui è dotato sono obsoleti e non soddisfano le specifiche dei professionisti. In futuro, speriamo che i prodotti mobili si innovino grazie alla crescente potenza di elaborazione offerta dalle nuove CPU. Vedremo mai un MacBook Studio con un’interfaccia audio integrata? Che ne dite di un iPad Studio con trigger MIDI a latenza zero? Anche un “AirPods Studio” a bassa latenza come l’AIAIAI TMA-2 sarebbe utile ai producers mobili dell’attuale generazione.