a cura di Edoardo Morena | Tempo di lettura approssimativo: 5 minuti
Mateus Asato: il fenomeno neo-soul - Intervista

Mateus Asato: il fenomeno neo-soul - Intervista  ·  Fonte: Passione Strumenti

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Conosciamo meglio le influenze e le ambizioni di Mateus Asato, il chitarrista neo-soul che si sta facendo strada nel mondo della musica.

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Chi è Mateus Asato

Mateus Asato è certamente una delle nuove e più interessanti leve della community chitarristica mondiale. Pochi possiedono una gamma stilistica così ampia, combinata con un grande fraseggio, skill impressionanti, musicalità e gusto.

Il giovane brasiliano ha avuto finora una carriera straordinaria, che va ben oltre il semplice “fenomeno di internet del momento”. Abbiamo incontrato il chitarrista al Guitar Summit a Mannheim dello scorso anno, ed è stato così gentile da rispondere a tutte le nostre domande.

Nasce il 29 dicembre 1993 a Campo Grande, in Brasile, ha iniziato ad approcciarsi alla musica all’età di nove anni appassionandosi alla chitarra acustica. Prendendo come modello soprattutto chitarristi brasiliani come Juninho Afram, Kiko Loureiro e Edu Ardanuy, dopo solo un anno è passato alla chitarra elettrica.

Tra le sue influenze principali compaiono gli iconici: Joe Satriani, Eddie Van Halen, Paul Gilbert e John Petrucci.

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L’ascesa di Mateus sui social media

L’ascesa al milione di followers su instagram parte nel 2013, periodo in cui Mateus Asato frequentava il Musicians Institute (GIT) di Los Angeles.

Questa notorietà non si è limitata a rimanere costretta all’interno dei social, anzi, l’ha portato in tour con Tori Kelly, Jessie J. e persino Bruno Mars.

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Come se non bastasse John Mayer l’ha definito uno dei migliori chitarristi al mondo ed anche Guitar Magazine lo annovera tra i migliori 50 chitarristi del nostro tempo! 

Il gear di Mateus

Ovviamente Mateus ci parlerà della sua strumentazione nel corso di questa intervista, ma è bene iniziare con una panoramica molto riassuntiva del suo gear.

Ormai Asato gode della stima di Suhr che ha realizzato per lui delle stupende chitarre signature. 

Tra queste possiamo trovare una superstrat: la Classic S. Mentre la categoria Telecaster presenta una scelta più varia: Classic T MN, Classic T WH e Classic T Gold Foil.

Lato amplificatori utilizza un Suhr Badger 35 e talvolta sperimenta provando qualche amplificatore Bogner. Come scoprirete nel corso dell’intervista cambia effettistica di continuo aggiornando e ampliando in base alle esigenze. Sicuramente va nominato il suo pedale signature realizzato da Jackson Audio: l’Asabi

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Mateus Asato- L’Intervista

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Passione Strumenti: Qual è stata la novità più grande di quest’anno in termini di gear?

Mateus Asato: Credo due pedali. Il “The Protein” della Brown Amplification e il “LVL” della 1981.

PS: Qual è il tuo amplificatore preferito in fase di registrazione?

MA: Domanda complessa! Amo moltissimo il mio Bogner Shiva 20th Anniversary. Credo sia lui il mio preferito in studio!

PS: Invece il tuo amplificatore preferito per i live?

MA: In realtà ne ho due: il Badger 35 della Suhr e il Matchless DC30.

Pedali, amplificatori e altro ancora…

PS: Qual è il tuo stompbox preferito?

MA: Purtroppo ora ho dimenticato il nome; si tratta di un riverbero della Neunaber, ma tanto uno qualsiasi dei loro riverberi suona benissimo!

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PS: Single coil o Humbucker?

MA: Decisamente i Single Coil, apprezzo anche il loro rumore di fondo!

PS: Sei più un tipo da Cassa microfonata o da simulazione e IR?

MA: Cassa Microfonata!

PS: Ti trovi meglio con monitoring in-ear o classica cassa spia?

MA: Preferisco usare i monitor! Non impazzisco per gli in-ear…

Creare il suono di Asato

PS: Cosa serve per riprodurre e creare il tuo suono?

MA: Un ottimo amplificatore con tanta headroom, un bel riverbero, sicuramente un delay e un paio di overdrive. Abbastanza semplice!

PS: Attualmente chi è il tuo chitarrista preferito?

MA: Steve Lukather!

PS: Invece il tuo chitarrista preferito in generale?

MA: Eddie Van Halen!

PS: Passiamo ora agli album; qual’è il tuo album preferito più recente?

MA: Direi “Screaming in the Dark” dei The Band Camino.

PS: Il preferito di tutti i tempi?

MA: Probabilmente “Continuum” di John Mayer. Lo adoro!

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Tecniche

PS: Un elemento che ti contraddistingue è il tuo fraseggio, cosa lo caratterizza e cose è veramente importante per te?

MA: Credo che l’aspetto più importante sia il raccontare una storia. Evitare che suonare diventi puro esercizio meccanico. Poi anche il tocco sullo strumenta ha la sua importanza.

PS: Il tuo riff preferito?

MA: “As I am” dei Dream Theater o “In the Name of God”. O almeno mi vengono questi due in questo momento. Probabilmente ce ne sono molti altri!

PS: Hai una progressione accordale preferita?

MA: Sì, in F: Bb – Bb/C – Am – Dm. La suonerei a sfinimento!

PS: Come strutturi i tuoi arrangiamenti che combinano armonia e melodia?

MA: Di solito inizio ad imparare la melodia che molto spesso coincide con la linea di voce. Successivamente, utilizzando double-stops, accordi e rivolti aggiungo al di sopra di questa tutto ciò che completa l’arrangiamento.

Lo Stile Musicale e le Influeze

PS: Da dove deriva il tuo stile neo-soul?

MA: In realtà fino a poco fa non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo genere. L’ho approcciato principalmente per necessità quando, nel 2015, ho suonato con Tori Kelly, una cantante R&B.

R&B e neo-soul hanno tanti punti in comune e ascoltando ed ispirandomi ad artisti come D’Angelo o Lauryn Hill ho integrato gli elementi caratterizzanti di questo genere nel mio playing.

Le Signature di Mateus Asato

PS: Ti va di parlarci delle tua chitarre signature?

MA: Partiamo dalle due nuove Suhr, che io chiamo “The Twins T” (Classic T e Classic T Gold Foil). Una monta single coil MAT ed ha anche la paletta reverse. L’altra “gemella”, presenta la stessa finitura ma ha la paletta “normale” e due pickup Lollar Gold Foil.

Il progetto è nato durante la produzione della 2020 Black T (Classic T MN).

Desideravo che la Gold Foil fosse di ispirazione vintage con  un suono simile a quello di alcune Gretsch che amo molto. 

PS: Mateus ti ringraziamo tantissimo per questa intervista, è stato un vero piacere!

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Mateus Asato: il fenomeno neo-soul - Intervista

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