Effetti Synth! 5 sintetizzatori con sezioni di effetti stellari
Trasformate la vostra sintesi e il vostro sound design con gli effetti per synth. Le sezioni di modulazione e di delay di questi cinque strumenti possono far viaggiare i vostri suoni in territori nuovi e selvaggi. Siete pronti?
Effetti Synth
Da quando i produttori hanno iniziato a collegare circuiti analogici ai percorsi del segnale delle loro macchine di sintesi, è iniziata ufficialmente l’inclusione di effetti all’interno di questi strumenti.
Le cose sono iniziate a muoversi con i primi chorus analogici della Roland e della Korg e con i multieffetti digitali della fine degli anni ’80, ma oggi gli effetti sono diventati tanto sofisticati quanto i circuiti di generazione del suono che intendono colorare. Talvolta analogici, ma più spesso digitali, sono diventati parte integrante del processo di sintesi.
Sebbene sia sempre piacevole avere un po’ di riverbero e modulazione in un sintetizzatore, alcuni si sono spinti oltre, dando vita a strumenti in cui gli effetti possono alterare completamente il suono originale. Riconoscendo l’importanza di una buona sezione effetti, molti produttori hanno persino stretto partnership con aziende produttrici di effetti di terze parti per aggiungere un po’ di brio al loro percorso del segnale.
Se siete alla ricerca di un sintetizzatore con una sezione effetti che non si limiti a mettere un po’ di riverbero, continuate a leggere.
Serie DeepMind di Behringer
Con tanti cloni di sintetizzatori di qualità nella loro scuderia, si potrebbe dimenticare che Behringer produce anche strumenti originali. La serie DeepMind è nata come progetto ispirato a Juno, ma si è evoluta in qualcosa di completamente a sé stante. La serie comprende i modelli DeepMind 6, DeepMind 12 e DeepMind 12D, un modello formato desktop, anch’esso con sezione effetti.
Prendendo in prestito algoritmi da TC Electronic, Midas e Klark Teknik (tutti facenti parte del gruppo Music Tribe), gli strumenti della serie DeepMind sono ricchi di effetti di alta qualità. Offrono quattro sezioni di effetti, tra cui riverberi (qualcuno ha detto Lexicon 480L?), effetti di modulazione, EQ, un’emulazione del compressore valvolare Fairchild 670 e molto altro ancora. È quasi come avere una DAW nel proprio sintetizzatore.
Roland GAIA 2
Roland è stato un pioniere degli effetti per i sintetizzatori, con il D-50 che è stato uno dei primi a disporre di una sezione multieffetto. Questa tradizione continua ancora oggi, con la serie MFX di emulazioni digitali di effetti classici Roland e Boss che si trova in molte delle loro macchine moderne.
Uno strumento recente in cui gli effetti sono particolarmente ben implementati è il GAIA 2. Sintetizzatore molto potente, questo ibrido wavetable/virtuale analogico dispone di 53 effetti, che vanno dal riverbero, al chorus e al delay fino ad approdare su lidi più esoterici come lo scatter e il lo-fi, oltre al nuovo shimmer reverb, che aggiunge alla coda del riverbero cambiamenti di pitch in stile Eventide.
Dreadbox Typhon offre ottimi effetti
L’azienda greca Dreadbox è nota per la sua attenzione ai dettagli analogici. Il monofonico Typhon sembra un tipico strumento Dreadbox, con i suoi due oscillatori completamente analogici, il filtro a 4 poli e i VCA. Tuttavia, questo succoso percorso del segnale si dirige verso il regno digitale, con 12 effetti DSP per gentile concessione della lungimirante azienda di plugin Sinevibes. L’abbinamento sembra venire dal paradiso – o in questo caso, dall’Eliseo, visto che a Dreadbox piace fare riferimento alla mitologia greca.
Distorsione, bit crusher, chorus, ensemble, flanger, delay e riverbero sono tutti presenti, pronti a trasformare le vostre pulite note analogiche in meraviglie digitalizzate. C’è anche un ingresso audio esterno, che permette di far passare qualsiasi cosa abbiate nel vostro studio attraverso il circuito.
La serie Logue della Korg
Collaborare con un’azienda di effetti di terze parti è cool. Rendere open source la sezione effetti del proprio sintetizzatore e permettere a chiunque di farci ciò che vuole, è geniale. È proprio quello che ha fatto Korg con la sua serie di strumenti Logue, che attualmente comprende il Minilogue XD, il Nu:Tekt NTS-1 MKII e il Drumlogue.
Mentre la sezione user oscillator del Multi Engine si prende tutte le attenzioni, la sezione user effects è altrettanto fantastica. Aggiunge una serie di nuovi effetti di modulazione custom a complemento di quelli già presenti. Sinevibes (vedi sopra) ne produce e vende alcuni interessanti, ma ce ne sono molti altri gratuiti. Se siete abbastanza esperti di codice, potete anche programmarveli da soli.
Il Moog One e i suoi effetti
Probabilmente gli effetti non sono la cosa principale a cui si pensa quando si pensa ad un Moog One. Tuttavia, è logico che un synth Moog così lussuoso abbia anche una bella sezione effetti. Una sezione che include gli algoritmi di riverbero della famosa Eventide, per giunta.
il Moog One ha due sezioni effetti separate, uniche parti del percorso del segnale non al 100% analogiche: effetti synth ed effetti master. Essendo tri-timbrico, ce n’è uno per ciascuno dei tre sintetizzatori principali. Questi includono vari delay (con emulazioni di nastro e BBD), effetti di modulazione come chorus, flanger e ensemble. In più, ci sono degli extra unici come un resonator e due vocoder. Dedicati alla sezione master, troviamo i riverberi Eventide, tra cui lo shimmer, il plate e il blackhole. Quest’ultimo è sempre la mia prima scelta.
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