Analog Modeling: Ricreare l’iconico suono del Roland SH-101
Sebbene alcuni puristi preferiscano il suono dell’SH-2 o le funzionalità dell’MC-202, l’iconico Roland SH-101 resta uno dei sintetizzatori mono più ricercati degli anni ’80. Il design e l’architettura semplici ma estremamente intuitivi ne fanno uno strumento creativo da cui trarre ispirazione, in grado di produrre una vasta gamma di suoni.
Quali sono i migliori plugin per ricreare i suoni del Roland SH-101?
In una DAW, creare uno strumento software che sia entusiasmante da usare come l’hardware originale non è mai un compito facile.
In questo articolo, esamineremo alcune delle migliori emulazioni di SH-101 disponibili, poi analizzeremo il modo in cui l’101 è stato utilizzato nelle produzioni musicali, e infine tratteremo alcune tecniche per ottenere un suono più autentico anche utilizzando un software.
Togu Audio Line Bassline 101
Come per la maggior parte dei plugin TAL, l’interfaccia è una replica quasi identica dell’originale, con alcune caratteristiche aggiuntive per migliorare l’esperienza dell’utente. Il carattere del TAL-Bassline 101 è piuttosto scuro per essere un plugin, il che lo rende immediatamente più realistico.
È stato fatto uno sforzo consapevole per preservare gli aspetti del SH-101 che lo hanno reso uno strumento unico. Il mixer delle sorgenti è presente, con l’aggiunta del filtro FM, e anche il sequencer incorporato è davvero simile all’originale, nonostante le modifiche al metodo nativo di inserimento delle note.
D16 Group LUSH-101
Il D16 LUSH-101 riprende l’architettura originale dell’SH-101 e la spinge ai suoi limiti. Non si tratta più di un monosynth, ma di un polysynth multitimbrico con espansioni in quasi tutte le direzioni possibili.
L’interfaccia è divisa in 3 sezioni: I controlli principali per l’editing delle patch, l’ampia matrice di modulazione e il mixer, per bilanciare gli 8 layer.
Con le infinite funzioni ed effetti aggiuntivi, il LUSH-101 assomiglia più a Sylenth o a Massive e rende l’utente leggermente più incline a immergersi nella libreria di patch piuttosto che a progettare suoni da zero.
Roland Cloud SH-101
Roland è arrivata in ritardo nel mondo dei sintetizzatori software, ma si è presentata alla festa con decenni di esperienza nello sviluppo e con pochissimi vincoli di budget, se non addirittura assenti.
Questa emulazione è in grado di produrre accuratamente tutti i suoni dell’SH-101, ma come ci si può aspettare i dettagli più fini e le idiosincrasie sono più difficili da replicare su software. Ciò significa che il sintetizzatore si comporta in modo leggermente diverso in termini di interazione tra le varie sezioni.
La modulazione, soprattutto se automatizzata su tempi più lunghi, produce un risultato diverso e il sequencer ha una sensazione e un approccio leggermente diversi.
Il ruolo del Roland SH-101 nella musica
Il suono del 101 è quasi sempre stato sinonimo di musica dance. La sua architettura privilegia in genere lead e bassline, mentre il sequencer integrato offre un’ottima piattaforma di partenza per qualsiasi idea basata su loop, rendendo rapida la creazione di nuovi ritmi o melodie.
Artisti come Aphex Twin, Autechre, Orbital e The Chemical Brothers hanno utilizzato ampiamente l’101 nelle loro produzioni. È diventato uno strumento in grado di dare un senso di euforia alla loro musica.
Nel frattempo, altri artisti come i Portishead lo hanno utilizzato in modo completamente diverso. Al contrario, hanno creato suoni quasi da theremin come in Mysterons, il brano di apertura del loro album di debutto trip-hop, Dummy.
Artisti techno come Mathew Jonson e Sebastien Mullaert dei Minilogue si sono spinti ancora più in là, utilizzando il 101 in modo così estensivo da diventare dei virtuosi, andando ben oltre le possibilità di ciò che lo strumento era destinato a fare. L’SH-101 e l’MC-202 sono anche i preferiti del guitar hero dei RHCP John Frusciante con il suo progetto Trickfinger.
Ricreare il classico suono del 101
Come per la maggior parte degli strumenti hardware, l’esperienza che si prova utilizzando un Roland SH-101 vintage o anche il più recente SH-01A della serie Boutique di Roland è impossibile da eguagliare con un plugin software. Tuttavia, ci sono alcuni tratti distintivi del design del 101 da tenere in considerazione se si cerca di creare un suono più organico:
- La limitazione della sezione dell’inviluppo, dato che il filtro può essere scollegato solo se controllato tramite CV.
- Il sequencer integrato può sfalsare la griglia della tua DAW in modo molto gradevole, dando ai pattern una sensazione diversa.
- Il controllo del portamento o del glide è fondamentale per ottenere lead o bassline dal suono più autentico
Ulteriori informazioni sull’hardware vintage e sul software modelling:
- Gruppo Facebook per gli utenti dell’ Roland SH-101/SH-01A
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