I migliori kit di batteria elettronica: quale batteria elettronica comprare?
State cercando di acquistare il non plus ultra della batteria elettronica? Non cercate oltre. Ecco la nostra guida alle migliori batterie elettroniche disponibili ad oggi.
Guida completa alle migliori batterie elettroniche
Batteria Elettronica: Roland VAD706 e-Drum Set
Non sarà una sorpresa per molti che questo breve elenco contenga due kit della Roland. La Roland è ormai sinonimo della migliore qualità quando si tratta di batterie elettroniche. I loro kit V-Drum sono stati lanciati alla fine degli anni ’90 e hanno continuato a dominare il mercato da allora. Le ragioni principali di questo dominio sono due. In primo luogo, le loro teste in tessuto mesh sono state tra le prime sul mercato e hanno finalmente offerto quel feel di quando si suona vere pelli batteria.
Il secondo motivo è il modulo della batteria elettronica, talvolta chiamato “il cervello”. Le V-Drums hanno sempre utilizzato una potente tecnologia di modellazione. Prima si trattava di COSM, ovvero Composite Object Sound Modelling. Ora utilizzano il Prismatic Sound Modelling. In parole povere, fondono suoni altamente multicampionati e poi li modificano con tecniche di modellazione al fine di ottenere suoni veramente realistici.
Il primo kit Roland di questa lista è il VAD706. Ultimamente si sta diffondendo la tendenza delle batterie elettroniche ad abbandonare i pad piccoli e sottili per utilizzare fusti acustici di dimensioni reali. Sebbene questo non influisca sulla qualità del suono, aumenta decisamente la presenza sul palco delle batterie elettroniche, portandole allo stesso livello delle loro originali versioni acustiche. All’inizio ero scettico, ma suonare un kit con fusti di dimensioni reali offre sicuramente un’esperienza più naturale per coloro che hanno imparato a suonare picchiando lo strumento acustico.
La VAD706 è disponibile in quattro splendide finiture e trasuda qualità da ogni poro. Per il prezzo che ha, si potrebbe pensare che la Roland possa quantomeno includere un supporto per rullante e hi-hat, insieme ad un pedale per il kick. La loro omissione sembra meschina e rovina un po’ la mia opinione su quello che, per il resto, è un kit pressoché perfetto.
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Alesis Strike Pro Edizione Speciale e-Drum Set
Presente nel settore delle batterie elettroniche da quasi lo stesso tempo di Roland, la Alesis si è creata una reputazione di eccezionale rapporto qualità-prezzo. Sono riusciti a combinare pad di buona qualità con moduli che hanno incluso molti sample ottimi dalle loro librerie. Ricordo di aver lavorato su alcuni campioni del modulo DM10 con il grande Steve Howell della Hollow Sun, ai tempi. Il DM10 era il fulcro del loro kit top di gamma all’epoca.
La Strike Pro SE, invece, è attualmente il top della gamma Alesis e continua a mantenere viva l’etica del rapporto qualità-prezzo. Utilizzando teste in mesh e fusti di batteria reali e di dimensioni ridotte, la Strike Pro SE offre un grande impatto sia visivamente che all’ascolto. Non ha la stessa presenza scenica della VAD di Roland, ma offre una quantità impressionante di kit. La grancassa, il rullante e i quattro tom si trovano su un robusto rack, con quattro pad per i piatti. È incluso anche un “vero” hi-hat ma, come per la Roland, non è presente il suo supporto. Tuttavia, presso i rivenditori sono disponibili dei comodi bundle.
Il modulo Strike Pro si colloca a metà strada tra i prodotti di fascia alta della Roland e le unità meno complesse presenti nei kit più economici della Alesis. Dispone di un’infinità di connettori trigger, di uno slot per schede SD e di una porta USB, oltre al solito MIDI. Lo schermo a colori è davvero bello: visualizza immagini a colori del kit e viene fornito con un’applicazione di editor per computer. Sebbene non abbia la super tecnologia di modellazione della Roland, è più che competitiva grazie alla sua eccellente collezione di sample.
Per chi ha un budget più moderato, l’Alesis Strike Pro Special Edition offre un incredibile rapporto qualità-prezzo.
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Yamaha DTX10K M/X e-Drum Set
Altrettanto longeva come i precedenti brand qui citati, la Yamaha produce batterie acustiche ed elettroniche di alta qualità da decenni. Tuttavia, si ha come l’impressione che non siano mai stati veramente in cima alle classifiche. Tuttavia, la realtà è un’altra, dato che il nome Yamaha è ormai sinonimo di qualità e artigianalità. Entrambi questi attributi sono ben rappresentati nella DTX10K.
Simile all’Alesis Strike Pro, la DTX10K è dotata di fusti per tamburi piccoli e rinuncia a un kick full size a favore di uno di dimensioni più ridotte. Questo va a suo vantaggio se siete interessati a fattori come lo spazio occupato, lo stoccaggio e il trasporto. Inoltre, è dotata di un supporto per hi-hat, un’aggiunta molto gradita (Roland e Alesis, prendete nota!). Tutto l’hardware offerto è effettivamente di qualità eccezionale. I suoi robusti morsetti e i piedini d’appoggio di grandi dimensioni vi daranno la massima fiducia nella sua stabilità.
Il modulo è altrettanto robusto, con un bel guscio protettivo in ABS. I connettori trigger sono ragionevoli, ma le connessioni extra disponibili sono molte meno rispetto ad altri modelli presenti in questo articolo. Detto questo, la qualità dei sample è quella che ci si aspetta da Yamaha. Si presume che utilizzi la tecnologia AWM2 e offre alcune opzioni di configurazione molto avanzate attraverso un classico sistema a “matrice” Yamaha. I settaggi per il tuning, le sordine, gli effetti e altro ancora sono facilmente configurabili per ogni pad. Ci sono anche controlli dedicati per l’ambience, la compressione e gli effetti nella sezione Kit Modifier.
Una delle cose più interessanti di questo kit è il poter scegliere tra pelli in mesh o testurizzate. Le pelli in silicone cellulare testurizzato brevettate da Yamaha sono un’interessante alternativa alle più comuni teste in tessuto mesh. Possono offrire un feel simile a quello del mesh, ma sono molto più silenziose quando vengono suonate. Sorprendentemente, la scelta di questo tipo di teste comporta un piccolo aumento del prezzo, intorno ai 200-300 euro.
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Roland TD-50KV2
Prima dell’avvento della gamma VAD, la TD-50K era la V-Drums di maggior successo. E per molti versi lo è ancora, grazie al suo incredibile modulo. Il TD-50X è uno dei migliori drum brain in circolazione. Offre pletora di connessioni trigger, sia analogiche che digitali. Gli XLR bilanciati e l’alimentatore incorporato ne fanno un’unità di livello professionale e i suoni Roland non sono secondi a nessuno. Inoltre, ha un’interfaccia utente dettagliata, ma priva di fronzoli, che raggiunge un ottimo equilibrio tra complessità delle operazioni e semplicità nell’utilizzo.
I fusti piccoli sono sormontati dalle classiche teste in mesh V-Drum. Insieme ai tre pad per i piatti, i fusti sono inseriti in un sistema rack solido e robusto, con ulteriore spazio per poter espandere il kit se lo si desidera. La TD-50k2V rappresenta l’ultima versione di questo kit storico ed è dotato di una grancassa da 18″ a grandezza naturale. Proprio come per l’Alesis Strike Pro SE, questa aggiunge presenza scenica ed è molto piacevole da suonare.
Ancora una volta, purtroppo, la Roland non include un supporto per il rullante o per l’hi-hat, il che è davvero imperdonabile in questa fascia di prezzo. A parte questo, la TD-50K2V trasuda classe e qualità. Se il vostro budget arriva fino a questo range, sarà difficile trovare di meglio.
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Millenium MPS-1000 e-Drum Set
Ultima, ma non per questo meno importante, troviamo la Millenium MPS-1000. Abbiamo già parlato di questo kit nella mia top 5 delle migliori batterie elettroniche economiche [Linkare articolo: 1188], quindi vi starete chiedendo il perché si trovi anche qui. In effetti, se lo si confronta con gli altri quattro kit di questo articolo, riesce comunque a fare la sua figura, ma in alcuni casi, a quasi un sesto del prezzo!
Per circa 1.000 euro si ottiene una batteria completa di 5 pezzi con fusti in legno di dimensioni reali, tutti gli stand (compresi hi-hat e rullante – di nuovo – prendi nota, Roland!) e un modulo di batteria davvero accattivante. Quindi, a fronte di un esborso minimo, si ottiene non solo un kit e-Drum dal suono eccezionale, ma anche dall’aspetto molto curato. Dove sono le cose su cui hanno dovuto risparmiare?
Innanzitutto, i fusti dei tamburi sono costruiti in modo piuttosto elementare, ma se vogliamo essere del tutto onesti, questo non influirà minimamente sul suono! I bordi della grancassa sono senza rivestimento, quindi è possibile vedere il legno. Non è particolarmente evidente all’inizio e nessuno se ne accorgerà durante il vostro live, ma quanto gli costava alla Millenium metterci un anello di gomma intorno? È una di quelle cose che, quando si sa che c’è, non si può fare a meno di notare. Le teste in mesh sono più che adeguate. Alcuni potrebbero lamentarsi del fatto che il logo sia scritto in modo molto visibile, ma scommetto che si preoccuperebbero di meno se ci fosse scritto “Roland”.
La struttura in metallo è a doppio braccio e robusta. Ho già che ha in dotazione il supporto per rullante e hi-hat? L’ho detto? Oh beh, vale la pena ripeterlo! E avere un vero e proprio hi-hat su un kit in questa fascia di prezzo è molto piacevole.
Dal punto di vista sonoro, il modulo per batteria MPS-1000 è semplice e utile. Lo schermo, i fader e i knob retroilluminati sono molto belli da vedere in ambienti bui e durante i live. La connettività è basilare, ma adeguata, e gode di una serie di uscite dirette che lo rendono ottimo per il mixaggio. I suoni integrati sono tutt’altro che terribili, come uno si potrebbe aspettare in questa fascia di prezzo. Inoltre è molto facile collegarlo a un plugin decente come Superior Drummer o BFD.
L’MPS-1000 è disponibile in due diverse configurazioni. I posizionamenti dei tom possono essere: uno in alto/due in basso, oppure due in alto/uno in basso. Kit come questo ti fanno sicuramente chiedere il perché gli altri siano così tanto costosi. In conclusione, l’MPS-1000 è un vero affare.
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Batteria elettronica: Conclusioni
Questo è il tipo di articolo che mette tutti d’accordo: ognuno di noi sarebbe felici di avere almeno uno di questi kit nei nostri studi o sul palco. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche, perciò non cercherò nemmeno di consigliarne uno rispetto ad un altro. Una cosa su cui non si discute è che le batterie elettroniche hanno fatto molta strada dai tempi dei pad esagonali Simmons. La linea di demarcazione tra acustica ed elettronica si è fatta sempre più labile, tanto da non essere quasi più visibile. Stiamo vivendo in un epoca d’oro per quanto riguarda le e-Drums!
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