a cura di Francesco Di Mauro | Tempo di lettura approssimativo: 4 minuti
La Storia dell’1176

La Storia dell’1176  ·  Fonte: Universal Audio

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Il leggendario 1176 Limiting Amplifier, uno dei dispositivi audio più clonati mai prodotti,  è stato ampiamente utilizzato nell’industria discografica fin dalla sua nascita.

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Costruito nel 1967, l’1176 segnò la fine dell’era delle valvole, in quanto il progetto si sviluppò dall’Universal Audio 176. Si trattava di un compressore a valvole con quattro rapporti selezionabili e controlli di attacco e rilascio variabili.

Fu poi sostituito dall’1176, che all’epoca era il primo compressore a transistor prodotto negli Stati Uniti.

La progettazione dell’1176 Limiting Amplifier

Il 1176 è un compressore a retroazione dipendente dal livello d’ingresso e utilizza un trasformatore d’ingresso di linea e un resistore variabile sotto forma di FET (Field Effect Transistor), che controlla la riduzione del gain.

In alcune versioni, il FET dirige una parte del segnale d’ingresso verso terra, mentre in altre è utilizzato come resistenza superiore di un divisore di tensione posto in parallelo all’ingresso dello stadio di preamplificazione.

Con l’evoluzione del progetto, il segnale di gain complessivo del circuito è stato influenzato direttamente dalla relazione tra le resistenze fisse e la resistenza dinamica del FET

Le rivisitazioni del 1176

Nel corso degli anni l’1176 è stato sottoposto a numerose revisioni, dalle modifiche estetiche all’utilizzo di trasformatori di ingresso e di uscita diversi e al miglioramento dell’efficienza generale. È importante notare che il suono differisce tra le varie revisioni, quindi scopriamo perché.

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Blueface (Rev A/AB/B)

Il primo Blueface 1176 fu costruito nel 1967 e divenne la base per tutte le revisioni successive. Rispetto agli altri, il modello iniziale Rev A presenta alcune differenze, in quanto utilizza un FET sia nel preamplificatore che nell’amplificatore di linea.

Inoltre, il Rev A non dispone di circuiti a basso rumore. Ciò significa che la distorsione armonica è molto più elevata, con un aumento del rumore di fondo. Con solo 25 unità Rev A mai prodotte, questo lo rende uno dei compressori vintage più rari in assoluto.

Rev AB ha modificato alcune resistenze e aggiunto un condensatore di bypass al circuito che alimenta il FET di riduzione del gain. Di conseguenza, il limiter funzionava in modo leggermente più prevedibile e poteva essere controllato con maggiore precisione.

Blueface

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Blackface (Rev C/D/E)

Dalla Rev. C in poi, tutti i miglioramenti apportati ai circuiti erano volti a ridurre il rumore e la distorsione. Per questo motivo, oltre al pannello frontale nero, il modello portava ora la denominazione LN (Low Noise).

Il FET di riduzione del gain funziona ora in modo più lineare, poiché la sua tensione di ingresso è stata diminuita. Inoltre, al circuito è stato aggiunto un potenziometro Q-bias per ridurre la distorsione.

Questo circuito LN fu brevettato solo nella Rev. D, quindi la Rev. C utilizzò un modulo epossidico appositamente progettato per proteggerlo. Nel frattempo, la Rev. E fu implementato il funzionamento a 220 V, per la gioia degli utenti del Regno Unito, dell’Europa e del resto del mondo.

Blackface

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Rev F/G

La Revisione F conservava ancora il formidabile frontalino nero, ma il preamplificatore in classe A 1108, utilizzato fino a quel momento nel circuito di gain d’uscita, fu sostituito con un amplificatore push-pull basato sul preamplificatore 1109.

Con questa aggiunta, il Rev F è riuscito a produrre un maggiore gain d’uscita. Tuttavia, il suono complessivo è tipicamente diverso da quello delle versioni precedenti, in quanto produce i valori di distorsione più bassi di tutte le revisioni.

Entrambe le revisioni F e G utilizzano per la prima volta circuiti integrati. Mentre la F ha modificato il circuito di misurazione da discreto a un progetto basato su amplificatori operazionali, la Rev. G ha sostituito il trasformatore d’ingresso con un circuito integrato NE5532.

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Silverface (Rev H)

Alcuni appassionati del 1176 possono affermare che si tratta della versione più gradevole dal punto di vista estetico, ma i miglioramenti introdotti nella Rev H erano proprio quelli: estetici.

Sono state mantenute tutte le modifiche ai circuiti chiave delle revisioni F e G, ma sono state apportate alcune piccole modifiche.

Oltre al frontalino argentato, sono stati introdotti un pulsante “off” rosso, un logo UREI blu e un nuovo VU meter Modutec di tipo “lightbox” con due lampade interne.

Silverface

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Universal Audio Reissue e Anniversary Edition

Nel 2000, il marchio Universal Audio, appena ristabilito, lanciò il 1176 LN come sua prima proposta. Questa riedizione si basava strettamente sulle revisioni dell’epoca C, D ed E, ma essendo compatibile con la tensione a 220 V, è la più vicina al progetto Rev E.

Questa riedizione si rivelò immensamente popolare ed è tuttora disponibile. Inoltre, la classica accoppiata tracking channel strip del preamplificatore Neve 1073 e dell’1176 rimane uno degli standard per la registrazione vocale.

In seguito, nel 2008, Universal Audio ha pubblicato una speciale edizione Aniversary con un ritorno al carattere del Rev A. Sono state aggiunte molte altre incredibili caratteristiche, ma sono state prodotte solo 500 unità.

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Qual è la vostra versione preferita dell’1176? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!

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